CUBAOGGI


GRANMA INTERNATIONAL HA COMPIUTO 40 ANNI

 

 

 

Una torta enorme di quelle tipicamente cubane, un Cake, bianco con la bandiera cubana a colori e il logo di Granma Internacional in roso si faceva notare a un lato del salone della redazione preparato per la festa-anniversario molto serena e amichevole.

Gabriel Molina, il direttore, uno dei fondatori di Prensa Latina, un simbolo nel giornalismo cubano, ha tagliato, assieme a Lázaro Barredo, i nastri della mostra  fotografica che riassume tutti i dipartimenti, con lo staff completo di Granma Internacional.

Mancava la foto della redazione turca, appena creata in Turchia, che verrà inserita al più presto.

Esteban Lazo, del Buró Politico, ha inviato una lettera di complimenti a tutti i lavoratori, a nome del Governo e del Partito Comunista di Cuba.

Il direttore di Prensa Latina, Frank González,  un rappresentante del MINREX  e altri ospiti illustri hanno condiviso i festeggiamenti in una giornata di lavoro  assieme ai compagni della foto-composizione che sono indispensabili e insostituibili con i loro cristalli, come si chiamano le tavole trasparenti della fotolito.

Orlando Oramas, vice direttore di Granma e figlio del capo redazione di Granma Internacional, ha sorriso ricordando che da bambino correva in questi enormi corridoi dove ora viene ogni giorno a scrivere e dirigere.

Gabriel Molina, contento del suo staff, direttore molto amico e affettuoso, ha ricordato brevemente la storia di questo giornale che è cresciuto negli anni e che è la voce del Governo di Cuba, che racconta gli avvenimenti di Cuba e di questa America Latina, volutamente dimenticate dalla grande stampa internazionale nel mondo – che offre quasi sempre notizie manipolate, distorte e piene di menzogne per denigrare chi non è in linea con l’impero-  e anche  molti commenti, analisi e voci di intellettuali di ogni continente.

Altri giornalisti “storici” hanno partecipato e sottolineato l’importanza della diffusione dell’operato di Cuba, Venezuela, Bolivia... di Nuestra America oggi nel mondo intero.

L’importanza delle denunce delle ingerenze, le prepotenze, le aggressioni, le violazioni  degli Stati Uniti.

Nonostante i  tentativi di Washington “Cuba va!” e “Granma Internacional va!” hasta la victoria sempre!

Miguel Comellas, vice direttore del giornale, ha scritto questo articolo che racconta la storia del nostro giornale, che è interessante: una vera sfida e una vittoria per Cuba e per Fidel.     

“GRANMA Internacional ha compiuto 40 anni.  Il suo primo numero  apparve il 20 febbraio del 1966 in occasione della Prima Conferenza di Solidarietà tra i Popoli di Asia, Africa a America Latina, all’Avana.

In quella Conferenza Tricontinentale  si incontrarono nella capitale cubana centinaia di dirigenti delle organizzazioni rivoluzionarie, politiche e sociali.

C’erano Salvador Allende del Cile, Amilcar Cabral di Capoverde, il guatemalteco Augusto Turiscio Lima, Cheddy Jagan della Guyana, Pedro Medina Silva del Venezuela, Nguyen van Tien del Vietnam del Sud, Rodney Arismendi dell’Uruguay...

La Tricontinental, come si chiamò l’incontro, riunì anche molti giornalisti e invitati che ricordavano il rivoluzionario del Marocco, El Medhi Ben Barka, uno dei principali organizzatori ella Trincontinental, sequestrato a Parigi dai servizi segreti del Marocco e poi assassinato, poco prima della riunione internazionale dell’Avana.

Fu allora che la direzione di Granma decise di pubblicare giornalmente per tutta la durata dell’incontro, un giornale in spagnolo, inglese e francese, le lingue più comuni tra i partecipanti, con la cronaca del suo svolgimento e della sua ripercussione nel mondo.

Dopo aver compiuto con successo la missione, la direzione di Granma decise di continuare a pubblicare un settimanale normale a due colori, con 12 pagine e il titolo di Resumen Semanal de Granma, da spedire soprattutto all’estero.

