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NUOVE MISURE PER RALLENTARE LE
VENDITE DI ALIMENTI DEGLI STATI UNITI A CUBA
Cuba paga in contanti ogni acquisto, ma adesso gli Stati Uniti
impongono che si paghi anticipatamente!
RAISA PAGES
L'impresa cubana Alimport ha confermato che onorerà i propri impegni
contrattuali vigenti ed è disposta a continuare a sviluppare gli
acquisti dai produttori nordamericani a patto però che le condizioni
siano accettabili e dentro una logica di pratiche commerciali
internazionali.
Pedro Álvarez, direttore di Alimport, ha rilasciato queste
dichiarazioni durante una conferenza stampa che si è svolta il 25
febbraio nell'Hotel Nacional di Cuba, all'Avana.
Il Dipartimento del Tesoro degli USA ha annunciato con una nota
stampa lo scorso 22 febbraio che i pagamenti di Cuba si dovranno
saldare prima che le merci vengano caricate sulle navi attraccate nei
porti nordamericani, per l'invio all'Isola.
La nuova misura è estranea alle pratiche vigenti di pagamento contro
la presentazione dei documenti e il passaggio di proprietà
all'acquirente cubano, dopo il ricevimento del pagamento in contanti
da parte dell'esportatore statunitense.
Questo procedimento apparentemente potrebbe esporre le merci
destinate alla popolazione cubana a sequestri in territorio
nordamericano, per rispondere a sentenze giudiziarie infondate e
illegali che sono state pronunciate dai tribunali degli USA contro la
Repubblica di Cuba, avvisa la dichiarazione ufficiale di Alimport.
La disposizione costituisce una nuova scalata, con l'obiettivo di
rallentare sempre più le vendite di alimenti, già sottoposte a
numerose restrizioni da parte degli Stati Uniti, ha segnalato Pedro
Álvarez.
Attualmente il commercio di Cuba con gli Stati Uniti avviene in una sola
direzione e le navi devono ritornare vuote nei porti
nordamericani, poichè non è permesso l'acquisto di prodotti cubani da
parte delle compagnie nordamericane, come parte del blocco imposto da
più di 45 anni.
Questa nuova versione del Dipartimento del Tesoro ignora inoltre la
volontà del Congresso, che ha autorizzato le vendite a Cuba nel
2001, approvando la detta "Legge sulla riforma delle sanzioni
commerciali e la promozione delle esportazioni."
Nonostante la qualità dei prodotti e l'efficienza dei fornitori
nordamericani, questa misura rende totalmente insicuri gli acquisti
negli Stati Uniti e pone in pericolo l'alimentazione destinata alla
popolazione cubana, includendo i bambini, come l'acquisto delle
materie prime che si usano per l'elaborazione degli alimenti, indica
ancora la dichiarazione di Alimport.
La dichiarazione del Dipartimento del Tesoro pone in svantaggio
produttori, trasportatori e portuali degli USA che devono cedere il
terreno ai concorrenti di altri paesi, che hanno interessi nel
mercato cubano. Dal dicembre del 2001 sino al 23 febbraio del
2005 Alimport ha firmato contratti per 4,9 milioni di tonnellate
metriche di merci, per un valore di 1255 milioni di dollari e sono
stati pagati in contanti al momento degli acquisti 1061 milioni di
dollari e non ci sono mai state dilazioni dalla parte cubana.
I prodotti che Cuba compra dai fornitori degli USA servono per
completare l'alimentazione che la popolazione acquista a prezzo
politico e costituiscono una mostra del desiderio di rendere normali
le relazioni tra i due paesi, in un clima di pace e di amicizia, ha
dichiarato Álvarez.
Sino ad oggi abbiamo importato dagli USA prodotti per circa 90
milioni di dollari e restano 250 milioni di dollari di contratti
pendenti. Questa cifra si potrebbe incrementare significativamente
durante l'anno, ha detto ancora il dirigente di Alimport. La
nostra ditta conferma la sua fiducia negli agricoltori, negli
uomini d'affari, nei trasportatori, nei portuali, legislatori e altre
personalità che in questi ultimi tre anni hanno dimostrato la volontà
di sviluppare relazioni commerciali mutuamente benefiche. Inoltre
Alimport ripete il suo messaggio di pace e amicizia, con il desiderio
di rendere normali le relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti, si legge
alla fine della dichiarazione di Alimport.
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