MIRADA CUBANA ARCHIVIO


 

 

 

Si è svolto l’8º Congresso dell’Associazione di Amicizia Italia - Cuba

Con la presenza di circa 200 delegati di tutte le regioni italiane, si è svolto a Senigallia l’8º Congresso di una delle organizzazioni europee di solidarietà con Cuba più datata e con un gran numero di iscritti.

Tre giorni di dibattito dedicati a ratificare il chiaro messaggio di solidarietà con la Rivoluzione cubana; tre giornate concentrate nell’elaborazione di proposte destinate a rafforzare il lavoro di divulgazione considerato uno degli obiettivi principali, per via della forte campagna di calunnie e menzogne che si diffondono in Europa su Cuba.

La propaganda contro la Rivoluzione cubana - e questo le organizzazioni di solidarietà lo sanno bene - è una parte essenziale del progetto di aggressione dell’Isola.

Ampliare la partecipazione e accrescere la solidarietà, aprire maggiori spazi a e su Cuba nei dibatti e nelle attività regionali del movimento pacifista e contro la globalizzazione, mobilitare e coinvolgere le organizzazioni politiche di sinistra, detenere la complicità europea con la politica aggressiva dell’amministrazione di Washington, far eliminare le sanzioni adottate dalla UE nel giugno del 2003, promuovere la cooperazione nei più vasti settori, sono stati i temi del dibattito sui quali si concentrano i documenti approvati che delineano gli obiettivi del lavoro futuro al quale ha contribuito una Tavola Rotonda dedicata a questi temi, con i rappresentanti di diverse organizzazioni di solidarietà e di alcuni partiti della sinistra italiana.

 La vittoria continuata e ripetuta, con il voto di 179 nazioni che hanno espresso la loro condanna al blocco nell’Assemblea Generale della ONU, è stata motivo di grande soddisfazione per i partecipanti al Congresso e uno stimolo per continuare questa battaglia internazionale.

La solidarietà e la lotta per la Liberazione dei 5 Patrioti cubani prigionieri dell’impero è stato un altro dei temi permanenti presenti durante il Congresso.

Uno dei momenti più commoventi è stato quello della lettura del messaggio inviato a  nome dei 5 Eroi cubani da Antonio Guerrero.

Le presenze di Gino Donè, l’ottuagenario italiano che partecipò alla spedizione del Granma, di Arnaldo Cambiaghi, ex combattente della resistenza armata antifascista e fondatore dell’Associazione di Amicizia, hanno segnato con emozione la continuità di un’amicizia storica tra il popolo italiano e  quello cubano, che hanno profonde radici nelle lotte per l’emancipazione.

I saluti di Luana Angeloni, sindachessa di Senigallia hanno aperto i lavori; Nazareno Rè, portavoce del presidente della Regione Marche e Marco Amagliani, assessore regionale, tra gli altri rappresentanti istituzionali, hanno confermato la loro amicizia per Cuba e la volontà di continuare a sviluppare relazioni di cooperazione nei differenti municipi e nelle istituzioni regionali, con la popolazione cubana.

La delegazione cubana era formata da Ricardo Rodríguez, vice presidente dell’ICAP, Maria de los Angeles Flores Prida, ambasciatrice cubana in Italia, Osvaldo Pérez Vega, presidente dell’Assemblea del Poder Popular di las Tunas e altri funzionari dell’Istituto di Amicizia tra i Popoli.
 


Ai partecipanti al congresso dell’associazione di Amicizia Italia-Cuba

Carissimi fratelli:

José Martí, in un’occasione, disse: “ non si possono fare grandi cose senza grandi amici” e questa grande verità viene confermata da tutto ciò che voi fate per mantenere e rafforzare l’amicizia tra il nostri due popoli e per l’appoggio che date a Cuba e alla sua causa, di fronte a un impero che non desiste nel suo tentativo di distruggere la degna, eroica e giusta Rivoluzione che abbiamo costruito, sotto la guida di Fidel, da oramai più di 45 anni di sforzi, sacrifici e prodezze.

Non c’è bisogno che vi parli della mia Patria, perché voi conoscete la sua realtà, molti di voi sono stati lì, gomito a gomito con gli operai, con i muratori, con i bambini nel lavoro volontario, una cosa che ci ha insegnato a fare l’eterno Che Guevara, paradigma di rivoluzionario e di uomo del futuro.

