L'embargo
economico, commerciale e finanziario adottato dagli Stati Uniti nei
confronti di Cuba è in vigore da quasi 40 anni. Le prime misure
economiche contro Cuba furono prese nel 1960 e gradualmente estese.
Nel 1963 l'embargo era completato. Esso è stato finora costantemente
mantenuto con poche varianti. Negli ultimi anni si è avuta
un'ulteriore “escalation” di tali misure, prima con l'adozione del
progetto di legge presentato dal deputato Torricelli: il “Cuban
Democracy Act of 1992”, poi con la legge Helms Burton, un
provvedimento che inasprisce ulteriormente l'embargo, penalizzando
le imprese straniere che hanno affari con Cuba e consentendo a
cittadini americani di far causa a investitori stranieri che
utilizzino proprietà espropriate dal governo cubano.
1959, 17 maggio - Cuba adotta una riforma agraria: vi si
prevede che il compenso per i terreni espropriati, valutato in base
al valore dichiarato a fini fiscali, sia liquidato in buoni
ventennali con un interesse massimo del 4%. Gli Stati Uniti
annunciano l'adozione di misure economiche contro Cuba ove proprietà
statunitensi siano espropriate in base alla legge di riforma. A loro
avviso l'esproprio di beni stranieri è lecito solo quando sia
accompagnato da un risarcimento “pronto, adeguato ed effettivo”. Le
proprietà statunitensi vengono espropriate.
1960, 13 febbraio - Cuba e Unione Sovietica stipulano un
accordo commerciale per la fornitura a Cuba di petrolio. Su
richiesta del governo statunitense le compagnie petrolifere
statunitensi a Cuba rifiutano di raffinare il petrolio proveniente
dall'URSS.
1 luglio - Il governo cubano assume il controllo della
raffinazione del petrolio.
6 luglio - Il Congresso degli Stati Uniti vota una legge che
autorizza il Presidente a ridurre o sopprimere la quota di zucchero
che gli USA importano da Cuba, provvedimento che sarà emanato il
giorno successivo e che ridurrà praticamente a zero le importazioni
di zucchero per il 1960. È questa la prima - e molto grave - misura
economica nei confronti di Cuba.
7 luglio - In risposta a tale misura il Parlamento cubano
adotta una legge di nazionalizzazione delle società statunitensi
operanti a Cuba. Il compenso per l'esproprio è previsto in buoni
governativi trentennali con un interesse annuo di meno del 2%.
19 ottobre - Gli Stati Uniti impongono un embargo totale
sulle esportazioni a Cuba di prodotti e “tecnologie”, eccetto
medicinali e prodotti alimentari. L'embargo si estende alle filiali
all'estero di società statunitensi. Per poter esportare a Cuba è
necessaria una speciale autorizzazione, che in genere viene
rifiutata.
1961, 3 gennaio - Gli Stati Uniti rompono le relazioni
diplomatiche con Cuba, il cui regime viene definito leninista,
socialista, anti-imperialista, e introducono severe restrizioni nei
viaggi di loro cittadini a Cuba.
1962, 31 gennaio - L'Organizzazione degli Stati Americani
(OSA) esclude Cuba dalla partecipazione agli organi societari: e ciò
sulla base della motivazione che Cuba ha instaurato un regime
economico-sociale basato su un'ideologia marxista-leninista e ha
accettato l'assistenza militare dell'Unione sovietica e della Cina.
Febbraio-ottobre - Gli Stati Uniti vietano progressivamente
tutte le importazioni da Cuba e stabiliscono l'interruzione degli
aiuti economici ai paesi che aiutano Cuba.
1963 - Gli Stati Uniti introducono restrizioni al commercio
di navi straniere con Cuba e fanno divieto a chiunque, anche in
paesi terzi, di compiere transazioni in dollari con Cuba o cittadini
cubani.
1964, 26 luglio - A seguito della scoperta di armi cubane in
Venezuela, l'OSA adotta una risoluzione in cui, dopo aver condannato
il governo cubano “per i suoi atti di aggressione e intervento
contro l'inviolabilità territoriale, la sovranìa, e la politica
indipendente del Venezuela”, fa obbligo a tutti i membri di
sospendere ogni commercio con Cuba (tranne in prodotti alimentari e
medicinali) come pure le relazioni marittime e le relazioni
diplomatiche. Gli Stati Uniti aggravano le misure dirette a impedire
il commercio con Cuba di navi straniere.
1975, 29 luglio - L'OSA, col voto favorevole degli Stati
Uniti, decide di porre fine alle sanzioni obbligatorie e di lasciare
liberi i membri di “normalize or conduct their relations with the
Republic of Cuba in accordance with their own national policy and
interests, and at the level and in the manner which each State deems
appropriate”.
1975-l981 - A seguito della risoluzione OSA e di precedenti
proteste di Stati terzi gli Stati Uniti alleggeriscono le misure di
embargo, in particolare quelle con effetti “extraterritoriali”:
rilasciano, per esempio, specifiche autorizzazioni a commerciare con
Cuba a filiali di società statunitensi ma di nazionalità straniera e
con sede all'estero e a navi di Stati esteri.
1977 - Gli Stati Uniti consentono viaggi a Cuba per turismo.
1981 - Con l'Amministrazione Reagan inizia una nuova fase di
rafforzamento dell'embargo: tra l'altro viene ripristinato il
divieto di viaggi turistici a Cuba (1982).
1988-1992 - Su espressa richiesta del Congresso
l'Amministrazione adotta nuove e pesanti misure di embargo.
1992, 24 aprile - L'Office Foreign Assets Control, sulla base
di una direttiva del Presidente degli Stati Uniti, chiude i porti a
qualsiasi nave di paese terzo che trasporti beni o passeggeri da o
per Cuba o in cui Cuba o un cittadino cubano abbiano interesse.
25 settembre - Il Congresso, su proposta del deputato
Torricelli, approva il “Cuban Democracy Act of 1992”. In esso si
stabilisce, tra l'altro, che le filiali di società statunitensi
anche se di nazionalità straniera operanti in paesi terzi non
potranno in nessun caso essere autorizzate a commerciare con Cuba e
che navi di Stati terzi che abbiano toccato nei sei mesi precedenti
porti cubani non possano caricare o scaricare merci in porti USA,
anche se non si tratti di merci cubane.
23 ottobre - Il Presidente degli Stati Uniti firma il “Cuban
Democracy Act of 1992” (legge Torricelli).
1996 - Il Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton firma il
“Cuban liberty and democratic solidarity act” (legge Helms - Burton)
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