VARIE
Ecco un piccolo glossario che può esservi utile per scoprire alcuni momenti
della cubania.
ABAJO
Verso
il basso. E' una delle due parole d'ordine delle (o dei) manovratori di
ascensori negli alberghi o in certi edifici. Si apre la porta e il lift
grida "Abajo". Prendete l'ascensore se volete scendere, altrimenti
aspettate il grido "Arriba"
ALABAO!
In
realtà Alabado! ma a Cuba raramente si pronuncia la "d"
finale. Letteralmente vuol dire lodato ma è un grido (va sempre con una
serie di punti immaginari esclamativi) di piacevole sorpresa.
ABAKUA'
E'
una delle tre principali religioni afrocubane presenti nell'isola. E'
originaria della regione della Nigeria. Gli schiavi deportati da questa
parte dell'Africa sono di corporatura particolarmente imponente e di grande
forza fisica. Per questo erano soprattutto utilizzati nei lavori del porto.
Comunità di abakuà particolarmente numerose sono presenti nel porto
dell'Avana, dalla parte di Casablanca y Regla, e nel porto di Cardenas. La
religione è molto maschilista.
ARRIBA
Il
contrario di abajo
AGUANTAR
Sopportare.
Solitamente viene usata la frase "no hay quien pueda aguantar",
non c'è chi possa sopportarlo. I cubani amano le esagerazioni. Così un
freddo o un caldo superiori al normale diventano subito "un calor
(o un frio) que no hay quien pueda aguantar", cioè un caldo o un
freddo che non c'è chi possa sopportare.
ALMENDRA
Mandorla.
E' uno dei gusti preferiti dai cubani. Il gelato di mandorla è ambitissimo
e costa perfino qualcosa più degli altri.
BABALAO
Grande
sacerdote-stregone-indovino della principale religione afrocubana, la
Santeria. Dal babalao non vanno solo i negri ma anche i bianchi. Vari sono i
metodi di lettura del destino del babalao, il principale è quello dei
"caracoles", conchiglie di vari molluschi.
BABBARO!
In
realtà Barbaro ma a Cuba la "r" quasi non si pronuncia,
soprattutto nelle esclamazioni. E Babbaro è proprio l'esclamazione
massima dell'entusiasmo, come per dire benissimo, meraviglioso.
BOCADITO
E' un panino ripieno. Ce ne sono con queso (formaggio) o jamon
(prosciutto).
BUCANERO
Bucaniere. Com'è noto, Cuba e soprattutto l'attuale Isla de la
Juventud, erano mete o riparo dei pirati. I bucanieri erano una sorta di
pirati di seconda fascia. Vivevano lungo le coste e rifornivano le navi di
pirati e corsari. Possedevano modeste imbarcazioni con le quali, a volte,
facevano piccoli assalti o abbordaggi ad altre imbarcazioni minori. Oggi è
la marca di una famosa birra cubana.
CARNAVAL
Carnevale.
E' la grande desta di Cuba che occupa i fine settimana tra luglio ed agosto.
Marcatamente hollywoodiana quella dell'Avana con grandi carri che sfilano
lungo il Malecon tra l'hotel Riviera e la Rampa; più popolare quello di
Santiago dove le congas trascinano tutti per le vie al ritmo dei loro
tamburi.
CARTELERA
Tamburini.
E' in realtà il nome di un settimanale che esce all'Avana il giovedì e sul
quale si possono trovare le indicazioni per tutti gli spettacoli e le
manifestazioni culturali della settimana.
