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Conferenza stampa offerta da James Carter

 

(Versione stenografata del Consiglio di Stato)

 

 

James Carter: “Permettetemi di dire prima di tutto che ringrazio per l’opportunità di ritornare a Cuba.

Quando ero presidente ho fatto tutto il possibile per migliorare le relazioni diplomatiche tra il mio paese e Cuba. Ho eliminato tutte le restrizioni di viaggio, per far sì che gli statunitensi viaggiassero qui.  Fidel Castro ed io abbiamo lavorato insieme per stabilire le Sezioni d’Interesse a Washington e a L’Avana, che continuano ad offrire comunicazioni di qualche genere tra i nostri due paesi.

Considero che dovremmo eliminare immediatamente l’embargo commerciale che gli Stati Uniti hanno imposto al popolo di Cuba ed anche che si dovrebbe poter fare viaggi senza nessun limite, gli statunitensi verso Cuba e viceversa,  e credo sia importante  essere venuto qui.

In quest’occasione volevo apprendere dai principali funzionari del governo cubano sul futuro Congresso del Partito, che si realizzerà alla meta d’aprile, ed ho ricevuto informazioni da parte del presidente dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, dal Presidente Raúl Castro e dall’ ex presidente e Comandante Fidel Castro, e anche da altri dirigenti del governo cubano sui piani per il futuro.

I funzionari cubani sono molto orgogliosi del fatto che ci sono stati molti buoni commenti da parte del popolo di Cuba e molti suggerimenti sono stati incorporati, come ho compreso, al testo che sarà analizzato durante il Congresso.

Io spero che in futuro questo si aggiunga a questi documenti e che ci sia una completa libertà, perchè tutti i cubani si possano esprimente, riunirsi e viaggiare, secondo  le norme internazionali dei diritti umani che si applicano in Cuba.

Oltre a sostenere con il presidente Raúl Castro, una conversazione molto estesa, ho visitato stamattina Fidel Castro, che sembra in buona salute e ci siamo visti come vecchi amici,  stamattina ho incontrato alcuni dei gruppi che criticano il governo cubano e spero, a grandi linee, che in futuro alcune del loro lagnanze ricevano una riposta da parte del governo.

Ho incontrato 12 ex detenuti, liberati per ordine del presidente  Raúl Castro e con l’auspicio del Cardinale.

Evidentemente loro desiderano incontrare altri che tornano dalla Spagna o da altri luoghi. Ho incontrato ed ho discusso con il presidente Raúl Castro e lo farò nuovamente dopo questa conferenza stampa.

Anche per me è importante che le relazioni tra i nostri due paesi migliorino.

Credo che la reclusione dei Cinque cubani non ha senso, e ci sono stati dubbi nei tribunali degli Stati Uniti ed anche tra le organizzazioni dei diritti umani nel mondo. Ora sono in prigione da 12 anni ed io spero che in futuro vicino siano liberati e ritornino alle loro case.

Ho incontrato due delle madri e tre delle mogli di questi prigionieri ed ho espresso i miei sentimenti  a loro. Spero che in futuro siano liberati, secondo il diritto statunitense.

Ho anche incontrato stamattina Alan Gross, un uomo che penso sia innocente, che non è una minaccia seria per il popolo e il governo cubani; è stato condannato ad una lunga reclusione ma spero che anche lui sarà presto liberato.

Ossia ci sono molte cose che si possono fare tra i nostri due paesi per migliorare le relazioni e giungere a relazioni normali in tutte le forme possibili.

Ripeterò le mie espressioni di gratitudine al  presidente Raúl Castro e ad altri funzionari cubani, per permettermi di  venire e  conversare con loro, e spero, per il futuro di Cuba, che tutti i cubani siano completamente liberi e che tutti gli statunitensi siano liberi di viaggiare dove vogliono; voi sapete che molti di noi non possiamo viaggiare liberamente a Cuba e queste limitazioni nel nostro paese devono essere eliminate.

Questi sono stati i miei commenti iniziali e adesso mi farebbe piacere rispondere a due o tre domande dei mezzi di comunicazione. Se non ci sono domande terminiamo”. 

 

Andrea Rodríguez (AP): “Signor Carter, lei ha detto d’aver incontrato il signor Gross. Vorrei sapere se ha un’idea su quando sarà liberato e se lei se lo porterebbe a casa, in un modo o in un altro, e che possibilità di scambio ci sono tra questa persona e i Cinque agenti detenuti negli Stati Uniti. Ha avuto alcuna indicazione dal presidente Raúl Castro su questo tema? Grazie”.