Mi rivolgo a voi e vi dico che, senza ombra di dubbio, siete la dimostrazione che un mondo migliore è possibile, voi siete il fulcro dell’amicizia che nessuna bomba, per quanto intelligente si possa definire, potrà distruggere, voi rappresentate la pace e per questo e per molto di più, siete ogni giorno presenti nella nostra integrità e nel nostro ottimismo.

Permettetemi, a nome dei 5, di includere in questo fraterno saluto alcuni versi scritti nella solitudine di una ingiusta e crudele reclusione:

Io voglio

Io voglio di ogni giorno fare una canzone,
scoprire un fratello in ogni cuore,
distribuire ciò che ho ad ogni mano
senza timore di anelare ciò che avevo.

Io voglio che una pioggia di armonia
penetri alla radice dell’essere umano
e che la azione del vile e del profano
si trasformi in bontà e in simpatia.

Ad ogni aurora che un sorriso
abbia la grandezza di una montagna
e che un gesto di pace nasca nella brezza
arrivando a ciò che c’è di più profondo, fino alle nostre viscere.

Perché, quando germina, mostriamo solo amore
uniti, come petali di uno stesso fiore.

Ma ho detto solitudine? Scusate, non c’è, né ci sarà solitudine possibile, perché sappiamo che in ogni momento, gli amici di Cuba e del mondo ci accompagnano nel reclamare giustizia.

Auguri per la riunione e per i vostri compiti. Un forte abbraccio.

¡HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!

I vostri fratelli Renè, Ramòn, Gerardo, Fernando y Antonio

(Antonio Guerrero Rodriguez)


INTERVENTO DI JACOPO VENIER – RESPONSABILE NAZIONALE ESTERI PDCI – 8° CONGRESSO NAZIONALE ASSOCIAZIONE AMICIZIA ITALIA-CUBA

Care compagne, cari compagni,

Vi porto il saluto del Presidente Cossutta e del Segretario Diliberto.

Devo dirvi che sono particolarmente felice di poter partecipare a questo appuntamento in cui mi sento partecipe non solo come ospite ma anche come iscritto e militante dell’Associazione.

Questo anche perchè il Congresso avviene in un momento particolarmente importante. Siamo alla vigilia di fondamentali elezioni negli Stati Uniti che determineranno una fase lunga nella politica internazionale. Siamo al contempo nel mezzo di una guerra che è ormai chiaro a tutti non ha come scopo solo il controllo del petrolio ma il dominio e l’egemonia sull’intero pianeta.

Gli Stati Uniti intendono “rimuovere” tutti gli ostacoli che impediscono il dipiegarsi della loro strategia.

In questo ambito dobbiamo spiegarci le enormi risorse che stanno spendendo per scatenare in Europa una campagna contro Cuba. Il misero fallimento della riunione romana non deve trarci in inganno. L’offensiva in corso è finanziata direttamente e lautamente dal Dipartimento di Stato ed ha come scopo quello di indebolire ulteriormente la solidarietà verso il popolo cubano che i popoli europei e quello italiano in particolare hanno sempre manifestato.

Senza giri di parole dobbiamo quindi denuciare che è in corso la prima fase di un progetto di aggressione verso Cuba che mette seriamente in conto l’attacco militare.

Distruggere l’immagine di Cuba, allentare i vincoli di amicizia e solidarietà, accreditare una presunta opposizione interna sono parti di una campagna in corso ormai da anni.

Non capire che Cuba è un obiettivo immediato di Bush e della guerra che egli ha scatenato nel mondo è gravissimo e sintomo di una subalternità culturale che non ci porta da nessuna parte.

Per questo mi sembra molto preoccupante il persistere di una difficoltà nel porre la questione di Cuba al centro dell’iniziativa del Movimento per la Pace.

