Una torta enorme di
quelle tipicamente cubane, un Cake, bianco con la bandiera cubana a
colori e il logo di Granma Internacional in roso si faceva notare a un
lato del salone della redazione preparato per la festa-anniversario
molto serena e amichevole.
Gabriel Molina, il
direttore, uno dei fondatori di Prensa Latina, un simbolo nel
giornalismo cubano, ha tagliato, assieme a Lázaro Barredo, i nastri
della mostra fotografica che riassume tutti i dipartimenti, con lo
staff completo di Granma Internacional.
Mancava la foto della
redazione turca, appena creata in Turchia, che verrà inserita al più
presto.
Esteban Lazo, del Buró
Politico, ha inviato una lettera di complimenti a tutti i lavoratori, a
nome del Governo e del Partito Comunista di Cuba.
Il direttore di Prensa
Latina, Frank González, un rappresentante del MINREX e altri ospiti
illustri hanno condiviso i festeggiamenti in una giornata di lavoro
assieme ai compagni della foto-composizione che sono indispensabili e
insostituibili con i loro cristalli, come si chiamano le tavole
trasparenti della fotolito.
Orlando Oramas, vice
direttore di Granma e figlio del capo redazione di Granma Internacional,
ha sorriso ricordando che da bambino correva in questi enormi corridoi
dove ora viene ogni giorno a scrivere e dirigere.
Gabriel Molina,
contento del suo staff, direttore molto amico e affettuoso, ha ricordato
brevemente la storia di questo giornale che è cresciuto negli anni e che
è la voce del Governo di Cuba, che racconta gli avvenimenti di Cuba e di
questa America Latina, volutamente dimenticate dalla grande stampa
internazionale nel mondo – che offre quasi sempre notizie manipolate,
distorte e piene di menzogne per denigrare chi non è in linea con
l’impero- e anche molti commenti, analisi e voci di intellettuali di
ogni continente.
Altri giornalisti
“storici” hanno partecipato e sottolineato l’importanza della diffusione
dell’operato di Cuba, Venezuela, Bolivia... di Nuestra America oggi nel
mondo intero.
L’importanza delle
denunce delle ingerenze, le prepotenze, le aggressioni, le violazioni
degli Stati Uniti.
Nonostante i
tentativi di Washington “Cuba va!” e “Granma Internacional va!” hasta
la victoria sempre!
Miguel Comellas, vice
direttore del giornale, ha scritto questo articolo che racconta la
storia del nostro giornale, che è interessante: una vera sfida e una
vittoria per Cuba e per Fidel.
“GRANMA Internacional
ha compiuto 40 anni. Il suo primo numero apparve il 20 febbraio del
1966 in occasione della Prima Conferenza di Solidarietà tra i Popoli di
Asia, Africa a America Latina, all’Avana.
In quella Conferenza
Tricontinentale si incontrarono nella capitale cubana centinaia di
dirigenti delle organizzazioni rivoluzionarie, politiche e sociali.
C’erano Salvador
Allende del Cile, Amilcar Cabral di Capoverde, il guatemalteco Augusto
Turiscio Lima, Cheddy Jagan della Guyana, Pedro Medina Silva del
Venezuela, Nguyen van Tien del Vietnam del Sud, Rodney Arismendi
dell’Uruguay...
La Tricontinental,
come si chiamò l’incontro, riunì anche molti giornalisti e invitati che
ricordavano il rivoluzionario del Marocco, El Medhi Ben Barka, uno dei
principali organizzatori ella Trincontinental, sequestrato a Parigi dai
servizi segreti del Marocco e poi assassinato, poco prima della riunione
internazionale dell’Avana.
Fu allora che la
direzione di Granma decise di pubblicare giornalmente per tutta la
durata dell’incontro, un giornale in spagnolo, inglese e francese, le
lingue più comuni tra i partecipanti, con la cronaca del suo svolgimento
e della sua ripercussione nel mondo.
Dopo aver compiuto con
successo la missione, la direzione di Granma decise di continuare a
pubblicare un settimanale normale a due colori, con 12 pagine e il
titolo di Resumen Semanal de Granma, da spedire soprattutto all’estero.
SI RADDOPPIA IL NUMERO
DELLE LINGUE
Durante i primi vent’anni
il settimanale aggiunse una quarta lingua: il portoghese, che consolidò
la circolazione con migliaia di abbonati individuali o organizzazioni
politiche, di solidarietà, studentesche, religiose, di altri gruppi
sociali.
Il ministero degli
esteri di Cuba, da allora invia migliaia di copie a 132 ambasciate
cubane nel mondo. Ugualmente il ICAP, l’Istituto Cubano di Amicizia tra
i Popoli e la Cubana de Aviación distribuiscono ogni settimana migliaia
di copie ai passeggeri; inoltre si mantengono scambi con altre
pubblicazioni di 36 paesi.
