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INCONTRO CON
JACOPO VENIER
Siporcuba ha
intervistato il responsabile delle politiche internazionali del
Partito dei Comunisti Italiani, candidato al parlamento alle prossime
elezioni politiche. L’incontro, svoltosi nella sede del PdCI è stato
cordiale ed animato della necessaria curiosità per conoscere il
rapporto dei Comunisti Italiani con Cuba ed il continente
Latinoamericano, prendendo spunto dalla candidatura di Giustino Di
Celmo.
SPC:QUAL’E’
IL RAPPORTO DEL PDCI VERSO CUBA?
Il fraterno
rapporto del PdCI con Cuba e la sua Rivoluzione è sempre stato una
priorità della nostra agenda politica. Da tempo abbiamo sottoscritto
con il Partito comunista cubano un patto di collaborazione che
sottolinea ed evidenzia la comunità di intenti fra i nostri partiti.
Noi pensiamo che il profondo mutamento della geo-politica mondiale con
l’emergere, dopo la caduta del muro di Berlino, degli Stati Uniti
quale unica potenza mondiale, con la sua dottrina della “guerra
preventiva” in difesa degli interessi Usa in tutte le parti del mondo
dove essi si manifestano, ci dice che Cuba oggi corre molti più
pericoli di ieri; anche di una possibile invasione militare.
Fortunatamente in America Latina è profondamente mutato il quadro
politico generale e ogni presidente, di sinistra o di centro-sinistra,
eletto in questi ultimi anni come primo atto ha ribadito la
solidarietà con Cuba e sempre ha incontrato il presidente Fidel
Castro, spesso come primo atto del loro nuovo incarico presidenziale.
Ma attenzione se in America Latina vi è questa solidarietà politica ed
economica con Cuba in Europa, e in Italia, le cose stanno molto
diversamente, purtroppo. Il documento di 500 pagine su come instaurare
la democrazia a Cuba, emanato dal governo statunitense, diversi mesi
fa, ci dice come gli Usa vorrebbero che avvenisse la cosiddetta
“transizione democratica”. E’ un documento pericoloso e inquietante
perché tutto è dettagliato nei particolari, una specie di ripetizione
di quello avvenuto in Iraq, e si prevede anche un possibile intervento
armato. Ma il dato ancor più pericoloso deriva dal fatto che gli Usa,
per la prima volta, hanno stanziato diverse decine di milioni di
dollari per propagandare le loro idee contro il governo di Fidel
Castro e la Rivoluzione cubana. Dollari da spendersi soprattutto in
Europa per “addomesticare” l’opinione pubblica europea alle menzogne
che gli Usa dicono nei confronti di Cuba. Preparare cioè il campo per
l’ipotesi di attacco militare o di altro tipo di aggressione contro
Cuba. Occorre allora molta attenzione ed è necessario reagire sul
piano politico e dell’informazione per controbattere queste menzogne
statunitensi che purtroppo hanno trovato terreno fertile anche in
larga parte della sinistra italiana, moderata o meno che sia.
2) SPC:IN
CHE SI DIFFERENZIA LA POLITICA DEI COMUNISTI ITALIANI RISPETTO AGLI
ALTRI SCHIERAMENTI DELLA SINISTRA CIRCA CUBA?
La differenza
sostanziale e fondamentale con il resto dei partiti italiani è netta:
noi stiamo con Cuba “senza se e senza ma” perché riteniamo che oggi
l’offensiva contro Cuba sia talmente violenta e pericolosa, sostenuta
anche da quei milioni di dollari di cui abbiamo parlato sopra, che non
è possibile indugiare. Oggi più che mai la legalità internazionale è
violata e violentata dagli Usa, le conquiste sociali e umane ottenute
dal popolo cubano con la Rivoluzione del 1959 sono gli atti che gli
statunitensi non perdonano a Fidel Castro e ai cubani, perché
dimostrano che si può vivere diversamente dai dogmi del neoliberismo.
In America Latina ci sono milioni di bambini che vivono per strada, si
drogano, rubano, vengono uccisi, uccidono ma nessuno di loro è cubano.
