LUTTO
CON IMMENSO RAMMARICO
DOBBIAMO INFORMARVI DELL'IMPROVVISA SCOMPARSA
DEL NOSTRO PRESIDENTE, ROBERTO FORESTI.
IN LINEA DI MASSIMA LE ESEQUIE SI TERRANNO PRESSO LA NOSTRA SEDE,
VIA BORSIERI 4 MILANO, DOMENICA 30-4.
SABATO SARO' IN SEDE TUTTO IL GIORNO PER MAGGIORI INFORMAZIONI. PER LA
SEGRETERIA NAZIONALE.
GIANNI FOSSATI
Milano, 28 aprile 2006
Oggi pomeriggio è mancato Roberto
Foresti, Presidente dell'Associazione Nazionale di Amicizia Italia
Cuba.
Aveva 61 anni e dal dicembre 2001 era alla testa di questa
organizzazione di solidarietà con la Rivoluzione Cubana.
Persona riservata, ha sempre goduto della stima di tutti per le
sue capacità e per l'impegno con cui ha portato avanti tutti i
suoi incarichi, prima nel sindacato e poi nel mondo del volontariato.
Nonostante la malattia, ha continuato a svolgere il suo ruolo
lavorando per l'Associazione.
Roberto Foresti era anche Vice-Presidente di mediCuba Europa,
l'organizzazione presente in diversi paesi europei che si occupa
di progetti di solidarietà con Cuba nel campo della salute.
Sentiamo nostro dovere, come Roberto Foresti ci ha insegnato e
come avrebbe voluto, continuare con tutto il nostro impegno nella nostra
attività di solidarietà con il popolo cubano e con la sua
Rivoluzione.
Associazione Nazionale di Amicizia
Italia-Cuba
la Segreteria Nazionale
Siporcuba si unisce al cordoglio
di tutti i famigliari e gli amici di Roberto Foresti, ringraziandolo per
il lavoro che ha compiuto in favore di Cuba e del popolo cubano.
Cari amici e compagni,
la notizia della morte di Roberto Foresti mi è giunta nel bel mezzo di
un giro di iniziative fuori Roma su Cuba e l'America Latina in cui ero
relatore e che mi ha impedito di partecipare alla cerimonia di domenica,
con mio grande rammarico. Se avessi saputo prima, avrei volentieri osato
quelle occasioni per parlare non solo della grande storia
dell'Associazione di Amicizia Italia-Cuba da Playa Giron ad oggi, sempre
presidio dell'onore di Cuba e della verità su Cuba, oltrechè della
solidarietà materiale e politica, ma più specificamente del ruolo di
Roberto Foresti alla testa della nostra associazione. Un ruolo che tutti
abbiamo apprezzato enormemente e che non potremo non rimpiangere per
quanto l'associazione possa essere ben guidata in futuro.
Ho avuto la fortuna di conoscere in Roberto un compagno eccezionale per
intelligenza, sensibilità, perspicacia, equilibrio, gentilezza e
capacità organizzative e direttive, qualità che non sono oggi molto
frequenti tra coloro che nel nostro paese, alla luce del generale
degrado politico, culturale, umano, assolvono a funzioni dirigenziali.
Con Roberto ho avuto la fortuna anche di compiere insieme un viaggio a
Cuba in occasione di un Primo Maggio di incontri tra combattenti cubani
e partigiani della nostra guerra di liberazione, incontri voluti da
tutti noi, ma con Roberto in testa, come significativo contributo a una
resistenza, oggi più necessaria che mai, contro un vero tsunami di
trasformismi e liquidazionismi che devasta il mondo politico e culturale
nel quale ci vorremo sentire collocati.
Rispettare Roberto era facile, come era spontaneo volergli bene,
imparare da quei suoi modi pacati, generosi, aperti alla comprensione
della situazioni più spinose e degli argomenti più ostici. In questa
luce provo un risentimento forte nei confronti di chi, negli ultimi
tempi, allestendo una campagna contro l'Associazione motivata
esclusivamente da miserabili personalismi e competitività indegne
dell'oggetto che ci si vanta di perseguire, ha sicuramente fornito a
Roberto motivi di amarezza e inutile travaglio, come personalmente ho
avuto modo di constatare.
Diversamente dalle motivazioni, a volte inconfessabili, ma ribadite
anche da conseguenti scelte di collocazione politica, di alcuni
opportunisti, la nostra Associazione ha saputo, specialmente sotto la
guida di Roberto, mantenere un rigore politico e una trasparenza
operativa assolutamente inconfutabili, confermandosi ancora una volta,
dopo tanti anni di vita, la più coerente, robusta e dinamica realtà nel
mondo della solidarietà con i popoli oppressi, aggrediti, resistenti. A
volte mi capita, nelle iniziative pubbliche, di descrivere la nostra
associazione, ramo italiano di quella fioritura che da Cuba si va
estendendo su prati sempre più vasti del mondo, come una di quelle
casamatte nelle quali Gramsci vedeva i baluardi della resistenza e gli
avamposti della lotta nel cammino verso il futuro. Un futuro che Cuba
ci ricorda potrà esserci solo se sarà rivoluzionario. Ne consegue: oggi
e sempre resistenza! Così disse Roberto Foresti all'Avana in un primo
maggio di questi anni, tra partigiani e combattenti. Credo che nessuno
di noi se ne debba scordare..
Lunga vita all'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba nel nome e
nel ricordo di una nostra grande e cara guida.
Grazie Roberto per l'amore che hai diffuso e suscitato, a tutti i
livelli.
Fulvio Grimaldi