CDR-Cedeerre
Comitato
di difesa della rivoluzione. E' l'organizzazione territoriale di massa di
Cuba. C'è n'è uno per ogni isolato o per ogni paese. Nacquero nel pieno
dell'attacco controrivoluzionario, nel 1960. Fidel Castro appena tornato
dalle Nazioni Unite, stava parlando in piazza, quando esplosero alcune bombe
carta tra la folla. "Noi risponderemo agli attentati dei
controrivoluzionari creando ovunque COmitati di Difesa della
Rivoluzione" disse subito Fidel. Nei primi anni i Cdr
organizzarono squadre di vigilanza contro gli attentati. Poi, diminuiti
questi pericoli, cominciarono a sostituire una organizzazione statale che
stentava a nascere. Dal lavoro volontario alle grandi campagne di
vaccinazione, dalla raccolta dei vetri a perdere alla costituzione dei
comitati scuola-famiglia, dall'istruzione tecnica e politica alle feste di
isolato a mille altre cose divennero i compiti dei Cedeerre ai quali
possono aderire tutti gli abitanti dell'isolato che abbiano compiuto 14
anni. Dopo l'istituzionalizzazione del Paese nel 1975 e quindi l'entrata in
funzione dei municipi, i Cedeeree hanno perso un pò dei loro ruoli
ma restano l'ossatura centrale dell'organizzazione sociale cubana.
CENTRAL
E'
lo zuccherificio, centro della via economica del Paese. Si chiama così
perché stava al centro dei terreni coltivati a canna da zucchero. E' una
centralità non solo fisica, ma anche sostanziale. CUba é la maggior
esportatrice al mondo di zucchero, l'80% circa delle sue esportazioni é
costituito da derivati della canna. Attorno al central sorge il batey,
cioè l'insieme di uffici, case, aie, spazi che esistono in funzione dello
zuccherificio. In questi anni si é andati ad una meccanicizzazione dei
processi di produzione, di taglio e di trasporto,per cui nel batey vi sono
capolinea di ferrovie interne, garages per camions, officine per la loro
riparazione e quella delle cortadoras, le nuove macchine per tagliare
la canna. L'efficienza di un central di misura in quantità di canna
lavorata (arrobas, 1 è pari a 13 chili), nella quantità di zucchero
che si riesce ad estrarre dalla canna, nell'uso più possibile basso di
combustione per far muovere le macchine. Si usa petrolio, ma anche il legno
che resta dopo la triturazione della canna (bagazo). Infine si
calcolano i tempi morti, cioè i periodi in cui per rotture o per motivi
vari il central rimane inoperoso.
CERVEZA
E' la birra. Detta anche fria perché va bevuta fredda. E' la
bevanda di gran lunga preferita dai cubani, insieme al ron.
Famose
la Bucanero, la Cristall e la Mayabe.
CICLON
Ciclone. L'epoca dei cicloni inizia nella tarda estate e va avanti fino
all'autunno. I più devastanti non sono molto frequenti ma i cubani ne hanno
sempre un giusto timore. Piogge torrenziali, venti fortissimi, trombe d'aria
li caratterizzano. C'è un buon servizio che li prevede ed anche un ottimo
sistema di protezione civile nel caso arrivino.
CIRCULO
INFANTIL
Asilo
nido e scuola materna insieme. A Cuba non c'è la nostra divisione. Al
circulo vanno i bambini da 0 a 5 anni. Poi inizia la scuola elementare. Sono
disseminati ovunque, in ville un tempo di ricchi, in case riadattate, in
nuove costruzioni prefabbricate. Sono uno dei vanti della Rivoluzione. I
bambini possono andarci dalle 6.30 del mattino fino alle 19. Mangiano,
vengono seguiti da un'equipe pediatrica. Vivono spesso all'aperto, grazie al
clima favorevole. Da qualche anno si paga per andare al circulo in
proporzione alle entrate della famiglia.
COMBINADA
E' la macchina per tagliare la canna da zucchero. Fino ai primi anni
della Rivoluzione tutta la canna veniva tagliata dai macheteros
spesso facendo ricorso ai volontari. In realtà nel mondo esistevano
pochissime macchine per tagliare la canna, perché in tutti i Paesi che la
coltivano c'è un eccesso di manodopera a bassissimo costo. Esisteva in
pratica solo l'australiana Fergusson. Cuba insieme all'URSS ha cominciato a
progettare e poi a costruire una nuova combinada nello stabilimento
appositamente creato ad Holguin.
