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La ragione in una iniziativa contro
Cuba. Arriva anche la Polizia.
di
Riccardo Fortuna
Rivista La Comune
11 ottobre 2004. Roma. Si è svolta nella capitale d’Italia
un’iniziativa a favore dei dissidenti cubani patrocinata dal Comune di
Roma e l’associazione “nessuno tocchi Caino” che prevedeva una mostra
dal titolo “i volti della repressione a Cuba” del noto fotografo
Oliviero Toscani. Alla spicciolata arrivano (con pacchi di volantini)
decine e decine di iscritti ad Italia-Cuba, l’associazione Gamadi o
“il Geranio”, ci sono i giovani, le donne e gli aderenti del comitato
“Fabio Di Celmo” e rappresentanze di numerose associazioni
democratiche. Al sindaco viene consegnata, da Ines Venturi; una
lettera a cura del comitato “Fabio Di Celmo” che lo invita
responsabilmente a schierarsi dalla parte della ragione e della verità
contro ipocrisia e falsità. Michele Capuano, dopo altri (mentre
Oliviero Toscani si erge a paladino del dissenso contro Cuba davanti
alle telecamere delle più importanti televisioni italiane e di Stato e
davanti alla stampa) improvvisa un comizio “urlato” che ricorda ai
presenti le atrocità di Guantanamo e della guerra, ricorda la vergogna
delle sentenze contro 5 cubani ingiustamente detenuti nelle carceri
degli Stati Uniti mentre lottavano contro il terrorismo, ricorda
l’assassinio ordito a Miami del giovane italiano Fabio Di Celmo,
ricorda l’atrocità di un blocco economico che intende incarcerare un
intero popolo dissidente riguardo le mire degli Stati Uniti e le sue
follie di dominio. I presenti nella loro quasi totalità applaudono,
comprendono, condividono e le stesse televisioni vogliono saperne di
più e spostano la loro attenzione verso le associazioni. Intanto
arriva la Polizia e mentre Michele Capuano sta parlando alla
televisione nazionale “ La7” e ad altri giornalisti lo blocca e lo
identifica nonostante esibisca il suo invito all’iniziativa, il suo
tesserino da giornalista ed il diritto a dissentire dinanzi agli amici
dei dissidenti cubani. Una cosa è
certa: la voce dell’Italia democratica si è fatta sentire ha
conquistato consensi generalizzati, ha divulgato comunicazioni
nascoste e smentito menzogne rinnovando e allargando una solidarietà
che nonostante tentativi di repressione non può essere fermata ed è
riuscita ad impegnare lo stesso
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