 

James Carter: “Non sono venuto qui con l’idea di coordinare alcun tipo di scambio. Credo che i due casi, quello di Gross e quello dei Cinque, siano separati e distinti, e non si devono relazionare.  Credo che Alan Gross dovrebbe essere liberato perchè è innocente di un delitto serio e credo che i Cinque cubani debbano essere liberati perchè sono stati già 12 anni in prigione e le circostanze originali dei loro processi sono state considerate dubbiose, anche dai giudici e dal sistema giudiziario statunitense, ma io non sono venuto con questo obiettivo.

Ho avuto un incontro molto buono con Alan Gross stamattina. Evidentemente lui dichiara la sua innocenza, come ha fatto nel processo. Farà un appello attraverso i suoi avvocati nei tribunali di livello superiore in Cuba  e spero che questi tribunali di maggior livello dichiarino che lui è innocente di ogni delitto per il quale è stato condannato. E se non sarà così, che in futuro si emetta un ordine esecutivo per concedere un indulto o una liberazione per motivi umanitari. Sua figlia è molto malata, e lui ha perduto altri membri della sua famiglia; ha perso circa 40 chili di peso, ma sembra di buon animo e insiste sulla sua innocenza.

Non sono venuto con l’aspettativa di portarmelo a casa. Di fatto i funzionari cubani hanno detto chiaramente prima che uscissi da casa che la liberazione di Alan Gross non sarà concessa”.

 

Fernando González (Associated Press Television): “So che lei non è venuto in visita ufficiale  o di governo, ma vorrei sapere se lei pensa di riunirsi con il governo di Obama e, se lo farà, che cosa dirà”.

 

James Carter: “Bene,  prima di partire ho parlato lungamente con l’assessore alla sicurezza nazionale e segretaria di Stato, Hillary Clinton, sulle circostanze che esistono tra i nostri due paesi.  Come  sempre - è la mia abitudine in qualsiasi viaggio all’estero prima di partire e  quando ritorno -  io vado alla Casa Bianca e presento una relazione completa sul  viaggio al Presidente degli Stati Uniti e al Segretario di Stato. Questo ora lo farò due o tre giorni dopo il mio ritorno ed esprimerò i criteri che ho espresso a voi in questa sala, più altri temi più confidenziali che devo condividere solo tra la mia persona e i funzionari degli Stati Uniti.

 

Giornalista: “Sulla base delle sue conversazioni a Washington, prima del viaggio, e le sue conversazioni con il presidente Raúl Castro, che passi pensa si dovrebbero fare e che cosa deve fare ogni paese per migliorare le relazioni?”

 

James Carter : “Vorrei vedere che nelle leggi attuali si dia un passo avanti nell’eliminazione delle restrizioni dei  viaggi per i cittadini statunitensi a Cuba, e vorrei vedere eliminate le restrizioni che esistono oggi sui trasferimenti dei fondi umanitari a Cuba. Ho incontrato un certo numero di ambasciatori radicati qui a L’Avana e rappresentanti delle Nazioni Unite, ed hanno detto che è stato molto difficile negli ultimi due anni utilizzare i canali normali per gli aiuti umanitari per il popolo cubano, perchè  gli statunitensi restringono i trasferimenti. Lo stesso mi hanno detto leaders dell’Unione Europea, l’ambasciatore del Brasile ed altri del gruppo. Tutto questo lo  potrebbe risolvere immediatamente  il Presidente degli Stati Uniti, rispetto le leggi esistenti.

Ho capito che, parlando con il ministro degli Esteri di Cuba e con tutti gli ambasciatori, che queste restrizioni sui trasferimenti normali dei fondi umanitari al sistema bancario cubani sono stati ristretti  molto negli ultimi due anni. Da quando il presidente Obama è stato eletto, io ho condiviso questa informazione con lui.

Io spero, rispetto ad altre possibilità,  come ho già detto, di vedere la liberazione del signor Gross e che i Cinque cubani ritornino a Cuba.

Personalmente vorrei che la legge Helms-Burton fosse derogata completamente. Credo che fu un serio errore la sua approvazione e la sua firma da parte del presidente Clinton.

