NARRATIVA - LIBRI
Anteprima
di:
“Emigrazione e
presenza italiana in Cuba”
Volume IIIº
Di Gioia
Minuti
In novembre
verrà presentato il terzo volume sulla presenza e sull’emigrazione
italiana a Cuba.
“Che gli
spagnoli fossero la grandissima maggioranza era innegabile” dice
Domenico Capolongo, responsabile di questa collana di studi storici,
“ma che gli italiani fossero anch’essi così tanti invece non era
prevedibile e ne sono stupito... siamo arrivati al terzo volume e
non so quando finiremo! Anche se è vero che l’emigrazione italiana
iniziò con Cristoforo Colombo e non si è mai interrotta.”
Tre volumi
dedicati a questo tema specifico, con ricerche molto accurate
eseguite da un gruppo di investigatori, con fotografie d’epoca,
documenti, testimonianze. Oltre alla presentazione del volume, ogni
anno si svolge nell’occasione una conferenza sul tema.
Il Circolo
Culturale B.G. DUNS Scoto di Roccarainola- città italiana gemellata
con Baracoa - è il centro per la raccolta di queste ricerche e i
libri vengono pubblicati con l’auspicio
dell’Istituto
del Banco di Napoli.
Domenico
Capolongo è amico di Cuba da molti anni e vi ha lavorato anche come
vice presidente di Etecsa, l’impresa telefonica, per la parte
italiana.
Ingegnere e
scienziato – specializzato nella catalogazione dei granchi di terra
cubani – non ha mai tralasciato di creare una ragnatela culturale
tra molte persone e soprattutto tra i discendenti degli italiani che
a Cuba hanno operato e operano in molti luoghi di grande
responsabilità nei più diversi settori sociali.
Scrive il
Prefessor Eusebio Leal, storiografo della capitale, autore del
prologo di questo terzo volume che verrà presentato con la Quarta
Conferenza su Emigrazione e Presenza italiana, che si svolgerà alla
fine del prossimo novembre: “La latinità in questa parte del
pianeta è singolare e incomparabile. L’Isola è uno stato dello
spirito, uno spazio immaginario dove abitano come in un ingenuo
paradiso non pochi misteri dell’esistenza umana.”
Domenico
Capolongo dice: “Sono molto orgoglioso della bella presentazione di
un grande storiografo e uomo di cultura come Eusebio Leal, che
sicuramente ci onorerà con la sua presenza anche alla presentazione
del volume... quanti sono stati gli italiani famosi a Cuba,
residenti o di passaggio?” sorride Capolongo. “Bene, Leal ne cita
solo alcuni, come gli scultori Zanelli, Aldo Gamba, Puccioni,
Tagliafichi, architetti come Dall’Aglio, cantanti come Enrico Caruso,
Maria Taglioni, Mario Lanza, Mario Calvino tra gli scientifici, con
Eva Mameli, madre e padre di Italo, nato a Cuba... Gli italiani che
hanno partecipato alle guerre di indipendenza cubane, per esempio
per non parlare delle migliaia di persone più anonime che hanno però
lasciato la loro impronta in città e villaggi cubani!” “Leal cita
anche Giovanni Ardizzone, un giovane ucciso dalla polizia durante
una manifestazione in difesa dei diritti di Cuba, a Milano, e Fabio
di Celmo, un giovane dal sorriso affabile, di generosa bontà verso i
suoi simili, morto all’Avana e i cui assassini non riuscirono ad
immaginare che il suo sangue sarebbe stato come la rosa rossa che i
partigiani anti fascisti collocavano sul proprio petto, vicino al
cuore!”
Nonostante la
cattiva volontà irresponsabile dei governi come quello di Silvio
Berlusconi – per non parlare della Unione Europea - che cerca di
impedire e proibire gli scambi culturali tra due popoli così
fortemente vincolati, così simili, Domenico Capolongo porta ora a
Cuba questo terzo volume che parla degli italiani a Cuba in varie
epoche e che contiene molte sorprese di grande interesse. Chi si
troverà a Cuba alla fine di novembre non perda l’occasione di
partecipare a questa presentazione perchè ne sarà molto soddisfatto.
SIPORCUBA
tra pochi giorni pubblicherà la data precisa e il luogo
dell’incontro |