I bambini a Cuba hanno il diritto di vivere la propria infanzia, cosa
rara in altri paesi latinoamericani. Gli anziani hanno centri di
assistenza adeguati, la sanità è a livelli altissimi, in molti settori
anche superiore ai paesi occidentali, l’istruzione è garantita a tutti
dall’asilo all’università. E’ stata la Rivoluzione a plasmare
questa realtà con il consenso e la partecipazione del popolo cubano e
non le politiche neoliberiste degli aggiustamenti strutturali che
hanno devastato interi continenti. Senza quel consenso e quella
partecipazione Cuba non avrebbe resistito alla fine del socialismo
reale e all’avvento del neoliberismo. Queste analisi ci differenziano
dal resto della sinistra italiana.
3)
SPC:
ABBIAMO VISTO
CHE IL PDCI HA CANDIDATO GIUSTINO DI CELMO AL PARLAMENTO IN QUESTE
PROSSIME ELEZIONI. DA COSA E’ NATA QUESTA SCELTA?
La
candidatura di Giustino è la conferma di quello che andiamo dicendo da
anni. Giustino ha avuto il figlio assassinato da una bomba
terroristica messa in un hotel dell’Avana da un uomo pagato dalla Cia
per sua stessa ammissione: Luis Posada Carriles. Un terrorista
internazionale tristemente famoso per decine di altri attentati a Cuba
e nel resto dell’America Latina che ha sempre vissuto sotto la
protezione degli Usa, e anche adesso vive tranquillamente in Florida
se pur fermato con la risibile denuncia di ingresso clandestino negli
Usa e non per i veri e tremendi reati da lui commessi. Dunque per gli
Statunitensi esiste un terrorismo cattivo, quello islamico e uno buono
quello dei mafiosi cubani che vivono a Miami. Per noi tutti i
terrorismi sono da condannare “senza se e senza ma”. Ma per Bush
evidentemente il terrorismo di quelli, per intenderci, che gli hanno
fatto vincere il suo primo mandato come presidente degli Usa sono
buoni e da proteggere. La candidatura di Giustino Di Celmo, allora, è
l’espressione più forte, anche dal punto di vista simbolico, del fatto
che noi stiamo dalla parte di Cuba con coerenza e trasparenza senza
nessuna strumentalità. Noi stiamo con Cuba e con il suo diritto a
scegliere liberamente il proprio modo di vivere e di organizzarsi dal
punto di vista dello Stato senza nessuna interferenza esterna.
4)
SPC:
LADDOVE IL PDCI
RIUSCISSE AD OTTENERE UN RISULTATO OTTIMALE IN QUESTE POLITICHE ED IL
CENTROSINISTRA ANDASSE AL GOVERNO, QUALI AZIONI PER CUBA, VI
PREFIGGETE DI PORTARE AVANTI?
Noi innanzitutto
ci auguriamo di avere un ottimo risultato perché più forti saremo e
più in grado saremo di realizzare politiche ed atti concreti a
sostegno di Cuba. Sicuramente la prima azione dovrà essere quella di
far sì che le tantissime risoluzioni delle Nazioni Unite che
condannano gli Usa a cancellare il loro infame blocco
pluriquarantennale contro Cuba siano finalmente osservate
dall’imperialismo statunitense. Un’azione questa che permetterà una
ripresa ottimale delle relazioni con l’Avana oggi danneggiate
dall’arroganza e dalla sottomissione degli interessi nazionali agli
Stati Uniti da parte di Berlusconi. La seconda sarà quella di
adoperarci affinché il nostro Paese richieda l’estradizione in Italia
del terrorista Luis Posada Carriles responsabile dell’assassinio del
figlio di Giustino Di Celmo. Un’azione legittima e sacrosanta che
finora il governo fascista di Berlusconi ha vigliaccamente lasciato
cadere malgrado i tanti ODG, promossi dall’Associazione nazionale di
Amicizia Italia-Cuba, approvati nei consigli comunali, provinciali e
regionali italiani, molto spesso presentati da nostri amministratori
locali, che chiedono a gran voce l’inizio di questa procedura. La
terza sarà quella di lavorare concretamente a livello europeo per
ristabilire relazioni positive fra UE e Cuba, e far si anche che
finalmente Cuba, unico paese escluso, possa usufruire degli accordi
con l’UE come tutti i paesi ACP. Dobbiamo cioè sconfiggere
politiche inutilmente e ingiustamente punitive contro Cuba.