Qualsiasi sforzo da parte degli Stati Uniti per migliorare la vita del popolo cubano, con aiuti finanziari o altri mezzi, è sospetto ed illegale secondo la Legge Helms -Burton, perchè questa legge, come sapete, ha il preciso obiettivo di porre fine al regime di Castro, di cambiare il regime. Per questo la legge, è mia opinione, è controproducente. Non esisteva quando io ero presidente  e io potevo fare quello  che volevo,  riferendomi alle restrizioni dei viaggi e lo stabilimento delle relazioni, ecc.

Queste sono alcune cose evidenti per tutti i leaders del Congresso d’origine cubana, che agiscono in modo molto controproducente, cercando d’incolpare e punire il regime cubano, quando in realtà stanno  punendo il popolo cubano con le loro restrizioni.

 

Giornalista: “Signor Carter, lei è uno dei pochi politici, delle poche persone che rispettano le due parti... accetterebbe di svolgere il ruolo di mediatore tra i due paesi?”

 

James Carter : “Credo che sia davvero poco probabile che i due paesi sollecitino i miei servizi,  ma io sarei compiaciuto di poter aiutare... ma  credo sia poco probabile”.

 

Giornalista: “Signor Carter, quando lei era presidente non era d’accordo con le attività degli esiliati  violenti contro Cuba. Qual’è la sua opinione sull’eliminazione di Cuba dall’ elenco dei paesi terroristi?”

 

James Carter: “Sì, io credo che si debba togliere Cuba dalla lista dei paesi che auspicano il terrorismo. Come voi sapete, credo - ma non so se lo sapete - tra i servizi d’intelligenza cubani e statunitensi c’è stata  una collaborazione molto stretta per affrontare le minacce di Al Qaeda e delle altre organizzazioni nella regione del Golfo.

I soli allegati degli Stati Uniti sul terrorismo contro il governo cubano, si relazionano con alcuni dei gruppi in Colombia, le FARC e la ETA in Spagna.

Quando io ho incontrato gli ambasciatori di Spagna e Colombia, ieri mattina, mi hanno detto che non avevano alcuna obiezione e che pensavano che la possibilità per i membri dell’ETA e delle FARC, in Colombia, di venire a Cuba, era molta positiva per loro, perchè dava l’opportunità di comunicare in maniera amichevole in Cuba con persone che provocavano problemi nei loro paesi,  per cui gli allegati statunitensi con le loro affermazioni di terrorismo non hanno alcuna base.  Questo è un altro aspetto sul quale il  Presidente degli Stati Uniti potrebbe agire, ossia eliminare la dichiarazione che Cuba sta promuovendo il terrorismo, perchè evidentemente è un’affermazione falsa.

Posso rispondere ad un’altra domanda”.

 

Michael Boston (BBC): “Lei  ha incontrato il presidente Raúl Castro e l’ex presidente Fidel Castro. Ha parlato del suo desiderio di vedere libertà d’espressione, libertà di riunione, il diritto dei cubani di viaggiare all’estero. Ha parlato anche dei cambi economici che si analizzeranno nel Congresso. Ha avuto  indizi che avverranno i cambi politici che si analizzeranno?”

 

 

James Carter: “No, in assoluto. Io direi che sia i leaders che lei ha citato, come le autorità conoscono le mie proprie opinioni sulle libertà di viaggio e di riunione delle persone in Cuba. Quando venni qui nove anni fa, parlai al popolo di Cuba, alla televisione, alla radio e le mie parole furono pubblicate anche nel Granma, così come le dissi,  esprimendo questi desideri e queste raccomandazioni verso i cubani. Conoscono a loro volta i miei criteri  su quelli che dovrebbero essere i cambi e l’ho ripetuto nella conferenza stampa.

Io non ho familiarità con i dettagli o gli aspetti delle Tesi che ora si stanno analizzando per il Congresso del Partito. Mi hanno detto che circa 8 milioni di cubani hanno partecipato dando opinioni. Il ministro degli Esteri mi ha detto che ci sono migliaia di emendamenti proposti al testo originale.  Inoltre che il 65% dei paragrafi è stato modificato, partendo dalle proposte, ma non conosco il testo originale e nemmeno la versione modificata.

I gruppi dissidenti stamattina mi hanno detto che molti si sono astenuti dall’esprimere le proprie opinioni  sulle libertà  personali, perchè non vogliono che li associno al procedimento, perchè non sono d’accordo sulla sua integrità. Altri gruppi stamattina hanno espresso la sollecitudine che la libertà internazionale standard deve essere promossa. Per tutto questo non ho familiarità con quello che si ha intenzione di fare

Molte grazie a tutti”.