CONGA
E'
il ballo più sfrenato e collettivo, tipico del carnevale, soprattutto
quello di Santiago de Cuba. Un gruppo di suonatori, essenziali i tamburi, se
ne va per le vie seguito ed inseguito da centinaia di persone che ballano
ininterrottamente per pre al suono delle tumboradas.
COMPAÑERO
Compagno. E' più largo di camerada, che é il sostantivo che
definisce i militanti del Partito Comunista. La Rivoluzione é stata fatta a
Cuba senza il Partito COmunista la cui nascita ufficiale é del 1967 ed il
primo congresso del 1975. Per essere rivoluzionari non era proprio
necessario essere comunisti; camarada ma compañero. Così,
oggi, è una parola usata molto largamente.
CONGRI'
E'
il riso con fagioli neri cotti insieme, tipico ed immancabile piatto
cubano.
COPPELIA
Il
titolo del balletto é passato a designare la grande gelateria che sorge
sulla Rampa, proprio davanti all'hotel Habana Libre. Di lì il nome si è
moltiplicato: la fabbrica di gelati e poi le varie gelaterie nelle città e
paesi di Cuba. Non si può andare ragionevolmente a CUba senza aver mangiato
un gelato a Coppelia, magari ai frutti tropicalli.
CHEVERE
E'
un modo popolare di dire "bello, piacevole, dritto". Usato molto
dai giovani.
CHICO
Ragazzo.
E' una delle parole più usate dai cubani "Oye chico",
senti ragazzo, è in realtà un modo per iniziare quasi tutti i discorsi.
CHICHARRONES
Ciccioli. E', come in Emilia, il grasso del maiale fritto. Pessimi per
il colesterolo, ottimi da mangiare bevendo il mojito.
CAPITÀN
Capitano.
In realtà, molto di più, almeno al ristorante. E' il capo dei camerieri,
vestito di nero che domina come un dittatore tutto quello che succede nella
sala. E' lui che decide se si può o no entrare, dove ci si deve sedere,
quando si può mangiare.
DAIQUIRÌ
Uno
dei grandi cocktail cubani a base di ron. Reso famoso da Hemingway quello
del Floridita, il bar dell'Avana vecchia. Limone, zucchero, rum e ghiaccio
frullato. Da bere con calma per assaporarlo, per lasciare sciogliere
lentamente il ghiaccio e per evitare la "patada de guajiro",
cioè la pedata del contadino, un dolore violento e intenso che viene appena
sopra il sopracciglio sinistro quando si beve in molta fretta una bevanda
molto fredda.
ENTONCES
Allora.
Ma molto di più, è un intercalare continuo nel dialogo, come il
"ciò" dei veneti o dei romagnoli.
ESCUELA
DE CAMPO
Scuola
al campo. Una parte dei ragazzi delle medie e molti di quelli delle medie
superiori frequentano la escuela de campo, cioè partono dalle loro
case la domenica sera per farvi ritorno il successivo sabato mattina. Vanno
a vivere e a studiare in grandi edifici di campagna dove lavorano per alcune
ore al giorno nelle piantagioni. Tutti gli studenti cubani devono
coniugare lo studio con il lavoro fin dalle elementari. I primi anni,
naturalmente, si tratta di poche ore alla settimana negli orti delle scuole.
Poi c'è chi va nella escuela de campo o chi resta nelle scuole di
città. Ma quest'ultimi dopo gli esami di metà anno passano 45 giorni in
campagna a lavorare.
FRENTE
FRIO
Arriva
di solito tra dicembre e febbraio. Nel giro di poche ore la temperatura si
abbassa notevolmente passando dagli abituali 24-25 gradi dell'inverno a 15 o
anche meno. Spesso è accompagnato dalla pioggia, sempre da venti freddi che
vengono dal nord, "el norte". All'Avana, il norte butta
ondate altissime del mare sul Malecon. Di solita dura un giorno o due. In
inverno, normalmente, arrivano 4 o 5 frentes.
