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TURISMO

 

VENEZUELA. Isola delle Perle: La Margarita

 

Le isole Margarita, Coche e Cubagua formano lo Stato Nueva Esparta.

 

 

Dopo che Cristoforo Colombo passò per le acque della “Terra de gracia” come chiamò quel che oggi è il Venezuela, nel suo terzo viaggio, nel 1498, il 15 agosto, scoperse le isole e osservò che gli aborigeni si adornavano con

collane di perle e questo attirò la cupidigia degli accompagnanti dell’Ammiraglio.

Nel 1499 giunsero due spedizioni alla ricerca delle perle: quella di Alonso de Ojeda, con Juan de la Cosa e quella  di Pedro Alonso Niño con Cristóbal Guerra.

Pietro Martire di Angleria, cappellano milanese e dotto latinista, racconta in una sua lettera che: “Molte perle sono grandi come nocciole e sembrano quelle dell’oriente”.

A Cubagua o Isola delle  Perle, i conquistatori spagnoli agli inizi del XVIº secolo, fondarono la città di Nueva Cádiz, proprio per lo sfruttamento dei banchi perliferi, per via della grande abbondanza di ostriche che fecero famosa l’isola.

Nel 1550 non c’erano già più ostriche nè perle e l’isola divenne una leggenda con il ricordo di quell’immensa ricchezza.

Negli anni tra il 1600 e il 1650, le perle furono usate come moneta per via della mancanza di monete coniate, in tutti i commerci.

Fu Colombo che diede il nome all’isola più grande in onore dell’Infanta Margarita d’Austria e per questo, e non per le perle si chiama così.

L’isola di Cubagua, è stata così famosa che in una commedia scritta nel XVIIº secolo da Lope de Vega, intitolata “Amare, servire e sperare”, si legge

“... que aunque esto digo traemos

más diamantes que en la China

ha visto el más lince Febo,

doce perlas de Cubagua

que fueron del Fénix huevos

si hubiera casta de Fénix...”

In tutto questo tempo si è sviluppata l’industria per la fabbricazione di gioielli creati con le perle che si trovano in milioni di ostriche, in immensi banchi.

L’Isola molto bella e la gente molto simpatica: amabile e disponibile è curiosa e chiacchiera volentieri.

Nell’Hotel Portofino, chiamato così perchè il primo gerente era italiano, si trova un piccolo negozio colmo di gioielli di vario stile e valore, con un proprietario molto capace e simpatico , il Sig. Juan Antonio Huertas  che alla vostra prima visita vi regalerà una bustina con tre piccole perle vere,

Si può scegliere tra molti piccoli gioielli a prezzi davvero eccezionali, tutti confezionati con perle vere.

Sono molto affascinanti le collane in argento che come ciondolo hanno un’ostrica con la perla in formazione.

L’Isola Margarita è ricca di bellissimi e differenziati paesaggi, posti di divertimento e avventura: si possono visitare la sierra verdissima, dive vivono i cervi e gli ocelot, o la zona selvaggia, di terra argillosa rossa come la brace, dove ci sono i serpenti a sonagli, una laguna grandissima – circa 22 chilometri quadrati - splendida, molto romantica, dove si trovano la Piazza dei Baci e il Tunnel degli Innamorati e dove vivono centinaia di uccelli. Poi si può passeggiare tra “Las Tetas de Maria Guevara” che era una donna molto amata dalla popolazione per la sua bontà e generosità... che era piatta come tavola e ne soffriva. Quando morì la comunità decise di chiamare due colline molto vicine tra di loro “Las tetas de Maria Guevara”. Una visita al museo marino è obbligatoria e stupisce per la varietà  di reperti e di animali che si incontrano.

Il capoluogo dell’isola è Porlamar, e vi si trovano  molti centri commerciali  convenienti per gli appassionati di shopping, dato che Margarita è un porto franco.   L’industria turistica si sta sviluppando molto bene con un turismo prevalentemente venezuelano, con molte famiglie complete e, grazie a Hugo Chávez, anche gruppi di studenti che trascorrono una settimana di vacanze negli alberghi a tre o quattro stelle, con la maggior parte delle spese coperte dal governo.          

Nell’Isola Margarita vivono gli indigeni, i Guaiquerias,  gli originali abitanti del luogo, in comunità chiuse che si dedicano alla pesca e  vendono il pesce freschissimo e squisito agli alberghi e anche ai privati che lo vanno a comprare all’alba.

Insomma, l’Isola Margarita è una destinazione turistica di grande interesse, molto accogliente e piacevole, con una popolazione attiva e molto ospitale, una comoda rete stradale e una buona struttura alberghiera in sviluppo costante.