5) SPC:
NEGLI ULTIMI TEMPI ABBIAMO NOTATO CHE I COMUNISTI ITALIANI SONO
MOLTO SENSIBILI VERSO L’ASSOCIAZIONE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA, STORICA
ISTITUZIONE PRO CUBA. NON PENSATE CHE SAREBBE IL CASO DI RADUNARE
TUTTE LE ASSOCIAZIONI E GLI ORGANISMI CHE DA TEMPO SI ADOPERANO A
FAVORE DEL POPOLO CUBANO SENZA PER QUESTO LIMITARE LE SINGOLE
AUTONOMIE IN UN UNICA REALTA’ ASSOCIATIVA?
Noi siamo
fortemente rispettosi dell’autonomia e dell’indipendenza delle
associazioni che operano e lavorano per la solidarietà politica e
materiale con Cuba. Noi abbiamo tanti compagni e compagne che lavorano
nella associazione nazionale di amicizia Italia-Cuba, così come li
abbiamo in altre associazioni. La nostra linea a favore di Cuba nasce
dal rapporto forte che abbiamo con i nostri compagni e le nostre
compagne, non è un’invenzione calata dall’alto ma la naturale
espressione di una vicinanza solidale con Cuba. Per questo è ovvio che
noi abbiamo compagni e compagne attive in tante associazioni di
solidarietà.
6) SPC: COSA
CAMBIERESTE NELL’INFORMAZIONE CHE POCO E MALE SPAZIO CONCEDE A CUBA DA
ANNI?
Il problema
dell’informazione è un problema politico serio. L’egemonia culturale
della destra ha fatto molta strada nel nostro paese ed è, purtroppo,
naturale che la stampa e i media, che certamente non sono gestiti dai
comunisti, seguano e preparino il terreno alle politiche e alle idee
della destra. Purtroppo però su Cuba cadono in questa trappola anche
giornali e media di sinistra. E questo è un vero guaio. Occorre che le
associazioni, i siti che si occupano di Cuba, i pochi giornali non
arruolati nello sparare contro Cuba si adoperino per fare
contro-informazione, anzi per meglio dire per fare la corretta
informazione su cosa avviene realmente a Cuba. Noi stessi come partito
abbiamo subito durissime campagne di stampa contro solo perché diciamo
la verità su Cuba e cerchiamo di essere conseguenti con le nostre
affermazioni. Non è facile ma la solidarietà e l’amore verso Cuba
riusciranno a farci vincere.
7)
SPC:
INFINE UN
PENSIERO PER I CUBANI CHE LEGGERANNO QUESTA INTERVISTA.
La
cosa più importante e sincera che mi sento di dire ai compagni e alle
compagne cubane è che essi pensino che in Italia c’è e sempre ci sarà
una solidarietà vera, concreta, politica nei confronti della loro
Rivoluzione e dell’esempio che nel corso degli anni Che Guevara,
Camilo Cienfuegos, il Comandante in Capo Fidel Castro e l’intero
popolo cubano hanno saputo dare a tutto il mondo. Un esempio che ci
dice che il capitalismo non è la fine della storia e che i popoli se
vogliono possono cambiare il corso della storia e sconfiggere fame,
guerre, malattie. Questo è quello che il popolo cubano ci dice dal
1959. Noi siamo e saremo sempre al loro fianco e difenderemo la
Rivoluzione cubana con tutte le nostre forze, la nostra passione e con
tutta l’intelligenza di cui siamo capaci.
Iacopo Venier
Segreteria
nazionale PdCI
Resp. Politiche Internazionali
Candidato alla Camera dei Deputati
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