Raúl presiede la sfilata del Primo Maggio a L’Avana
Il presidente Raúl Castro guida la sfilata centrale del Giorno
Internazionale dei Lavoratori in Piazza della Rivoluzione José Martí,
che è cominciata alle 7.30 di questa mattina.
La manifestazione è iniziata con le parole di Salvador Valdés Mesa,
membro del Burò Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista di
Cuba e segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba.
I lavoratori della salute hanno iniziato l’affollatissima marcia di
riaffermazione rivoluzionaria, mentre la chiusura avrà come protagonisti
le giovani generazioni di studenti medi e delle scuole superiori, i
combattenti delle Forze Armate e del Ministero degli Interni, gli
sportivi ed i futuri maestri
Alla sfilata di Piazza della Rivoluzione nella capitale, si sommano
quelle delle principali città capoluogo di provincia e nelle principali
strade dei municipi dell’Isola.
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servizio fotografico:
SAMUEL HERNANDEZ/SIPORCUBA |
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Questa grande mobilitazione è la genuina espressione
dell’appoggio dei lavoratori e del popolo alla Rivoluzione ed
al Socialismo
• Comunicato della Centrale dei Lavoratori di Cuba, letto dal
suo segretario generale, Salvador Valdés Mesa, nella Piazza
della Rivoluzione José Martí
Generale dell’Esercito Raúl Castro Ruz, Primo Segretario del
Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente
del Consiglio di Stato e dei Ministri.
Compatrioti:
Con immensa allegria ed infinito orgoglio festeggiamo ancora
una volta il Primo Maggio in una Patria libera, indipendente,
sovrana e degna, convertendo la sua celebrazione in una
giornata di riaffermazione ed impegno per il compimento delle
Direttive di Politica Economica e Sociale del Partito e della
Rivoluzione, approvate nel VI Congresso, proposito nel quale i
lavoratori ed il movimento sindacale siamo i principali
protagonisti nell’impegno supremo di materializzare
l’attualizzazione del modello economico cubano.
Inoltre, la grande mobilitazione che si svolge in questo
momento in numerose località del paese rappresenta la più
genuina espressione dell’appoggio dei lavoratori e di tutto il
nostro popolo alla Rivoluzione ed al Socialismo.
In questa battaglia economica, non esente da ostacoli e
difficoltà, è opportuno elevare in maniera costante i livelli
di produzione e la produttività del lavoro, la disciplina
lavorale, la qualità, così come affermare la consapevolezza
che il risparmio è una delle nostre principali fonti di
risorse, come strada maestra per raggiungere l’efficienza che
il paese richiede.
Convochiamo a concentrare i nostri maggiori sforzi per
compiere i piani di produzione di alimenti e della produzione
industriale, con particolare attenzione ai settori che
incrementano l’esportazione e permettono di sostituire le
importazioni; a spingere accuratamente il processo degli
investimenti, amministrare efficientemente le entrate e le
uscite delle risorse disponibili ed a garantire la qualità di
tutti i servizi prestati.
Lavorare con ordine, disciplina ed efficacia, deve essere il
principale apporto di ogni cittadino alla Rivoluzione, la cui
continuità dipende dalla capacità di eliminare i nostri stessi
errori. Questo include affrontare energicamente e
sistematicamente qualsiasi manifestazione di delitto,
corruzione ed indisciplina sociale, senza eccezioni di nessun
tipo ed operando sempre nel rispetto della Legge.
All’innalzare in questo Primo Maggio le bandiere dell’unità,
partendo dal principio che la Patria, la Rivoluzione ed il
Socialismo sono fusi insieme indissolubilmente, i lavoratori
ed il popolo ci rendiamo partecipi con energia e fermezza,
davanti all’immagine di Martí e lo sguardo dei nostri alti
rappresentanti e fondatori che, come ieri, oggi e sempre,
l’unità sarà la chiave per preservare e consolidare la nazione
e le conquiste economiche e sociali.
Lavoratrici e lavoratori:
Pochi giorni fa, a Cartagena de Indias, durante il chiamato
Vertice delle Americhe, è stato nuovamente provato il
crescente abisso esistente tra la Nostra America martiana e
bolivariana, e gli Stati Uniti. Si è resa evidente la
ribellione dell’America Latina ed i Caraibi contro
l’imposizione dell’impero di escludere Cuba dall’evento e per
chiedere la fine del blocco. Questo dimostra che stiamo
avanzando verso la nostra seconda indipendenza.
Approfittiamo dell’occasione, durante questa numerosa
manifestazione popolare e rivoluzionaria, per condannare e per
chiedere, senza condizioni, l’eliminazione del criminale
blocco economico, commerciale e finanziario imposto dal
governo degli Stati Uniti al nostro popolo da oltre 50 anni, e
per esigere il ritorno alla Patria dei nostri Cinque Eroi,
ingiustamente prigionieri.
In questa memorabile data inviamo i nostri complimenti alle
decine di migliaia di sorelle e fratelli che nei più remoti
angoli del pianeta, si consacrano in maniera solidale al
compimento di ammirevoli missioni internazionaliste.
In questi tempi complessi e rischiosi nei quali è in pericolo
la sopravvivenza del genere umano, giunga il nostro messaggio
di solidarietà ai popoli ed ai lavoratori che nel mondo sono
vittime della crisi globale, protestano e sono brutalmente
repressi per reclamare il proprio diritto al lavoro ed alla
vita.
Esprimiamo la nostra soddisfazione ed il ringraziamento alle
delegazioni sindacali, ai movimenti sociali e di solidarietà
ed alle altre personalità che, con un gesto fraterno e di
appoggio, ci accompagnano.
Cubane e cubani:
Cominciamo il nostro corteo, uniti e combattivi. Per la
Patria, per Fidel e Raul, per il Partito, per la Rivoluzione e
per ´´preservare e perfezionare il Socialismo´´ per elevare il
benessere e lo sviluppo del nostro popolo. Per la pace ed il
futuro dell’umanità.
Avanti, compatrioti!