GUAGUA
E'
la corriera. Nome onomatopeico. Costa pochissimo e gli autisti guidano come
matti, provocando spesso, incidenti. Per questo "guaguero"
vuol dire appunto autista da corriera ma è anche un insulto.
INTERNACIONALISTA
E',
secondo Che Guevara, la massima espressione dell'altruismo umano e del
comunista. Internacionalista è chi è andato o va in un Paese straniero a
combattere, ad insegnare, a curare, ad aiutare. Sono centinaia di migliaia i
cubano che sono andati in questi, in quasi 40 di Rivoluzione.
KILO
E'
la moneta da 10 centesimi. Serve per comprare un giornale, per prendere il
bus, il battello che fa attraversare la baia dell'Avana e molte altre cose.
LIBRETA
E' la tessera del razionamento. A Cuba esiste un contingentamento per
una serie di prodotti alimentari e non alimentari, naturalmente per i
cubani. Per altri prodotti, invece, esiste un doppio mercato nel senso che
fino ad una certa quantità il prezzo è molto basso, oltre è molto alto.
Ci sono poi prodotti in vendita libera, "por la libre". Per
sapere se un cubano ha già comprato la sua quota di prodotti contingentati
o quello che gli spetta a basso prezzo per i prodotti sul doppio mercato,
esiste appunto la libreta.
MARTI'
Josè
Martì è "el apostol", l'apostolo dell'indipendenza cubana
dalla Spagna. Ma anche lui è molto di più. Scrittore, poeta, giornalista,
diplomatico, internazionalista, rivoluzionario, combattente, morì giovane
nel 1895 mentre guidava la "guerra necessaria" contro la Spagna.
Uno dei grandi latinoamericani del secolo scorso, ma con intuizioni
particolarmente moderne ancora molto attuali. E' un pò l'ispiratore ed il
padre nazionale di Fidel. Sue statue, immagini, citazioni si trovano ovunque
a Cuba.
MACHETERO
E'
il tagliatore di canna che usa, appunto, il machete, una sorta di sciabola
affilatissima o, quando è particolarmente abile e forte, la "mocha"
una sorta di coltellaccio pesante e tozzo, come quelli di certi macellai.
COn l'entrata in azione delle cortadoras, il numero dei macheteros si è
notevolmente ridotto. Sono rimasti così o migliori che hanno aumentato
notevolmente la loro produttività. Basti pensare che solo 30 anni fa
nessuna brigada (48 macheteros) tagliava un milione di arrobas di
canna in una zafra. Ora ce ne sono che ne tagliano 5 o 6 milioni e tutte
quelle della provincia dell'Avana e moltissime in tutto il Paese superano il
milione. Il lavoro del machetero è molto duro. Da novembre a maggio-giugno,
sotto il sole, vestiti per evitare il morso degli insetti o il taglio delle
foglie di canna, i macheteros, ripetono i loro sei colpi per ogni canna: uno
alla base, uno per tagliare la cima, gli altri 4 per liberare la canna dalle
foglie laterali.
MACHISMO
Maschilismo.
Particolarmente forte in America Latina. A Cuba poi la cultura machista
spagnola si è sommata a auqlla di una parte delle popolazioni africane. La
Rivoluzione si è sforzata di eliminare il maschilismo e nel 1975 ha
approvato insieme alla Costituzione anche una legge speciale sulla
"piena uguaglianza della donna". Effettivamente sono moltissime le
donne che lavorano, anche in settori tradizionalmente maschili ed anche con
incarichi di responsabilità. Tuttavia, come dicono le ironie cubane,
sopravvive ancora un certo "machismo leninismo",
MEDIO
E'
la monetina da 5 centesimi.
MERENDAR
Fare
merenda. A metà mattina ed a metà pomeriggio gli uffici si fermano e tutti
vanno a fare merenda. Molte volte non si trova qualcuna perché sta "merendando".
Più che un piccolo paste è un rito.
MI
AMOR
Consueto,
gentile modo di molti cubani e di molte cubane di rivolgersi ad
interlocutori anche conosciuti da poco.
MICROBRIGADA
Microbrigata.