Oggi si tiene a Roma una grande manifestazione che ha al suo centro la guerra in Iraq e l’impegno per una Europa diversa. Mi chiedo come mai sia così difficile inserire nell’agenda del movimento la necessaria difesa dell’autonomia di Cuba, la fine dell’embargo, la cessazione dell’aggressione terrorista contro il popolo cubano. E’ infatti parte della lotta per la Pace difendere il diritto alla autodeterminazione del popolo cubano, la sua sovranità e respingere le azioni criminali USA contro Cuba. Allo stesso modo l’impegno per una Europa diversa non può che passare attraverso la richiesta di rivedere le scandalose posizioni dell’Unione Europea nei confronti di Cuba. Quelle posizioni, come l’indecente dichiarazione della De Palacio su Castro, sono infatti il simbolo più evidente dell’influenza diretta degli USA sulla nostra politica interna. I finanziamenti della comunità cubana di Miami ad Aznar ed i soldi del Dipartimento di Stato per l’attività di disinformazione su Cuba sono infatti potenti incentivi che hanno determinato spostamenti di opinioni a favore della posizione USA. Una Europa diversa invece è una Europa che difende in primo luogo la propria sovranità respingendo le pressioni esterne e impostando autonomamente il proprio rapporto con il resto del mondo. Per questo come PdCI abbiamo attaccato direttamente la scelta del Presidente della Camera Casini di prestarsi alla carnevalata del convegno Romano ma per lo stesso motivo critichiamo aspramente anche quelle forze della sinistra italiana che hanno fatto e continuano a fare da sponda politica a questo tipo di campagne.

A Londra al Forum Sociale Europeo la questione di Cuba ha finalmente trovato un suo spazio. Noi del PdCI abbiamo sfilato nella folta parte del corteo dedicata alla solidarietà con Cuba. In Italia però c’è ancora tanto lavoro da fare e l’associazione è lo strumento fondamentale per farlo.

Per rispondere poi alla domanda della compagna Verti sulla posizione della sinistra italiana rispetto a Cuba e su cosa si può fare per modificarla voglio dire che è per noi scandaloso constatare che molti nella sinistra italiana usano la questione di Cuba per spiegare la loro identità politica. Strumentalizzare Cuba per motivi di politica interna è un fatto gravissimo perchè è il modo più squallido per abbandonare un popolo ed una esperienza politica al proprio destino.

Detto questo perrò dobbiamo essere consapevoli che sulla questione di Cuba all’interno della sinistra abbiamo oggi un problema enorme. Finalmente infatti abbiamo realizzato questa Grande Alleanza Democratica con cui speriamo di poter battere Berlusconi. Il problema dei problemi sarà però quello di passare dallo schieramento ai programmi ad al programma di politica estera in particolare.

Il prossimo governo democratico dovrà infatti reimpostare la propria politica estera ed anche la relazione con Cuba. Se rimanessimo ai rapporti di forza ed agli orientamenti manifestati nell’ultimo dibattito parlamentare ci sarebbe di che preoccuparsi. Molte, quasi tutte, le forze della sinistra hanno avuto atteggiamenti che sono andati da posizioni aggressive e liquidatorie ad atteggiamenti deboli e subalterni.

Dobbiamo cambiare questa situazione e passare dalla resistenza, che abilmente abbiamo agito in questi anni anche grazie al Comitato nazioanle 28 giugno, all’offensiva per sfidare gli altri sui contenuti, sulle informazioni, sulla verità.

Per questo abbiamo assoluto bisogno di un forte protagonismo dell’Associazione Nazionale Italia-Cuba che deve divenire la promotrice di una “lobby” a favore di Cuba. Una “lobby” che metta insieme partiti, esponenti politici ma soprattutto tante persone che rifiutano di accettare la campagna di menzogne e che pretendono che un nuovo governo di centro-sinistra imposti una diversa ed alternativa politica nei confronti di chi sta difendendo con orgoglio e dignità la propria sovranità.

Non dobbiamo pretendere che tutti condividano il progetto politico della rivoluzione cubana. Noi abbiamo bisogno di tutti: degli amici amici, come noi, degli amici critici ma anche di chi guarda a Cuba con rispetto ed interesse o anche chi solamente è interessato a difendere il principio della autodeterminazione ed il diritto internazionale.

Per mettere insieme una massa critica sufficiente a far cambiare i rapporti di forza è insostituibile il ruolo della vostra, nostra associazione.

Per questo il congresso di oggi è così importante. Nelle mani dell’Associazione c’è ancora una volta una parte decisiva della prima linea di difesa della Rivoluzione cubana: la solidarietà internazionale. Sono sicuro che saprete, sapremo ancora una volta interpretare il ruolo necessario.

 

 

info@siporcuba.it

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