MUSICA
80 ANNI SUONATI
di MARCO SACCHETTI
La musica è, oggi più che mai, (non ci stanchiamo di ripeterlo)
l'immenso collante, la linfa vitale catalizzante, in tutti gli atti
celebrativi e di rito collettivo rivoluzionario della politica
cubana. La Tribuna Antimperialista del Malecón habanero, nel
suggestivo sfondo luminoso del "Monte de las Banderas" (stavolta
nazionalinon quelle a lutto che ricordano le 72 vittime degli
attentati terroristici), consacra gli 80 anni di Fidel Castro con
una maratona di musica, ballo e festeggiamenti in diretta televisiva
dalle 20:30 di sabato notte,fino alle 03:30 del mattino. Un
mastodontico spettacolo dal vivo al quale partecipano quasi trecento
artisti, intitolato "Cantata por la Patria". Un memorabile show
mediatico (diretto e prodotto impeccabilmente da Julio Pulido e
Danilo Sirio di Cubavisión), ricco di poesia, ritmo, coreografie,
incontenibile entusiasmo di massa, combinati in un'impressionante "mezcla
sincretica" di tutti i generi musicali presenti nell'Isola. Il
cantautore e scrittore Amauri Pérez Vidal fa da maestro di
cerimonie, leggendo la dichiarazione della "Rete delle Reti", il
movimento internazionale degli intellettuali in difesa dell'umanità
che ha già raccolto più di 7.000 firme in una petizione che chiede
al governo USA il rispetto della sovrania di Cuba. Tra il pubblico
c'è anche Gianni Minà e lo stupito ed entusiasta Red Ronnie, che
scatta molte foto e a intervalli impugna la sua telecamera digitale.
Spetta alla divina Omara Portuondo (reduce dai successi italiani)
aprire la scaletta vocale, seguita da un coro infantile che
interpreta "Son de la loma" del Trio Matamoros.
80 anni "suonati"
Gli attori più conosciuti, del cinema e delle telenovelas, come
Enrique Molina, Mario Limonta,Enrique Bueno (attor-giovane idolo
della "Cara obscura de la luna", la novela cubana più in voga del
momento.); la magnetica "diva moderna" Isabel Santos e moltissimi
altri.Tra una canzone e l'altra, vengono letti brani di José Martì,
Neruda e di alcuni poeti latinoamericani. Dal palco all'oceanica
platea in piedi, rimbalzano slogan per la libertà dei "Cinco Heroes"
detenuti a Miami, slogan di "Patria o Muerte Venceremos", "Cuba sì,yanquis
no" e cori di "Felicidades". Nella brezza notturna ondeggiano a
tempo di musica stendardi, bandiere nazionali stellate, boliviane,
venezuelane, argentine, messicane; pittoreschi manifesti artigianali
con torte disegnate a colori vivaci che evidenziano il numero 80 e
messaggi augurali per il Lidér. Difficile mettere in dubbio la
spontaneità dei comportamenti e dell'entusiasmo contagioso delle
quasi trentamila persone che inondano il piazzale della Tribuna
Antimperialista (detto ironicamente il"Protestodromo"), antistante
l'edificio della "Oficina de interés de Estados Unidos", dove per
tutto il tempo, sul billboard luminoso a caratteri cubitali, appare
il messaggio un pò ipocrita che dice: "Il governo USA rinnova
l'impegno e la disponibilità di assegnare visti alle famiglie cubane
per l'immigrazione legale nel nostro paese".
I gruppi rumberos: Yoruba Andabó, Papines, Clave y Guaguancó,
Conjunto Folklorico Nacional e la formazione dell'anziano maestro
percussionista Tata Guines improvvisano strofe e preghiere
inneggianti alla Patria Rivoluzionaria e invocazioni "santere",
auspicanti salute eterna al Comandante, ripetendo in coro: "Fidel
contigo cumplimos, Fidel somos tus hijos.".
Si distinguono Il sestetto vocale Sampling, Augusto Enriquez(ex
Moncada e abbastanza famoso anche in Italia); il grande bolerista
Mundito Gonzales, Lazaro Garcia, Alberto Herrera,Kiki Corona,Candido
Fabré, David Alvarez, il rockero David Blanco. Edesio Alejandro ("la
Rumba del Blen Blen")e la spumeggiante vecchietta sonera Teresita
Caturla, per un improvviso attacco di afonìa, sono costretti a
cantare in playback; ma sono veramente in pochi ad accorgersene. Del
vero e proprio plotone femminile di cantanti, melodiche, moderne e
tradizionali, brillano le intense interpretazioni di:Leyanis Lopez,
Marta Campos, la sensuale Sory; Miriam Ramos, Anabel Lopez (sorella
del "Bob Dylan cubano" Silvio Rodriguez);Niurka Reyes, la passionale
Dayani Lozano,"la pasionaria" Sara Gonzales; l'anziana, saggia e
commovente Teresita Fernandez(idolo della canzonistica infantile) e
infine la romantica, "musicalisima de Cuba" Beatriz Marquez ("Te
molesta mi amor"). Lo scoccare della mezzanotte viene celebrato con
una toccante coreografia che allude alla guerra ("Compás"), eseguita
dalla Compagnia de Danza Contemporanea. Subito dopo un'ovazione
commenta un filmato di repertorio in bianco e nero che ripercorre le
tappe più significative del cammino della Rivoluzione; tutti fissano
lo sguardo commosso sui due schermi giganti ai lati del palco mentre
si canta "Felicidades . Poi il duo dei fratelli gemelli Bone y Kelly,
a tempo di un garbato e melodico reggaetón ("Vuelve mi negra")
scatena "l'esuberanza Pubica" dei più giovani, sotto l'occhio
divertito e tollerante dei dirigenti più austeri.
Non mancano naturalmente i rapéros: Ojo Colorao("Di que no"), Papo
Records, Obsesión, Anonimo Consejo, Primera Base(dell'Agenzia Cubana
de Rap) che cantano e rappano tutti insieme "Asére de Cuba".
S'improvvisa una gigantesca e festosa "Añoranza de la Conga",la hit
dell'anno interpretata dal maestro santiaguero Ricardo Leyva insieme
ai suoi Sur-Caribe. Alle 03:30 Adalberto Alvarez ("el Caballero del
Son") è ancora sul palco della Tribuna per chiudere a ritmo di
Guaracha-son lo spettacolo, invocando tutti gli Orishas del Pantheon
Yoruba. La gente è sfinita ma contenta. In prima fila, con i giovani
in maglietta rossa della UJC e le ragazze della FEU, c'è il Ministro
di Cultura Abel Prieto insieme a Ricardo Alarcón, circondati di
bandiere e gente che balla e grida "Pà lo que sea Fidel".
Nel gran finale si uniscono Tania Pantoja dei Bamboleo che canta
insieme a Pedrito Calvo (ex voce solista dei los Van Van) e Vania
Borges una Guantanamera sincopata in versione timba, con le strofe
modificate e dedicate al Comandante.
Il pubblico risponde "Vamos contigo Fidel" e rinnova le "Felicidades",
per gli ottant'anni veramente suonati in onore del grande,
indistruttibile"Abuelo,Cyber-Presidente".
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