Dato il bisogno di case e la mancanza di manodopera e risorse adeguate, anni
fa Fidel inventò il sistema delle
microbrigadas. Ad un centro di lavoro che ne faccia richiesta il governo
concede un terreno, i materiali ed i tecnici più qualificati. La fabbrica o
il centro di lavoro stacca dalla normale produzione un certo numero di
dipendenti per periodi di tempo variabili e li manda a trasformarsi in
edili. Chi resta fa il lavoro di chi se ne va e spesso va a fare il lavoro
volontario la domenica in cantiere. Intere città sono state costruite con
questo metodo.
MOJITO
E'
l'altro grande cocktail cubano a base di ron. Il migliore, secondo la
tradizione alimentata da Hemingway, si beve alla Bodeguita del Medio.
Limone, zucchero, cubetti di ghiaccio, ron, soda e hierba buena, cioè
mentuccia, da schiacciare piano piano mentre si beve con un paletto di
plastica dura.
MORROS
Y CRISTIANOS
E'
il riso bianco mescolato dopo essere stato cotto con i fagioli neri macinati
a parte in un sughetto spesso.
OIR
Sentire.
Verbo fondamentale a Cuba, ma quasi esclusivamente per due voci. Oigo,
cioè sento, che si dice quando si risponde al telefono al posto del nostro
"pronto". Oye, senti, che invece serve per richiamare
l'attenzione di tutti.
PIRATA
Pirata.
La pirateria è parte della storia cubana e del caribe. Era sostanzialmente
il modo con cui Inghilterra, Francia, Olanda minavano la potenza economica
della Spagna. Ma i pirati non erano solo degli assaltatori dei galeoni
spagnoli. Erano anche spesso commercianti che infrangevano il monopolio
degli scambi cui erano obbligati i cubani con la Spagna. La
madrepatria utilizzava la forma del monopolio per imporre alle colonie i
prezzi ed i tempi di commercio che più le convenivano. I pirati spesso
approdavano sulle coste cubane vendendo e comprando, beni accolti dagli
isolani. Uno dei centri più famosi della pirateria è l'attuale Isola della
Gioventù, l'isola del tesoro del romanzo di Stevenson.
PLATANO
E'
la banana. Che a Cuba è di due tipi: il platano fruta, cioè la
nostra, ed il platano vianda o macho, più dura e con la
buccia verde, che viene fritta.
PIRROPO
E'
un'istituzione cubana. Si tratta del complimento che gli uomini rivolgono
per strada alle donne. Deve essere galante, spiritoso, mai volgare.
PALOMONTE
La
terza religione afrocubana. Originaria del Congo, è la più primitiva. Il
culmine del rito avviene quando l'officiante spezza con un morso il collo di
un gallo vivo e ne sparge il sangue da un palo conficcato nella terra
contenuta in una sorta di mastello fino alla porta di casa. Poi, sempre sul
medesimo tracciato, viene sparso alcol o ron che viene incendiato formando
una sorta di lingua di fuoco.
PLAYA
Il
mare e le spiagge sono, dal punto di vista naturale, il meglio di Cuba. I
cubani però non amano molto il mare. Mangiano poco pesce, nuotano poco, non
fanno molto il bagno. Non si dice a Cuba "vado al mare", ma
"vado alla spiaggia". Ed alla playa vanno molto, ma per stare in
compagnia. mangiare, bere, corteggiarsi.
PURO
Il
sigaro Avana. La tradizione del tabacco e del sigaro è parte della
nazionalità cubana. Il tabacco è nato qui ed è stato scoperto da
Cristoforo Colombo insieme al Caribe. La sua coltivazione e la sua
lavorazione sono frutto di un impegno e di una competenza che sfiora la
mania perfezionista. Molti hanno contrapposto la cultura del tabacco al
taglio dello zucchero: il primo prodotto di raffinatezza, il secondo della
violenza e della forza bruta. Il tabacco migliore di Cuba, e quindi del
mondo sostengono i cubani, è quello della regione occidentale di Vuelta
Abajo.
