AVVENIMENTI
Raúl Castro: il 50º anniversario del Socialismo sarà
dedicato alla gioventù
Il presidente cubano Raúl Castro ha affermato che la
celebrazione nell’aprile del 2011 del 50 Anniversario della
proclamazione del carattere socialista della Rivoluzione e della
Vittoria di Playa Giròn, sarà dedicato alla Gioventù.
Alla chiusura del Sesto Periodo ordinario
dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, effettuato nel Palazzo
delle Convenzioni de L’Avana, Raúl ha detto che questa Rivoluzione è
opera del sacrificio della gioventù e che la condurranno avanti i
giovani pieni di ottimismo e ferma fede nella vittoria.
Il presidente Raúl ha precisato che il 15 aprile si
svolgerà una rivista militare con la partecipazione di mezzi e di
truppe da combattimento, alla quale assisteranno i delegati del VI
Congresso del Partito Comunista di Cuba, la cui sessione finale sarà
il giorno 19, anniversario della Vittoria della storica epopea.
Inoltre ha segnalato che la chiusura della sfilata
verrà effettuata da decine di migliaia di giovani come garanzia
della continuità della Rivoluzione, che è sempre stata sostenuta
dalla gioventù, ed ha enumerato alcune delle molteplici battaglie
nelle quali i giovani sono stati presenti, dalla lotta
d’insurrezione e dopo il trionfo della Rivoluzione, nel gennaio del
1959.
Raul ha ricordato che sono stati i giovani a
combattere a Girón, i partecipanti della campagna
d’alfabetizzazione, nella lotta contro le bande mercenarie, nelle
missioni internazionaliste, soprattutto in Africa, che sono i nostri
Cinque Eroi che hanno rischiato la vita lottando contro il
terrorismo e che soffrono da 12 anni una crudele e ingiusta
reclusione.
“Sono giovani le migliaia e migliaia di collaboratori
cubani che in altri luoghi salvano vite ogni giorno, operano nei
programmi d’alfabetizzazione e diffondono la cultura e la pratica
sportiva a bambini e adulti.
I trionfi e i pericoli, dal trionfo della Rivoluzione
sono stati grandi, soprattutto a partire da Girón, ma nessuna
difficoltà ci ha mai piegato.
Stiamo qui e ci staremo per la dignità, l’onestà, il
coraggio e la fermezza ideologica, lo spirito di sacrificio del
rivoluzionario popolo di Cuba, che da molto tempo ha fatto proprio
il concetto che il socialismo è l’unica garanzia per continuare ad
essere liberi e indipendenti”, ha aggiunto Raùl.
Nel suo magistrale discorso di fronte al Parlamento,
nel quale ha toccato diversi temi dell’attualità cubana e
internazionale, il Presidente ha detto che il VI Congresso del
Partito dev’essere, per la legge della vita, l’ultimo della
maggioranza di coloro che integrano la detta generazione storica.
“Il tempo che ci resta è breve, ha segnalato, e senza
la minore modestia o vanità personale, penso che siamo obbligati ad
utilizzare il peso dell’autorità morale che possediamo di fronte al
popolo, per lasciare tracciata la rotta.
Abbiamo il dovere elementare di correggere gli errori
che abbiamo commesso in questi cinque decenni di costruzione del
socialismo in Cuba, e con questo proposito useremo tutte le energie
che ci restano, che fortunatamente non sono poche.
Raddoppieremo la costanza e l’intransigenza di fronte
al mal fatto; i ministri del Governo e gli altri dirigenti politici
e amministrativi sanno che conteranno con tutto il nostro sostegno,
quando nel compimento delle loro funzioni educano ed esigono dai
loro subordinati e non devono temere d’aver problemi”.
Raul ha detto che cercare problemi per affrontare il
mal fatto è, in questo momento, uno dei compiti principali, e che
oggi quel che è veramente onesto e rivoluzionario è quando un quadro
che si sente stanco e incapace d’esercitare il suo incarico
appieno, sollecita la sua rinuncia con dignità e senza timore,
perchè sarà sempre preferibile all’essere destituito.
A questo proposito ha fatto riferimento a tre
dirigenti del Partito e del Governo per i quali il Burò Politico ha
chiesto la rinuncia alla loro condizione di membri di quest’organo
di direzione, di membri del Comitato Centrale e come Deputati
dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular per le mancanze commesse.
“Si tratta di Jorge Luis Sierra Cruz, Yadira García
Vera e Pedro Sáez Montejo. I primi due sono stati liberati dalle
responsabilità di ministro del Trasporto e dell’Industria Basica
rispettivamente e il terzo come primo Segretario del Partito nella
capitale”.
“Se abbiamo agito così con tre alti dirigenti, si
sappia che questa è la linea che il Partito e il Governo seguiranno
con tutti i quadri: una maggior esigenza quando avviseremo e
adotteremo misure disciplinari pertinenti e quando s’incontrino
trasgressioni di quanto stabilito”, ha sottolineato ancora.
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