Le
5 punte di una stella
Due piccoli
libri veramente speciali sono stati presentati nel teatro del
Ministero degli Esteri di Cuba.
Questi piccoli
volumi raccolgono le lettere e le poesie scritte dai medici
internazionalisti dell’Isola che formano la Brigata Medica Cubana in
Guatemala ai 5 Eroi della Repubblica di Cuba, ingiustamente detenuti
nelle prigioni degli Stati Uniti per aver impedito che si
commettessero atti di terrorismo.
Il Dott. Daniél
Pupo Rodríguez, uno degli autori della raccolta, ha ricordato le
parole pronunciate dal Comandante in Capo Fidel Castro in occasione
del 45º Anniversario del trionfo della Rivoluzione: “ Esprimo i miei
complimenti in maniera speciale, in questo 45º Anniversario, coloro
che hanno saputo compiere gloriose missioni internazionaliste, oggi
simbolizzate nell’esemplare condotta dei Cinque Eroi prigionieri
dell’impero che con impressionate dignità affrontano le ingiuste,
vendicative e crudeli azioni del nemico della loro Patria e del loro
popolo e i quindicimila medici che con grandi sacrifici sfidano
molti rischi e pericoli compiendo il loro dovere internazionalista
in qualsiasi luogo in 64 paesi ... Lotteremo con loro e con loro
vinceremo!” aveva esclamato il Comandante e “Questi medici che
girano il mondo salvando vite - ha dichiarato Damodar Peña, il
ministro della salute pubblica cubana – sono come il Che, sono lo
stesso Che, sono queste persone che ispirate dalla loro stessa
generosità, dalla solitudine, dal forte patriottismo che sentono,
scrivono ai Cinque Eroi poesie e lettere, messaggi di amicizia,
stima solidarietà!”
L’amore è la
scusa per la vita, ha scritto José Martí e questi medici portano
amore e vita nel mondo, là dove mai i più umili avevano avuto
assistenza, solidarietà e amore. Quello stesso che stanno
dimostrando con incredibile coraggio i 5!”
Il
ministro della salute ha narrato di un medico cubano in un paese
orientale riuscì in condizioni di grande difficoltà a praticare un
taglio cesareo e salvare la vita di una donna e di un bambino.
Quando finalmente uscì dalla improvvisata sala operatoria, tutta la
famiglia della donna lo aspettava in ginocchio per baciargli i
piedi...
Ricardo Alarcón
ha dichiarato che il governo degli Stati Uniti è composto di
delinquenti e di terroristi, personaggi pericolosi per la loro
stessa popolazione ed ha reso noto che un Comitato di Solidarietà
con i 5 dalla Francia aveva inviato negli USA una somma di denaro
per comprare uno spazio pubblicitario del New York Times per
spiegare la verità sulla causa dei 5 cubani. Il governo degli USA,
illegalmente ha sequestrato e congelato questo denaro ed ha avvisato
i responsabili del Comitato che è meglio non insistere su queste
cose. “Non ci dobbiamo stancare, ha detto Alarcón, dobbiamo
continuare a cantare, a scrivere poesie e lettere, a cercare di far
conoscere la verità ai nordamericani che un giorno si vergogneranno
di aver avuto un governo del genere... Devono sapere quella verità
che viene loro occultata e che viene manipolata sia dai portavoce
ufficiali che dai mezzi di comunicazione!” Hanno partecipato
all’incontro molti familiari dei 5. Alarcón ha fatto sorridere
raccontando che molte volte hanno chiesto a una moglie di uno dei 5
Eroi se “era la moglie dei Cinque!”
Era presente il
rettore della Scuola Internazionale Latino - Americana di Medicina,
che accompagnava una delegazione dei più di
mille
studenti di tutta l’America che formano il Comitato per la Libertà
dei Cinque, il cui presidente è un giovane nordamericano. La madre
di Antonio ha ringraziato vivamente ed ha esortato a sua volta a
continuare la battaglia per la libertà dei loro cari ricordando
anche l’orgoglio, l’affetto e la stima che a Cuba si provano per i
medici internazionalisti che anche oggi ad Haiti, in una situazione
difficile e pericolosa continuano a lottare per salvare vite, con
ottimi risultati.
Una
ragazza nordamericana ha cantato molto bene un inno alla libertà e
un gruppo di musicisti studenti del Guatemala ha eseguito musica
tipica. I due libri non sono in vendita ma verranno diffusi
capillarmente.
Le lettere e
le poesie sono tenere, affettuose, esprimono sentimenti di amicizia,
solidarietà, stima, danno coraggio e sono indirizzate “ai nostri
cari fratelli”, “agli stimati Eroi”, alla cara madre di Antonio...
Una “decima”
dedicata agli Eroi:
Antonio, René,
Ramón,
Fernando e
Gerardo.
Il mondo intero
conosce la
vostra storia
sa la vostra
devozione
e amore per
l’umanità
e che voi in
realtà
lottate contro
il terrorismo
e non potrà
l’imperialismo
mascherare la
verità...
Questa poesia è
del Dott. Gabriel Arencibia Pita ed è stata scritta a Huehutenango.
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