NARRATIVA - LIBRI
Presentato un libro sul terrorismo statunitense
“Imperio del
terror”, è un’investigazione di Alejandro Castro Espín su due secoli
d’egemonia dell’elite più poderosa degli USA. Questo nuovo libro è
stato presentato nella penultima giornata della grande festa cubana
del libro, edito dalla Casa Editrice Capitan San Luís.
Il testo, ha detto
Jorge Hernández, direttore del Centro di Studi sugli Stati Uniti,
costituisce un’analisi profonda e ben documentata sul potere di
coloro che, in funzione dei propri interessi, usurpano il mandato
del popolo statunitense.
Secondo l’autore
l’opera costituisce un imperativo per la comunità internazionale
allo studio critico ed una precisa denuncia delle idee su cui gli
Stati Uniti sostentano la dottrina di sicurezza nazionale, che
formano un articolato strumento d’imposizione egemonica.
L’investigatore
mette a nudo con solide prove le cupole oligarchiche che detengono
il potere reale nell’unica superpotenza mondiale, con un potere
colossale che supera quello di tutti gli imperi che lo hanno
preceduto nella storia.
“Questo proposito
egemonico ha più importanza nel presente, quando i circoli di potere
degli USA pretendono d’imporre all’umanità un ordine socio-economico
politico e ideologico, tecnologico e militare allineato
esclusivamente agli interessi della loro classe dominante. Per
manipolare l’opinione pubblica del paese in ambito internazionale e
per legittimare i loro propositi strategici, si avvalgono di
menzogne e impudichi pretesti” ha aggiunto.
“La politica del
terrore sviluppata dal potere degli Stati Uniti ha la sua origine
nei piani sviluppati per distruggere la Rivoluzione cubana” ha detto
Alejandro Castro Espin, che è Master in relazioni internazionali,
parlando dei tragici fatti dell’11 settembre negli USA e chiedendo
chi beneficiavano e le ragioni per le quali non era stato avvisato
opportunamente il popolo nordamericano con le prove ottenute.
“Per questo un
capitolo del mio libro, ha detto, s’intitola, parafrasando Gabriel
Garcia Marquez, cronaca d’un attacco annunciato. Perchè le
rivelazioni mi hanno permesso di formare una presunta cronologia
delle informazioni dei servizi segreti che indicavano un’alta
probabilità di un attacco”.
Inoltre l’autore ha
messo in risalto il piano dei pretesti degli USA per giustificare un
intervento militare in Cuba, noto come Operazione Northwood,
elaborato dalla giunta dei capi dello Stato Maggiore Congiunto e
inviato al Segretario alla Difesa il 13 marzo del 1962, come
“massimo segreto”.
Tra i tanti
incidenti e i vari attacchi stabiliti, c’era l’intenzione
d’abbattere un aereo degli Stati Uniti pieno di studenti, mentre
sorvolava il territorio dell’Isola, tra i tanti atroci pretesti
raccolti nel libro.
Alejandro Castro
presenta le legalità e le illegalità sulla protezione del criminale
confesso Luis Posada Carriles, definito “personaggio sinistro e
macabro e maestro di terrorismo di Bin Ladin”.
La rappresaglia del
governo di questa nazione contro i Cinque Eroi cubani che da dieci
anni sono rinchiusi in prigioni d’alta sicurezza in maniera
assolutamente ingiusta, fanno sì che si siano trasformati in Cinque
Bandiere per un mondo libero dal terrorismo.
Questo libro,
“Imperio del terror”, da risposte in cinque capitoli a molti
interrogativi sui quali l’autore contrasta con verità storiche due
secoli di creazioni egemoniche degli Stati Uniti. Ha partecipato
alla presentazione anche il direttore della Casa Editrice Capitan
San Luís Juan Carlos Rodríguez.
|