Gli effetti
del capitalismo
Le tragiche cifre dell’infanzia maltrattata, sfruttata e
schiavizzata...
La relazione
annuale del UNICEF - Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia -
rivela una situazione desolante e crudele più mai ne confronti dei
più piccoli e indifesi.
2 milioni di
bambini e bambine vengono usati e venduti per traffici sessuali
Nel mondo ci
sono già 14 milioni di bambini orfani per l’epidemia di AIDS,
soprattutto in Africa
400 milioni di
bambini lavorano in stato di schiavitù
2 milioni di
bambini sono morti per le guerre, negli utlimi dieci anni e 6
milioni sono stati feriti e mutilati in queste guerre
Nei paesi
capitalisti 5 milioni di bambini ogni anno muoiono per malattie
infettive curabili.
437 milioni
non hanno una casa adeguata
230 milioni
soffrono la fame
156 milioni
vivono nelle baracche e nei villaggi della miseria 250 milioni non
vanno a scuola
604 milioni
non hanno assistenza medica
11 milioni di
bambini ogni anno muoiono prima di raggiungere i cinque anni
150 milioni
soffrono la fame per mancanza di alimenti
300 mila
bambini vivono nelle strade delle grandi città, anche negli Stati
Uniti
3.500 bambini
muoiono ogni anno per maltrattamenti e violenze nelle case e nelle
comunità nei paesi più ricchi
22 milioni di
adolescenti di circa 14 anni lavorano sfruttati 300 mila vivono
nelle strade esposti alla prostituzione
Il 58% dei
minorenni del mondo è povero
Il 36% dei
neonati sopravvive in situazioni di grave rischio
Nel 1980 sei
milioni di bambini sono morti nei paesi più ricchi per mancanza di
vaccinazioni per malattie infettive curabili
Negli Stati
Uniti vivono in miseria assoluta 17 milioni di bambini
300 mila
bambini e adolescenti in nord America sono detenuti in prigione
nelle stesse condizioni dei criminali comuni
Nell’Africa a
sud del Sahara 11 milioni di orfani hanno meno di dieci anni e si
pensa che nel 2010 saranno almeno venti milioni I genitori sono
morti di AIDS
L’Organizzazione Internazionale dei Lavoratori – OIT- ha rivelato
che nel 1980 più di 52 milioni di bambini nei paesi capitalisti e
industrializzati erano sfruttati e lavoravano ogni giorno per salari
miserabili.
In Perù,
Tailandia, Italia e India le giornate di lavoro dei bambini
totalizzano 72 ore settimanali.
Tra la forza
lavoro degli Stati Uniti ci sono 400 mila bambine e bambini tra 10
e 14 anni. Negli altri paesi capitalisti la percentuale di bambini
lavoratori che era del 2% della forza lavoro totale è divenuta oggi
il 4%.
La Società
contro la Schiavitù della Gran Bretagna ha denunciato che 200mila
tra i sei milioni di bambini spagnoli, tra 5 e 14 anni, lavorano
illegalmente nascosti in piccole fabbriche o negozi, come schiavi.
UNICEF ha
denunciato che attualmente il traffico dei bambini riguarda almeno
1.200.000 bambini e che 500mila bambine e ragazze vengono
trasportate illegalmente in Europa dai paesi dell’est.
200mila
bambini vengono trasportati illegalmente dall’Africa occidentale.
Il traffico
umano rende circa 85.000 milioni di Euro.
Negli ultimi
tre anni c’è stata una crescita del 20% del numero di minori che si
prostituiscono in Tailandia
Unicef ha
denunciato che 8.000 – 10.000 bambini sono stati portati in Gran
Bretagna dalle reti del traffico di minori per usarli come oggetti
sessuali, per i lavori domestici, il trasporto di droga, per farli
mendicare o rubare...
4 milioni di
bambine vengono comprate e vendute per matrimoni, prostituzione e
schiavitù
2 milioni di
bambine ogni anno vengono poste nel mercato del sesso. In Tailandia
ogni anno almeno 10.000 bambine e ragazze vanno a fare le
prostitute, provenienti da paesi vicini ancora più poveri
5-7.000
bambine del Nepal vanno ogni anno in India per fare le prostitute a
Bombay o Nuova Delhi
5000 bambine e
ragazze perdono la vita ogni anno uccise dai familiari perchè sono
state violate, speso da membri della stessa famiglia
5.000 ragazze
e bambine provenienti dall’Asia, America Latina ed Europa orientale
sono trasportate ogni anno negli Stati Uniti e obbligate fare le
prostitute o a lavorare come serve senza stipendio, dice la CIA.
Due terzi dei
300 milioni di bambini che non ricevono un’educazione sono femmine e
due terzi degli 880 milioni di adulti analfabeta sono donne (circa
600 milioni)
Ogni anno
muoiono per cause che riguardano la gravidanza quasi 600 mia donne,
una al minuto e tutte vivono in paesi in via di sviluppo
200 mila donne
ogni anno muoiono per malattie derivate dalla maternità
70 mila donne
ogni anno muoiono per le condizioni in cui abortiscono
120 milioni di
ragazze e donne vengono sottoposte a mutilazioni dei genitali e
altri due milioni corrono questo pericolo
In Italia sono
150 mila i bambini che lavorano come muratori 100 mila nelle
industrie tessili e nelle sartorie
200 mila nel
commercio
500 mila nei
lavori agricoli, ha denunciato UNICEF
Il 10% della
forza lavoro del Brasile è composto da bambini di 10 – 14 anni, sono
circa un milione e mezzo.
In Colombia
più di 500 mila bambini tra 6 e 10 anni lavorano raccogliendo la
spazzatura
In America
Latina in totale sono tre milioni e mezzo i bambini costretti a
lavorare come schiavi, mentre in Africa sono dieci milioni
13.000 bambini
muoiono per la povertà e l’abbandono in America Latina ogni anno, ha
affermato l’Ufficio Regionale dell’Organizzazione Panamericana della
Salute
In America
Latina nascono 10 milioni di bambini tra i quali 130.000 muoiono
prima di compiere i due anni, il 15% soffre la fame tra i 3 e 15
anni, quelli abbandonati sopravvivono nei primi anni in condizioni
di vita terribili
800 milioni di
persone e la metà sono bambini, nel mondo, vivono senza accesso a
una minima condizione di vita, in gravi condizioni di denutrizione.
La maggioranza vive in Africa, Asia e America Latina.
In Nicaragua
quasi 18 milioni di bambini e ragazzini, soprattutto femmine,
eseguono lavori domestici e in molte altre attività, a volte anche
pericolose, per 15 – 16 ore al giorno. Pochi hanno un giorno libero
la settimana. L’Organizzazione Internazionale del lavoro e
l’Istituto di Promozione Umana hanno rivelato che l’età media dei
lavoratori domestici è di 12-13 anni e che questi bambini
rappresentano almeno il 40% del totale, anche se il limite minimo
per lavorare dovrebbe essere di 14 anni.
|