RADIO
RELOJ
La
stazione radio che trasmette un notiziario che dura 24 ore al giorno con
notizie che durano al massimo un minuto. In sottofondo il ticchettio di un
orologio e ogni minuto una pausa con l'annunciatore che dice "Radio
Reloj, sono le ore...".
REVOLUCÌON
Rivoluzione.
E' la nuova vita di Cuba. Spesso le persone meno giovani parlano di antes,
prima, o di despues, cioè dopo, senza specificare prima o dopo cosa.
Per tutti è chiaro che è prima o dopo la Rivoluzione, che ha segnato un
punto di svolta storico per il Paese e per tutti i suoi cittadini,
indipendentemente da come giudichino la Rivoluzione.
RON
Rum.
E' prodotto dalla melassa dello zucchero ed è la bevanda amata dai cubai (e
non solo da loro). Quello invecchiato 12 anni (rarissimo), 7 anni o 3 ha un
colore oro brunito e si beve liscio o con ghiaccio, "a la roca".
QUello bianco, invece, viene usato per una quantità infinita di cocktails.
La fabbrica più famosa e tradizionale è l'ex Bacardi a Santiago, ma a una
cinquantina di chilometri da L'Avana sulla strada per Varadero, a Santa Cruz
del Norte, c'è la più grande roneria del mondo.
SANTERIA
E'
la religione afrocubana più diffusa. Dato che ai tempi della dominazione
spagnola le religioni africane erano proibite, gli schiasi
"nascosero" dietro santi cattolici le loro divinità. Così Santa
Barbara è Changò, il principale dio santero padrone del fulmine,
dell'amore e della virilità. A L'Avana, in periferia, nell'ex lebbrosario
vi è la chiesa di San Lazaro, frequentatissima da santeri. Il grande
sacerdote-indovino è il babalao che interpreta i segni e fa le
fatture. Spesso i santeri vestono di bianco. Ma dato che ogni dio ha il suo
colore, ognuno porta una catenina, un braccialetto o qualcosa col colore del
dio che giudica suo protettore.
SILLON
Sedia
a dondolo. Una istituzione a Cuba. Alcuni, bellissimi, in mogano con retino,
altri più modesti, di plastica. In mezzo ad una varietà di stili e
qualità, ma immancabile in una casa cubana. Ci si dondola lentamente,
bevendo ron o fumando un sigaro. CI si può fare anche la siesta.
TIENDA
E'
il negozio, ma dove si vendono non alimentari. Quello per alimentari è la bodega.
Per gli stranieri ci sono tiendas speciali negli alberghi o in altri punti
della città dove si paga in dollari. Comprare invece in una tienda o in una
bodega cubana non è facile.
TRAGO
Un
goccetto. Ma di alcolico, forte. Cioè ron, soprattutto.
TUMBADORA
Il
grande tamburo di alcune cerimonie religiose e della musica afrocubana. Non
è l'unico tamburo. Ce ne sono di tutti i tipi e dimensioni.Ma il più
diffuso ed amato al punto che spesso diventa sinonimo di tamburo.
ZAFRA
Raccolta.
Ma a Cuba è il taglio e la lavorazione della canna da zucchero. Dura da
ottobre ai primi di giugno. Il machetero taglia la canna. Poi questa viene
portata al central, possibilmente entro 48 ore dal momento del taglio,
quindi viene macinata. Da li iniziano i vari processi per estrarre zucchero,
ron, melassa, urea, legno. Quando la zafra è in ritardo o in particolari
condizioni, si ricorre al "metodo australiano", cioè si
incendiano i campi di canna in modo che brucino le inutili foglie. Il
machetero risparmia così 4 colpi di machete. Nella notte lo scenario diviene
impressionante. La zafra è il centro della vita economica di Cuba. Circa
l'80% delle esportazioni è costituito da derivati della canna. Per questo
tutte le operazioni sono seguite con grande attenzione e ogni giorno, per
mesi, i giornali riportano statistiche ed articoli sul suo andamento.