ALARCÓN HA INVITATO A
UNA GRANDE MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE
12 settembre del
2006: Giornata Mondiale di Solidarietà con i Cinque
Il 12 settembre
prossimo si volgerà la giornata mondiale di solidarietà per reclamare
la libertà dei Cinque Combattenti antiterroristi cubani ingiustamente
sequestrati nelle galere degli Stati Uniti, ha dichiarato Ricardo
Alarcón, presidente del Parlamento di Cuba nella giornata finale del
Congresso Università 2006 ed esponendo davanti ai delegati di 70
paesi le colossali ingiustizie commesse contro Fernando González,
Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero y René González.
Alarcón ha proposto
la data ricordando che il 12 settembre del 1998 questi Cinque uomini
furono arrestati a Miami e che così cominciò un processo kafkiano
politicamente manipolato e pieno di tali arbitrarietà che qualsiasi
giurato in qualsiasi paese del mondo considererebbe sufficienti per
annullarlo.
Alarcón ha ricordato
il caso di Gerardo, condannato all’ergastolo per un’accusa
inesistente, tanto che di fronte all’impossibilità di presentare
prove, il pubblico ministero ha chiesto di modificare l’accusa di
cospirazione per assassinio.
Il 21 settembre e il
6 ottobre si compiranno 30 anni, in questo ordine, dall’assassinio
dell’ex ministro degli esteri cileno, Orlando Letelier e dal
sabotaggio dell’aereo civile cubano nel quale persero la vita 73
perone innocenti.
Il governo degli
Stati Uniti, come si legge nei documenti resi pubblici negli USA,
provano non solo la partecipazione di Orlando Bosh e di Posada
Carriles nell’attentato, ma dicono anche che il governo di Washington
era a conoscenza dell’intenzione di eseguire l’attentato e che ancora
oggi questo governo protegge e offre asilo a questi assassini e non li
ha mai perseguiti in tutti questi anni.
Alarcón ha chiamato
a denunciare la vergogna dell’attuale crociata antiterrorista piena di
menzogne dell’impero, a reclamare il termine delle impunità di cui
godono questi criminali internazionali e ad esigere la libertà
immediata per i Cinque Eroi Cubani.
“ È necessaria una
mobilitazione mondiale”, ha detto ed ha invitato gli educatori, gli
studenti e tutti coloro che credono nel valore della conoscenza, ossia
della libertà, dello spirito e della cultura a organizzare questa
giornata: “Non a nome di Cuba, ma della verità e della giustizia, dei
diritti e dell’umanità”!
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