XIIIº
Fiera Internazionale del Libro
Carilda, un
classico del suo tempo
Il dibattito
sulla figura principale dell’attuale Fiera del Libro, Carilda Oliver
Labra, durante i colloqui tra intellettuali, le presentazioni di
vari tra i suoi libri, gli studi su di lei e gli incontri con il
pubblico, rivelano nuove valutazioni attorno alla poetessa, come
quelle dello spagnolo Antonio Piedra, che l‘ha definita “un classico
del suo tempo.” Per Piedra che è presidente della fondazione
nazionale Jorge Guillén di Valladolid che ha avuto tre volte il
premio nazionale Edizioni della Spagna, la poetessa è una delle
donne più affascinanti del XXº secolo, una poetessa, la sola della
storia che è stata capace di conferire al mito di Don Giovanni una
risposta femminile di sfida, un mito per tutti, che sa parlare di
qualcosa di così importante come la poetica che riguarda le intime
relazioni con quello che chiamiamo “classicismo vivente.”
Durante uno dei
colloqui nella Fiera, al quale hanno partecipato Virgilio López
Lamus, Edel Morales, Luis Suardiaz, Antonio Arrufat, Eduardo Heras e
Susana Montero, Piedra, che ha pubblicato nella sua fondazione i
libri di Carilda, ha definito celebre il sonetto amoroso “ Me
desordeno, amor me desordeno...” che appare in tutte le antologie
erotiche del mondo. La prima cosa che Carlida mi ha fatto sentire,
ha riflettuto Piedra, è stata la poesia di Fray Luis de León e poi
tutta la conoscenza della mistica dorata dei secoli XVIº e XVIIº che
è realmente impressionante. Piedra è uno studioso profondo
dell’opera di Carilda ed ha sostenuto che “No me canso mi amor ya de
quererte” un verso estratto dal libro “Se le ha perdido un hombre”,
riassume tutta la convinzione del classicismo che ti trascina della
poetessa. Egli ha ricordato che illustri critici cubani e spagnoli
hanno segnalato in molti saggi e articoli che la poesia di Carilda
Oliver si disegna partendo da una condizione femminile di stupore.
Il Nosside a
Cuba
Ritorna a Cuba
il premio Nosside, un progetto italiano nella versione Caraibi,
dedicato alla espressione poetica a scala globale. Il vincitore di
quest’anno è Luis Carlos Suárez, di Bayamo, con una buona carriera
letteraria alle spalle. Egli sarà presente alla premiazione con la
montenegrina Svetlana Kalezic, vincitrice assoluta del Nosside
Internazionale e alla cubana Ana Maria Pedroso, una delle cinque
premiate, che hanno vinto con i testi “Chiudi gli occhi, chiudi lo
spirito” e “Infinito” rispettivamente.
Le poetesse
Per la prima
volta a Cuba, la Kalezic, una ragazza di 23 anni che ha scritto
quattro volumi di poesie, ha dichiarato di sentirsi impressionata
per la vita letteraria dell’Isola. La poesia è difficile, ha
confessati è l’arte di dire molto con poche parole. Pedroso che
studia filosofia nell’Università di Bergamo è ancora stupito per il
premio ricevuto, un riconoscimento pubblico nel settore della
poesia.
Il Venezuela ha
regalato una Biblioteca a Cuba
Il Venezuela ha
regalato una biblioteca di opere canoniche del sapere latino -
americano con 18 collezioni, durante una cerimonia nell’ambito della
XIIIª Fiera Internazionale del Libro Stefania Mosca, presidentessa
della fondazione Biblioteca di Ayacucho, ha informato che la
donazione è composta da 248 volumi e che tutte le province cubane
potranno disporre di questa collezione, come il municipio speciale
Isola della Gioventù.
La Mosca, che è narratrice e saggista, ha sottolineato che anche la
UNEAC, il Centro di Studi Martiani, la Casa de las Americas avranno
la collezione. La visitante venezuelana assieme ad altri
intellettuali del suo paese come lo scrittore Tarek William,
deputato e presidente della commissione permanente di politica
estera dell’Assemblea Nazionale, Andres Meijas e Luis Brito, hanno
ringraziato Cuba per l’invio di biblioteche familiari con 25 milioni
di esemplari.
Egli ha detto
che l’invio culturale che sta giungendo in Venezuela dal giugno del
2003 è un fatto notevole, un grande sforzo. Le opere si stanno
distribuendo tra giovani diplomati nella prime fasi dell’educazione
di base.
Un libro del
messicano Rito Salínas
Waldo Leyva,
scrittore cubano, ha presentato un libro di Cesár Rito Salínas
nella XIIIª Fiera Internazionale del Libro. Salínas ha vinto l’anno
scorso il premio latino - americano di poesia dell’Università di
Oaxaca. I fatti che descrive nelle sue poesie, secondo Waldo, sono
nello stesso tempo piccoli racconti intensi che sono pervasi dal
dolore, nei quali appaiono la morte, la disperazione e anche la
speranza. Durante la presentazione di “Una escalera frente al mar”
hanno parlato, elogiandolo, anche il poeta messicano Roberto
Arizamendi e Hermenegildo Velázquez, rettore dell’università di
Oaxaca.
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