l luogo scelto per il convegno non era
casuale. La residenza di rappresentanza dell'attuale Presidente dell'Unione
Europea e del governo italiano: Arcore.
Portare la discussione su Cuba nel
"cortile di casa" di Berlusconi ha voluto essere un modo esplicito di
opporsi chiaramente alla complicità dell'Italia e dell'Unione Europea con il
blocco economico e l'escalation aggressiva dell'amministrazione statunitense
contro Cuba. Le misure adottate nei mesi scorsi dal governo italiano e
dall'UE, rendono fin troppo chiaro il pericolo che l'accodamento europeo
alla politica USA possa rendere Cuba una delle prossime vittime della guerra
preventiva scatenata dall'amministrazione Bush.
I due giorni di convegno presso il circolo
ARCI "Blob" di Arcore, promosso dal "Coordinamento 28 giugno" hanno
rispettato le aspettative della sua convocazione. "Cuba deve farci
discutere" e così è stato, senza alcun cedimento alla retorica o alle
ambiguità che hanno caratterizzato la discussione su Cuba nella sinistra
italiana nei mesi scorsi. Il dibattito è entrato nel merito dei problemi
posti dalla realtà cubana sotto tutti gli aspetti.
Alla relazione introduttiva di Raul
Mordenti (docente della II Università di Roma) e agli interventi di Roberto
Foresti (presidente dell'Associazione Italia-Cuba) e di un prete in prima
linea come Don Rutilio Sanchez ("Don Tilo", conosciuto e stimato sacerdote
salvadoregno), hanno fatto seguito sia il sabato che la domenica gli
interventi delle varie espressioni della sinistra italiana: Jacopo Venier (PdCI),
Mauro Bulgarelli (Verdi), Augusto Rocchi e Claudio Grassi (PRC), Mauro
Casadio (Rete dei comunisti), Michele Capuano (Democrazia Popolare), Antonio
Panzeri (CGIL), Marco Bignamini (CUB) Ferdinando Targetti (DS). L'intervento
di quest'ultimo ha visto svilupparsi il dibattito in due direzioni: su
quello politico e su quello relativo all'economia cubana. E qui la
discussione è stata tutt'altro che generica. Sull'esperienza di Cuba sul
piano economico e sociale e sulle sue connessioni con l'America Latina,
oltre a Targetti (economista oltrechè "politico") sono intervenuti Buno
Bosco (università di Milano), Sergio Cararo (direttore di Contropiano),
Maurizio Galvani (redattore de "Il Manifesto"), Bruno Steri (redazione de
"L'Ernesto" e del dipartimento esteri del PRC), Massimo Todisco
(Osservatorio di Milano), Luciano Jacovino (Associazione "La Villetta")
Carlo Batà (autore di diversi libri su Cuba) e finanche Massimo Nava
(Sindaco della giunta di centro-sinistra di Arcore). Inutile dire che la
discussione c'è stata e che, se sul piano politico e scientifico si sono
"incrociate le spade", il dibattito è si è sviluppato sempre dentro un clima
di confronto e di rispetto reciproco. Un criterio di cui c'è estremo bisogno
nel dibattito dentro la sinistra e i movimenti in Italia.
Alla discussione è stato apportato un
contributo rilevante e niente affatto formale da parte dei due relatori
cubani: Dennis Guzman (direttore del Centro Studi Europei di Cuba) e Hugo
Ramos (consigliere politico dell'Ambasciata di Cuba) che hanno tralasciato
qualsiasi intervento preparato per entrare nel merito dei problemi che erano
stati posti dalla discussione. L'interlocuzione si è rapportata direttamente
con le posizioni più vicine e con quelle più critiche. Infine c'è da
segnalare il fragoroso e appassionante contributo portato alla discussione
da un "prete di frontiera" come Don Gallo di Genova che ha ricostruito il
percorso di confronto tra Cuba, Fidel Castro e le religioni rivendicando
pienamente all'esperienza cubana la scelta politica e morale dell'opzione
dei poveri.
Gli interventi non programmati hanno visto
la partecipazione delle varie sensibilità della sinistra in Lombardia: dai
giovani del collettivo "8 settembre" di Milano alla federazione del PRC
della Brianza, dai militanti di base del PRC di Cremona ai giovani di DP.
Per documentare la discussione sarà doveroso mettere insieme i vari
interventi in una eventuale pubblicazione. I lavori del convegno sono stati
registrati in video da Tele Ambiente e in audio da Radio Città Aperta, due
emittenti laziali e sono quindi disponibili.
Discussione ma anche iniziative concrete
Il convegno di Arcore, infatti, oltre un
dibattito di alta qualità, ha avuto anche due conclusioni importanti sul
piano concreto.
1) Un documento finale che riassume gli
obiettivi dei prossimi mesi della campagna europea di solidarietà con Cuba
(manifestazione al Parlamento Europeo in primabera, il sostegno al documento
degli amministratori locali per mantenere la cooperazione tra Italia e Cuba,
l'intensificazione della campagna per i cinque patrioti cubani in carcere
negli USA e per lo smantellamento della base militare/lager di Guantanamo,
un appello ai partiti del centro-sinistra e della sinistra affinchè
dichiarino sin da oggi il loro NO ad ogni complicità dell'Italia al blocco
economico contro Cuba).
2) La manifestazione di domenica per le
strade della "città del cavaliere Berlusconi". Centinaia di persone,
nonostante la pioggia e la situazione di emergenza a Milano dovuta al
disinnesco di un residuato bellico, hanno sfilato dal piazzale della
stazione fino alla piazza centrale di Arcore con striscioni a sostegno di
Cuba e con le bandiere cubane significativamente insieme a quelle arcobaleno
di chi si batte per la pace e contro la guerra.
La manifestazione è stata conclusa da
Franco Calandri dell'Associazione Italia-Cuba di Arcore e da Luciano
Jacovino a nome del "Coordinamento 28 giugno" che si sta confermando come
un'esperienza unitaria e aggregante per decine di associazioni della
solidarietà.
Il percorso unitario e dinamico avviatosi
il 28 giugno scorso con la manifestazione nazionale di piazza Farnese a
Roma, con la manifestazione sotto l'ambasciata USA del 3 ottobre, con la
manifestazione di solidarietà all'Ambasciata di Cuba del 7 novembre come
risposta alla gazzarra dei "fascisti di governo" del giorno prima ed infine
con il convegno nazionale e la manifestazione di Arcore, rappresenta ormai
una pagina significativa della ripresa di un dibattito serio e di una
mobilitazione coerente nella solidarietà con Cuba in Italia e in Europa.