STORIA
30 anni dal volo spaziale URSS - CUBA
Il primo cosmonauta dell’America Latina, il Generale
di Brigata, Arnaldo Tamayo Méndez, ha richiamato gli uomini e le
donne di tutto il mondo a proteggere il pianeta Terra, preservare la
pace, ed evitare guerre e l’uso di pericolose armi nucleari.
L’Eroe della Repubblica di Cuba, ha espresso questa
esortazione ai piedi del modulo di discesa della navicella Soyuz
38, ubicata nella Sala della Cosmonautica del Museo Provinciale di
Guantanamo, dove si è celebrato il XXX Anniversario del Primo Volo
Congiunto Spaziale sovietico-cubano.
Con la partecipazione di Tamayo Méndez, si è svolto
un atto di gala politico-culturale “Dallo spazio, l’altezza”, che
oltre a concludere in questo territorio la Giornata per i 30 anni
di questo avvenimento della cosmonautica mondiale, è servito da
scenario per permettere al popolo di Guantanamo di consegnargli
vari riconoscimenti ed il multimedia “Un Cosmonauta Straordinario”
che raccoglie i dettagli dei preparativi del volo e la partenza
verso il cosmo della navicella Soyuz 38, avvenuta il 18 settembre
del 1980.
Poi il ricevimento offerto dal popolo a Yuri
Romanenko, della ex Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche
e ad Arnaldo Tamayo Méndez, di Cuba a L’ Avana, Guantánamo e
Baracoa.
Parlando con i guantanameri in un momento della
gala, Tamayo ha ringraziato per l’omaggio, a suo nome e a nome di
Romanenko ed ha riaffermato che il volo congiunto che gli permise
d’essere il primo latinoamericano a salire al cosmo, è stato
possibile grazie alla Rivoluzione Socialista d’Ottobre ed al trionfo
della Rivoluzione cubana, guidata da Fidel Castro Ruz.
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