AVVENIMENTI
Dichiarazione del Ministero delle Relazioni Estere
Il 14 gennaio del 2011, il Governo degli Stati Uniti
ha annunciato nuove misure su Cuba. Anche se si dovrà aspettare la
pubblicazione dei regolamenti per conoscere il loro vero
significato, in accordo con le informazioni preliminari date a
conoscere dall’Ufficio Stampa della Casa Bianca, le misure
consistono in:
• Autorizzare i viaggi di nordamericani a Cuba
con fini accademici, per l’educazione, culturali e religiosi.
• Permettere ai cittadini nordamericani d’inviare
rimesse a cittadini cubani in quantità limitate.
• Autorizzare gli aeroporti internazionali degli
USA a sollecitare permessi per operare con voli charter diretti a
Cuba, a determinate
condizioni.
L’adozione di queste misure è il risultato dello
sforzo de ampli settori della società nordamericana che durante anni
ha reclamato in maggioranza l’eliminazione del genocida blocco
contro Cuba e l’ eliminazione dell’assurda proibizione dei viaggi
verso il nostro paese.
È anche espressione del riconoscimento del fallimento
della politica degli Stati Uniti contro Cuba e che sta cercando
nuove vie per realizzare i suoi obiettivi storici di dominio del
nostro popolo. Anche se le misure sono positive, restano molto al
di sotto di questi giusti reclami, hanno una portata molto limitata
e non modificano la politica verso Cuba.
L’annuncio della Casa Bianca si limita,
fondamentalmente, a ristabilire alcune delle disposizioni che
erano in vigore negli anni ’90, con il governo del presidente
Clinton, e che furono eliminate da George W. Bush a partire dal
2003.
Le misure beneficiano solo determinate categorie di
nordamericani e non restituiscono il diritto di viaggiare a Cuba di
tutti i cittadini nordamericani, che continueranno ad essere gli
unici al mondo che possono visitare il nostro paese.
Queste misure confermano che non c’è la volontà per
cambiare la politica del blocco e destabilizzazione contro Cuba.
Annunciandole i funzionari del Governo degli Stati Uniti hanno detto
ben chiaramente che il blocco si manterrà intatto e che si
propongono di usare le nuove misure per rafforzare gli strumenti di
sovversione e ingerenza nei temi interni di Cuba. Questo conferma la
denuncia esposta nella dichiarazione del MINREX del 13 gennaio.
Cuba ha sempre favorito gli scambi con il popolo
nordamericano, le sue università, le sue istituzioni accademiche,
scientifiche e religiose. Tutti gli ostacoli che intorpidiscono le
visite degli statunitensi a Cuba sono e continuano a provenire da
parte del Governo degli Stati Uniti.
Se esistesse un interesse reale nell’ampliare e
facilitare i contatti tra i nostri popoli, gli Stati uniti
dovrebbero eliminare il blocco, eliminare la proibizione che ha
fatto di Cuba il solo paese dove i nordamericani non possono
viaggiare.
L’Avana, 16 gennaio 2011
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