NARRATIVA - LIBRI
El
muchacho del Copacabana
• È un libro di Acela Caner
“El Muchacho del Cobacabana” per chi non lo sapesse è Fabio
di Celmo, un giovane che è morto per colpa d’una bomba posta da un
terrorista di El Salvador che guadagnava 1500 dollari a bomba, ossia
a vita…
Il mandante era Luis Posada Carriles, quel terrorista
notissimo che gli Stati Uniti e il oro governo proteggono assieme ai
suoi soci come Orlando Bosch e ai suoi amici mafiosi.
“El muchacho del Copacabana” è il titolo di un bel libro
della scrittrice, Master in geografia, Acela Caner, già stampato in
varie edizioni in spagnolo e italiano, pubblicato a Cuba, Venezuela
e Italia.
Ora però - anche se il regista ha detto che il titolo
finale del film sarà diverso, si sta facendo molta pubblicità a una
pellicola in elaborazione all’Avana che viene sempre presentata
come “El muchacho del Copacabana” anche se la legittima proprietaria
intellettuale, Acela, autrice del libro non ne sa niente... nel
senso che nessuno le ha mai chiesto il permesso per usare il titolo
della sua opera.
Il film, cosi dece un volantino presentato durante il
Festival del Nuovo Cine Latino Americano, è la storia reale
dell’assassinio di Fabio e della sequela di azioni terroriste che
avvenne all’Avana alcuni anni fa, organizzata da Posada Carriles,
con il supporto della CIA e della mafia di Miami.
Il regista è Angelo Rizzo e tra gli attori ci sono Michel
Altieri, italiano,Michael Wong, nordamericano e Enrique Almirante,
Enrique Molina, Roberto Perdomo, Carlos Padrón e altri artisti di
Cuba.
Il volantino e Rizzo sostengono che la prima dl film si
terrà nell’aprile del 2006 nel Cinema Barberini con l’auspicio del
governo italiano, ma alcuni conoscitori del mondo del cinema ne
dubitano.
Le riprese termineranno alla fine di dicembre o in gennaio,
all’Avana.
Fabio di Celmo era il figlio minore e amatissimo di
Giustino di Celmo, un attivista, pacifista e combattente contro il
terrorismo che vive a Cuba da anni e che si è laureato in sociologia
a 82 anni. Ora si prepara per discutere il dottorato.
A Fabio sono state dedicate già molte opere tra le quali
quella teatrale “Fabio” di Roberto Orihuela, un balletto di danza
classica e uno di danza contemporanea.
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