TURISMO
Inaugurato il
Museo del Dipinto Murale
Di Lilibeth
Bermúdez e Katia Cárdenas
Grazie alla
vocazione di riscatto dei restauratori, archeologi e storiografi, la
pittura murale fiorisce nel Centro Storico dell’Avana per rivelare
storie e costumi catturati dalle pennellate di artigiani e artisti;
le orme di questa antica manifestazione artistica si ammirano sui
muri di una città che ha sempre vissuto con l’esplosione del colore.
Elementi
decorativi delle case cubane sin dall’epoca coloniale, questi
dipinti si rivelano come le testimonianze principali di un Museo
singolare che ha aperto le sue porte in Calle Obispo 117/119.
Questa casa che si
apre in un lato del Palazzo dei Capitani Generali, il più antico
della città, presenta resti di decorazioni che toccano vari periodi
della pratica del dipinto murale ed è stata scelta come sede
dell’istituzione rettrice dello studio e del riscatto del Patrimonio
pittorico-archeologico.
Con
l’inaugurazione del Museo del Dipinto Murale, la città storica
dispone di un luogo dove esibire frammenti originali di decorazioni
murali recuperati in distinte costruzioni dal Gabinetto di
Archeologia, dall’Impresa di Restauro dei Monumenti e il CENCREM,
assieme a quel che conserva la stessa costruzione.
Le strutture non
sono più quelle originali, ma i pezzi conservano il loro valore come
elementi informativi e offrono un’immagine che ci avvicina alla
maniera di decorare gli interni e gli esterni nelle edificazioni di
epoche già lontane.
Il Museo della
Pittura Murale abborda una tematica mai vista prima nemmeno nei
musei e propizia un dialogo singolare con il supporto
architettonico.
L’istituzione
trascende i limiti dello stesso immobile, per divenire un punto di
partenza di un percorso per le distinte case della città che
conservano i più bei motivi ornamentali: è un invito a scoprire
l’Avana questo nuovo Museo, che espone anche fotografie delle
registrazioni dei dipinti che realizza il Centro Storico, le
riproduzioni di dettagli diversi e di molti dati storici, come parte
della sua proiezione sociale e culturale.
L’esposizione
rimane permanente, completata anche da mostre transitorie,
conferenze e scambi con gli abitanti della comunità, visitanti e
specialisti di queste tematiche, come parte della proposta
istituzionale.
I museologhi e i
conservatori convivranno con i restauratori che mostreranno agli
interessati il lavoro quotidiano di scoprire e riscattare le
decorazioni murali che nei differenti secoli hanno abbellito questo
immobile di Calle Obispo.
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