AVVENIMENTI
Chávez ha guidato una grande carovana psuvista nel 23 gennaio
di
Juana Carrasco
Hugo Chávez Frías e i candidati del PSUV all’Assemblea Nazionale per
il Distretto Capitale hanno marciato nei pressi della parrocchia 23
gennaio, lunedì 30 agosto, in un’ulteriore dimostrazione della
decisione di portare la bandiera rossa al Popolo per l’Assemblea,
come manifestano nei loro slogan e strategie di battaglie elettorali
in vista delle elezioni del 26 settembre.
Tale e quale a quanto è successo domenica nello stato di Nueva
Esparta, dove il leader della Rivoluzione Bolivariana aveva
capeggiato la carovana e i psuvisti avevano percorso km per incitare
al voto tutta la popolazione.
Voto per le Missioni, diceva una casalinga che sventolava una
bandiera della Rivoluzione, che le ha permesso di studiare per
ottenere un titolo universitario.
La
grande marea rossa di Caracas non cessava negli applausi al
passaggio del suo Comandante, ed era accompagnata in questa allegria
dal popolo umile. “Per l’aiuto che dà ai bambini, ho una figlia
portatrice di handicap ed il Comandante mi ha aiutato. Avanti col
mio Comandante fino all’Assemblea Nazionale”, ci diceva quella donna
della quale non abbiamo potuto raccogliere il nome, perché
continuava a gridare “Unità! Unità!”
Un
popolo euforico lanciato per la strada ha appoggiato lunedì il
Presidente della Repubblica e i suoi candidati, e si è dimostrato
disposto ad essere il protagonista delle urne.
Quando la notte già stava cadendo sulla città, scoppiavano i fuochi
artificiali e la festa sembrava non dover finire mai nelle case più
umili e negli edifici ringiovaniti dalla Missione Barrio Tricolore.
Il 23 gennaio era in festa, fedele alla sua tradizione
rivoluzionaria.
“Andiamo tutti a votare. Lottate per questo processo. Non credete
alle squallide menzogne”, assicurava un’anziana; e una giovane che
esibiva un fazzoletto rosso di Siamo milioni e Una voce sola,
ribadiva con la voce rotta dall’emozione “La gioventù fino al 2040
con il nostro Presidente. Questi successi dobbiamo moltiplicarli e
trasformarli nel futuro”.
La
grande carovana nella capitale, che aveva cominciato nel pomeriggio
nella zona di Cristo Rey – dove funziona un’impresa socialista,
destinata alla costruzione di case o alla loro riabilitazione –
dimostra una tendenza che, secondo alcuni , fa innervosire i
candidati dell’opposizione.
Il
PSUV ha dispiegato in tutto il paese una strategia di “casa per
casa” per conversare e spiegare al popolo perché è importante il suo
voto il 26 settembre, perché votare per i candidati psuvisti e come
votare. Il proposito è garantire i due terzi dei seggi.
Nella sua colonna Le linee di Chávez nº 87, intitolata A passo di
Vincitori! Il Presidente del PSUV ha assicurato “La potente energia
del popolo mobilitato e organizzato si sente in ogni parte: una
forza militante di due milioni di compatrioti già sparsi nelle 87
circoscrizioni elettorali. Adesso, la nostra superiorità numerica
deve tradursi nella maggior efficacia politica e nella più alta
qualità rivoluzionaria durante tutto lo sviluppo della campagna, e
dobbiamo consolidare il voto rivoluzionario dure, e soprattutto,
vincere il cuore e le coscienze di chi ancora dubita o non si è
convinto della bontà della via venezuelana verso il socialismo”
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