CUBAOGGI

ROMA 28 GIUGNO 2003
DIFENDIAMO CUBA!

 


Convocata da un gruppo di associazioni pro Cuba, la manifestazione nazionale a difesa di Cuba contro l'aggressione degli USA e della UE e per la liberazione dei 5 cubani imprigionati negli Stati Uniti, ha visto la partecipazione di numerose delegazioni provenienti da tutta Italia.
Sebbene, anche se quasi tutti i partiti della sinistra storica hanno snobbato tale iniziativa, la presenza di cittadini di qualsiasi estrazione politica, ha dimostrato che esiste una unità di base a favore di Cuba e della sua sovranità.
La manifestazione, avente la base a Piazza Farnese in una calda ed afosa giornata, è iniziata anche prima delle ore 17 quando era prevista la sua apertura. Sin dalle 15, oltre agli organizzatori, numerosi compagni provenienti da ogni punto della penisola, hanno iniziato ad animare la piazza con striscioni colorati e centinaia di bandiere di Cuba e con l'effige del Che. Presente numerosa, la delegazione del PCdI, partito che ha preso una netta posizione a favore di Cuba senza se e senza ma, insieme a quella di Democrazia Popolare.
Tra la folla, la presenza di Aldo Garzia, Roberto Massari (fondazione Guevara), Luciano Iacovino (La Villetta), Marilisa Verti (el Moncada), Loredana Scippa proveniente dall'Avana (Dante Alighieri -Cuba), Fulvio Grimaldi, l'On. Diliberto, Paolo Rossignoli (Islagrande) e tanti noti appassionati alla causa cubana, si sono mescolati con i ragazzi dei centri sociali, l'Aiasp, Radio Città Aperta, Promocaraibi, l'Associazione Nazionale Italia-Cuba e le numerose altre associazioni che hanno aderito con entusiasmo a tale iniziativa.
E' stato un momento di vera lotta ma anche di sereno dibattito e confronto dove, da posizioni differenti ma tutte unite nel denominatore comune "difendiamo Cuba!", si sono aperti ampi dibattiti.


La manifestazione di solidarietà
con Cuba a Roma

Problemi e gravi tensioni . Chiesta con forza la libertà per i 5 Eroi Cubani Prigionieri Politici negli Stati Uniti

di Gioia Minuti

 

Uno striscione è stato bruciato vicino a Piazza Farnese. Molti non hanno partecipato per il timore delle repressioni.

L'Ansa informa che la manifestazione romana del 28 giugno è stata caratterizzata da grandi tensioni. Il punto di incontro nel centro della capitale italiana, Piazza Farnese, ha accolto più di un migliaio di persone solidali con Cuba, militanti del Partito dei Comunisti Italiani e appartenenti a numerose associazioni. Su un palazzo vicino che è in ricostruzione, alcuni militanti di Azione Giovani, un gruppo di destra hanno esposto un lungo striscione con scritto “Cuba libera dal comunismo” i manifestanti amici di Cuba si sono irritati ed hanno cominciato ad inveire contro gli esponenti di Azione Giovani.

Poi alcuni si sono arrampicati sui ponteggi ed hanno incendiato lo striscione.

La manifestazione per la grande stampa “non è avvenuta”, non è stata scritta nemmeno una parola, una nota.

Alla manifestazione hanno partecipato l’Onorevole Oliviero Diliberto - con una numerosa delegazione - del Partito dei Comunisti Italiani, Aldo Garcia, giornalista amico di Cuba, Roberto Massari della Fondazione Che Guevara, Luciano Iacovino della Villetta, Marilisa Verti della rivista Moncada, Fulvio Grimaldi, altro noto giornalista amico di Cuba, Paolo Rossignoli editore di Isla Grande, Radio Città Aperta, i ragazzi dei centri sociali, Promocaraibi, Italia Cuba, Asicuba, la AIASP, Russo Spena di Rifondazione Comunista, Roberto Foresti presidente della AAIC.

Nella manifestazione con differenti oratori sono state denunciati l’ipocrisia e l’opportunismo delle campagne contro Cuba, la mancanza di morale di Washington e dei paesi europei, soprattutto di quelli che hanno sostenuto la guerra contro l’Iraq e che vogliono dettare lezioni in materia di diritti umani al Governo di Cuba.

Gli oratori hanno denunciato e condannato la posizione dell'Unione Europea e in particolare del governo di Silvio Berlusconi, che si somma alla campagna di isolamento di Cuba e cede alle pressioni della Casa Bianca per internazionalizzare il blocco.

La terribile e inqualificabile disinformazione e contro informazione - spesso un vero e proprio vomito di odio e di menzogne contro Cuba - che sta avvenendo da diversi mesi in Italia senza motivazioni legittime, ha provocato davvero molta confusione anche tra parecchi amici di Cuba.

Il problema reale non è il diritto di parlare ma il diritto di essere ascoltati e questo i diritto i cubani in Europa, da Fidel all’ultimo isolano (escludendo i biechi mercenari che ovviamente hanno sempre ragione! perchè fa il loro gioco) non lo hanno. I “Politici italiani” (con pochissime eccezioni) non si tolgono il gusto di leggere le dichiarazioni ufficiali del governo cubano, sanno tutto e hanno deciso in anticipo quello che Cuba “deve fare e come deve essere". Quel che pensano i cubani non conta.

Un esempio per tutti. Un individuo bieco ha scritto su una rivista (di Berlusconi!) che a Cuba “si muore di miseria, di fame e di AIDS!” La FAO che sta a Roma l’altro giorno ha dichiarato - per l’ennesima volta - che Cuba è un paese esemplare per l’attenzione all’alimentazione per tutti i suoi cittadini nessuno escluso, nemmeno i detti dissidenti che sono mercenari ... questa notizia in Italia viene ben nascosta, questo non si dice e non si pubblica perchè altrimenti si potrebbe vedere Cuba come un paese dove c’è giustizia sociale, dove c’è rispetto per le persone, dove c’è una realtà diversa e migliore pur nella povertà di un paese in via di sviluppo, “perfetible” come ha detto Silvio Rodríguez, bloccato economicamente e uscito da soli quarant’anni da un imperialismo coloniale atroce. Un’Isola che da sola ha coraggio per tutti i paesi dell'UE che vendono dignità e sovranità agli Stati Uniti per qualche barile di petrolio...

Quasi tutti i partiti della sinistra storica (ormai troppo... storica) hanno snobbato l’iniziativa, ma la presenza d tanti cittadini di molte estrazioni politiche e provenienti da tutta la penisola, ha dimostrato che esiste una unità a favore di Cuba e del sua sovranità.

Una delle principali motivazioni della manifestazione alla quale hanno partecipato alcuni rappresentanti dell’Ambasciata cubana in Italia è stata la richiesta della Libertà per i 5 Eroi Prigionieri Politici dell’impero.

La manifestazione è stata un momento di vera lotta, ma anche di sereno dibattito e confronto nel quale, da posizioni differenti ma tutte unite nel denominatore comune “Difendiamo Cuba” si sono aperti ampi dibattiti.

 

 

(L'Avana. 30 Giugno 2003 - Granma Internacional)

  servizio fotografico di Siporcuba e Paolo Rossignoli Islagrande  

 

 

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