Il profilo del Resumen
Semanal in quella prima tappa era la stampa dei discorsi del presidente
Fidel Castro, di altri dirigenti, degli editoriali, dei documenti
storici e le informazioni delle azioni della Rivoluzione Cubana, per
portare la verità su Cuba nel mondo, affrontando le aggressioni, il
blocco e le provocazioni di Washington.
Questa politica
editoriale oggi continua, ma con un corpo e uno stile di redazione
propri.
I traduttori sono
tutti di lingua materna per ogni idioma tradotto ed hanno un livello di
cultura universitario con un’eccellente esperienza nella traduzione. Le
informazioni internazionali occupano uno spazio speciale soprattutto a
proposito degli avvenimenti in America Latina.
La diversità del
contenuto si completa con le sezioni culturali, sportive, scientifiche,
dove specialisti e intellettuali nazionali e di altre regioni del mondo
collaborano attivamente.
Dopo il 1990, con la
scomparsa del campo socialista e della URSS, il settimanale visse le
tristi conseguenze, come tutta l’Isola, del doppio blocco e della
perdita dei mercati di scambio e della compravendita, includendo la
carta indispensabile... nonostante questo, l’adozione di una serie di
misure economiche ha permesso di stampare il giornale ogni settimana.
Proprio allora si
decise di cambiare il nome al giornale, che divenne Granma
Internacional, con 16 pagine tabloid e gli abbonamenti iniziarono a
costare da 12 dollari precedenti, i 40 CUC attuali.
Nelle pagine si
incluse la detta pubblicità nobile, la promozione dei servizi di salute
con gli annunci delle compagnie aeree di aviazione di Cuba.
Nonostante le forti
difficoltà del periodo più critico dovuto alla scomparsa del campo
socialista europeo, dove si svolgeva la maggior parte delle attività
commerciali ed economiche, grazie alla solidarietà e ad un grande sforzo
per resistere e vincere, Granma Internacional ha incorporato altre tre
lingue: il tedesco, l’italiano e il turco.
Oggi è la sola
pubblicazione in America Latina che pubblica un’edizione giornalistica
regolare in ben 7 lingue.
CIRCOLA IN 120 PAESI
Nel 1992 cominciò una
modalità nuova: la ristampa della pubblicazione con l’aiuto di amici e
organizzazioni politiche, in Argentina, Brasile, Canada, in inglese e
francese e in Spagna, Francia, Messico, Turchia e Venezuela. Per varie
circostanze e congiunture politiche od economiche in tre casi si
interruppe la ristampa.
Il settimanale che
oggi si distribuisce in 120 paesi includendo le copie che si s’inviano
al MINREX e al ICAP e le ristampe, ha una tirata congiunta mensile
superiore alle 100 mila copie; a Cuba si commercia solamente negli
alberghi per turisti stranieri.
L’ENTRATA IN INTERNET
Nel periodo della
crisi economica nazionale, esattamente nel febbraio del 1996, dieci anni
fa, avvenne un fatto speciale: Granma Internacional entrò nella rete
delle reti, in Internet.
Fu la prima
pubblicazione cubana a farlo con l’attualizzazione quotidiana in varie
lingue e una percentuale di visite che raggiunge cifre superiori alle
500 mila mensili, stando alle statistiche recenti, situandolo tra i
mezzi digitali preferiti dai naviganti nella rete ispano americana.
I siti Web del
quotidiano Granma e di GI, se si sommano, superano il milione di visite
al mese.
Da molti anni GI viene
proposto in due varianti, il settimanale stampato e le edizioni
quotidiane in Internet che riflettono quotidianamente gli avvenimenti di
Cuba e quel che succede in America Latina, con l’uso di un linguaggio
ben comprensibile ai lettori stranieri senza “cubanismi”, un quotidiano
virtuale autentico, analitico, critico, senza abuso di aggettivi e con
una severità guadagnata a meritata dai nostri nemici, gli aggressori
terroristi e i sostenitori del blocco, coloro che con tutta giustizia e
ragione vengono definiti fascisti e imperialisti.
Il settimanale
stampato e il digitale hanno ricevuto premi, diplomi e riconoscimenti e,
fatto molto importante, l’accettazione dei lettori e dei visitanti di
vari continenti. Il compleanno di GI coincide con il 10 anniversario
delle pubblicazioni in Internet.
(Miguel Comellas -
Gioia Minuti)
Servizio foto:
Samuel Hernandez (Siporcuba) |
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un brindisi per il Granma italiano |
Gabriel Molina e Orlando Oramas |
Làzaro Barredo |
il dolce per l'anniversario |
Miguel Comella |
due generazioni di giornalisti |
la fiesta |
Carlitos |