AVVENIMENTI
IL CHE E I CINQUE PERCORRONO IL SUD DEL LIBANO
Vari membri di organizzazioni solidali con Cuba hanno
realizzato un percorso nel sud del Libano in omaggio al Che e per
reclamare la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani
prigionieri negli Stati Uniti.
I partecipanti hanno commemorato l’assassinio del
Guerrigliero Eroico Ernesto Che Guevara in Bolivia ed hanno
denunciato il blocco degli Stati Uniti contro Cuba.
La marcia ha attraversato la Valle di Slouki, sino al
castello di Dubay, una fortezza medievale utilizzata come base
dalla resistenza libanese contro l’occupazione del sud libanese
dell’esercito israeliano, guidata da Mohamed Hachicho, membro del
Burò Politico del Partito Democratico Popolare (PDP) e dal Direttivo
del Comitato Libanese per la Liberazione dei Cinque, conosciuto con
la sigla L4C5.
“Solidarizzare con Cuba è solidarizzare con noi
stessi, perchè la causa dei Cinque prigionieri negli Stati Uniti
forma parte di quella dei prigionieri palestinesi e arabi nelle
prigioni d’Israele”, ha detto il dirigente del PDP.
Anwar Yassine, prigioniero per 17 anni nella carceri
israeliane, ha definito una forte violazione dei diritti umani la
proibizione delle visite imposta del governo degli USA ad Adriana,
moglie di Gerardo Hernández, e ad Olga, di René González.
Yuri González, terzo segretario dell’Ambasciata di
Cuba in Libano, ha offerto una spiegazione dettagliata
sull’attualizzazione del modello economico cubano ed ha ringraziato
i partecipanti per la loro solidarietà, che ha definito un esempio
delle cose grandi che possono fare i popoli anche se sono di piccoli
paesi.
Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Fernándo
González y Ramón Labañino sono stati condannati a severe ed ingiuste
reclusioni per aver informato Cuba su possibili attacchi di
terroristi controrivoluzionari, residenti in Florida.
René González, che ha trascorso 13 anni in prigione,
ora è obbligato a passare tre anni, in pericolo per la sua vita
stessa, in libertà vigilata a Miami.
Imanifestanti hanno condannato il blocco economico,
commerciale e finanziario imposto da Washington a Cuba da più di 50
anni, nonostante 21 votazioni consecutive, nelle quali l’Assemblea
Generale della ONU ha espresso la volontà internazionale d’eliminare
questa misura.
Il danno economico provocato al popolo cubano
dall’applicazione del blocco, sino a dicembre del 2011, considerando
la svalutazione dell’oro nel mercato internazionale, è di un
bilione, 66.000 milioni di dollari, come valutano le autorità
cubane.
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