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rRIVISTA TELEMATICA MENSILE A CURA DI GIOIA MINUTI
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ASSEMBLEA GENERALE DALLA ONU

 

Replica di Bruno Rodríguez Parrilla, ministro degli Esteri della Repubblica di Cuba, nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 13 novembre del 2012, “54º Anno della Rivoluzione”, dopo l’intervento del signor Godard, rappresentante  del Governo degli Stati Uniti.

“Signor Presidente:

 

Il signor  Godard è venuto a ripetere in maniera ‘goebbeliana’ lo steso racconto che fa ogni anno in questa Assemblea, per difendere la sia politica di Busch che quella de presidente Obama.

“Non diventerà mai verità, per quanto lo ripeta.  Solo quattro paragrafi  tra quelli che ho letto oggi non sono stati copiati testualmente dal discorso dell’anno scorso. Il Signor Godard si ripete. Quello che non cambia è il blocco, un elemento della guerra fredda, mente, quando afferma di rispettare il diritto dei cubani di decidere liberamente il loro futuro. Siamo qui perchè il governo degli Stati Uniti ha tentato d’imporre i suoi disegni a Cuba per un secolo, da quando nel 1901 impose l’emendamento Platt con un’occupazione militare che gli dava il diritto d’intervenire nel nostro paese e occupare la Base Navale di Guantánamo, che usurpa ancora.

Siamo qui perchè il popolo cubano ha diffuso il suo diritto all’autodeterminazione e  all’indipendenza con il suo sangue, a Playa Giròn e di fronte alla minaccia di un olocausto nucleare durante la Crisi d’ottobre o Crisi dei Missili.

Nessuno crede che al Governo degli Stati Uniti interessa la libertà del popolo cubano, dopo che lo ha aggredito per mezzo secolo ed ha appoggiato  sanguinose dittature in Cuba e in tutta la regione

Quello che vuole, in Cuba, è un governo docile ai suoi interessi e questo non lo otterrà.

Il popolo cubani ha conquistato da solo e per sè la sua libertà ed esercita risolutamente la sua autodeterminazione

Lo ha dimostrato nella discussione popolare della politica economica e sociale e nelle elezioni in corso; nominando i suoi candidati, votandoli in massa e revocandoli  quando lo ritiene. Non esistono inCuba “interessi speciali”, corruzione e politiche sporche e non si sprecano 3000 milioni di dollari in una campagna presidenziale e senatoriale. Cuba non è nemmeno una plutocrazia nella quale l’1% impone i suoi interessi.

Si dovrebbe ascoltare il popolo statunitense  e rispettare il suo diritto di decidere; ascoltare il popolo che è il 90% dei cittadini e non il pugno di ricchi che trae vantaggi da questo sistema. 

Che ascoltino quelli che vogliono  occupare  Wall Street, invece di salvare i banchieri che ricevono bonus scandalosi.

Smettano di reprimere brutalmente le manifestazioni degli  “Occupa Wall Street”, e si smetta con  gli arresti in massa di manifestanti pacifici. Si smetta anche di maltrattare gli immigranti e le minoranze.

Ripeto che il blocco è un genocidio. Noto, signor Godard, che questa volta non lo ha contestato.

Si deve essere cinici per parlare di diritti umani, di libertà, di prosperità e benessere del popolo cubano,  dopo aver ascoltato gli esempi che ho citato sul danni del blocco ai bambini del mio paese.

Si smetta di gettare il denaro dei lavoratori onorati che pagano le tasse per pagare mercenari e agenti, si elimini dal bilancio pubblico quadriennale la cifra di  più di 196 milioni di dollari per fabbricare presunti dissidenti.

Il signor  Godard,  che per anni è stato il coordinatore dei temi cubani a Miami, sa bene di cosa parliamo.

Il governo nordamericano non ha nessuna  autorità morale per  parlare dei diritti umani. Oltre ad un deplorevole record storico di aggressioni militari e colpi di Stato, ha provocato decine di migliaia di scomparsi, assassinati e torturati; è responsabile di decine o centinaia di esecuzioni extragiudiziarie, torture e sequestri di persone, voli segreti, prigioni segrete e del campo di concentrazione a Guantánamo.

Se credono che necessitiamo il blocco come pretesto,  tolgano il pretesto e lo provino.

Se il Governo nordamericano vuole approfittare delle vendite agricole a Cuba, elimini

le restrizioni, le vendite discriminatorie, permetta crediti privati, accetti le norme del commercio internazionale, autorizzi l’uso di navi di altri paesi e non le penalizzi per sei mesi, permetta le esportazioni cubane come contropartita agli acquisti di alimenti che sono diminuiti drasticamente per le condizioni che il governo nordamericano impone ai produttori e che hanno obbligato i nostri importatori a cercare migliori mercati.

Gli Stati Uniti sostengono un libero flusso delle informazioni? Che eliminino i blocco nel settore delle telecomunicazioni, permettano la connessione di Cuba ai cavi sottomarini per accedere a Internet, eliminino le trasmissioni illegali e sovversive di radio e televisione, autorizzino l’acquisto di software nordamericani,  la formazione di specialisti, eliminino le restrizioni informatiche e permettano l’uso dei servizi che offrono i loro supporti tecnologici e che si proibiscono a Cuba.

Vogliono più scambi e contatti ‘popolo a popolo’? Rispettino il diritto costituzionale e la liberta dei loro cittadini di viaggiare a Cuba, come viaggiano in qualsiasi altro paese, anche in tempo di guerra.

Smettano di restringere il rilascio delle licenze; accettino che passeggiare, ascoltare musica e ballare musica cubana non è un crimine e può essere parte dei programmi delle agenzie di viaggio.

Desiderano una migliore educazione per i loro giovani? Autorizzino i programmi di cooperazione e scambio tra le università, che includano borse di studio  in tutti i rami delle scienze e della tecnologia. Smettano l’uso sovversivo e illegale dei corsi impartiti dalla Sezione d’Interesse degli Stati Uniti a l’Avana. Smettano d’ostacolare la cooperazione medica internazionale.

Il Delegato degli Stati Uniti mente quando afferma che il suo paese è uno dei principali donanti di aiuti umanitari.

Usa falsi dati che includono i milioni di dollari che la USAID utilizza per sovvertire l’ordine costituzionale nel mio paese; usa  l’ammontare delle licenze che non vengono concesse e le piccole, ma numerose e generose donazioni che le organizzazioni non governative, sfidando la politica del governo  e superando enormi ostacoli, fanno giungere a Cuba.

Gli emigranti cubani, come altri, risparmiano, con duro lavoro, e questi non sono ‘aiuti umanitari’ del Governo nordamericano.

Il signor Alan Gross è stato condannato in un legittimo processo, per aver realizzato operazioni segrete, pagato dal governo degli Stati Uniti, per l’uso di tecnologie non commerciali e contrarie all’ordine costituzionale cubano.

Queste sono azioni previste e condannate anche dalle leggi nordamericane.

Il signor Godard mente quando dice che aiutava la comunità ebrea ad usare Internet.

Il governo nordamericano è responsabile della situazione del signor  Gross e potrebbe cominciare a sedersi per parlare seriamente con il Governo cubano del suo caso.

Il presidente Obama ha l’opportunità di rendersi differente e passare alla storia modificando una politica malata che non ha funzionato per 50 anni,  che provoca danni umanitari e violazioni dei diritti umani.

Magari venga il giorno in cui potremo sentire il signor Godard dire in questa assemblea che qualcosa e cambiato!

Molte grazie”.