SI RADDOPPIA IL NUMERO DELLE LINGUE 

Durante i primi vent’anni il settimanale aggiunse una quarta lingua: il portoghese, che consolidò la circolazione con migliaia di abbonati individuali o organizzazioni politiche, di solidarietà, studentesche, religiose, di altri gruppi sociali.                                

Il ministero degli esteri di Cuba, da allora invia migliaia di copie a 132 ambasciate cubane nel mondo. Ugualmente il ICAP, l’Istituto Cubano di Amicizia tra i Popoli e la Cubana de Aviación distribuiscono ogni settimana migliaia di copie ai passeggeri; inoltre si mantengono scambi con altre pubblicazioni di 36 paesi.

Il profilo del Resumen Semanal in quella prima tappa era la stampa dei discorsi del presidente Fidel Castro, di altri dirigenti, degli editoriali, dei documenti storici e le informazioni delle azioni della Rivoluzione Cubana, per portare la verità su Cuba nel mondo, affrontando le aggressioni, il blocco e le provocazioni di Washington.

Questa politica editoriale oggi continua, ma con un corpo e uno stile di redazione propri.

I traduttori sono tutti di lingua materna per ogni idioma tradotto ed hanno un livello di cultura universitario con un’eccellente esperienza nella traduzione. Le informazioni internazionali occupano uno spazio speciale soprattutto a proposito degli avvenimenti in America Latina.

La diversità del contenuto si completa con le sezioni culturali, sportive, scientifiche, dove specialisti e intellettuali nazionali e di altre regioni del mondo collaborano attivamente.  

Dopo il 1990, con la scomparsa del campo socialista e della URSS, il settimanale visse le tristi conseguenze, come tutta l’Isola, del doppio blocco e della perdita dei mercati di scambio e della compravendita, includendo la carta  indispensabile... nonostante questo, l’adozione di una serie di misure economiche ha permesso di stampare il giornale ogni settimana. 

Proprio allora si decise di cambiare il nome al giornale, che divenne Granma Internacional, con 16 pagine tabloid e gli abbonamenti iniziarono a costare da 12 dollari precedenti, i 40 CUC attuali.

Nelle pagine si incluse la detta pubblicità nobile, la promozione dei servizi di salute con gli annunci delle compagnie aeree di aviazione di Cuba.

Nonostante le forti difficoltà del periodo più critico dovuto alla scomparsa del campo socialista europeo, dove si svolgeva la maggior parte delle attività commerciali ed economiche, grazie alla solidarietà e ad un grande sforzo per resistere e vincere, Granma Internacional ha incorporato altre  tre lingue: il tedesco, l’italiano e il turco. 

Oggi è la sola pubblicazione in America Latina che pubblica un’edizione giornalistica regolare in ben 7 lingue.

CIRCOLA IN 120 PAESI

Nel 1992 cominciò una modalità nuova: la ristampa della pubblicazione con l’aiuto di amici e organizzazioni politiche, in Argentina, Brasile, Canada,  in inglese e francese e in  Spagna, Francia, Messico, Turchia e Venezuela. Per varie circostanze e congiunture politiche od economiche in tre casi si interruppe la ristampa.

Il settimanale che oggi si distribuisce in 120 paesi includendo le copie che si s’inviano al MINREX e al ICAP e le ristampe, ha una  tirata congiunta mensile superiore alle 100 mila copie; a Cuba si commercia solamente negli alberghi per turisti stranieri.

L’ENTRATA IN INTERNET

Nel periodo della crisi economica nazionale, esattamente nel febbraio del 1996, dieci anni fa, avvenne un fatto speciale: Granma Internacional entrò nella rete delle reti, in Internet. 

Fu la prima pubblicazione cubana a farlo con l’attualizzazione quotidiana in varie lingue e una percentuale di visite che raggiunge cifre superiori alle 500 mila mensili, stando alle statistiche recenti, situandolo tra i mezzi digitali preferiti dai naviganti nella rete ispano americana.

I siti Web del quotidiano Granma e di GI, se si sommano, superano il milione di visite al mese.

Da molti anni GI viene proposto in  due varianti, il settimanale stampato e le edizioni quotidiane in Internet che riflettono quotidianamente gli avvenimenti di Cuba e quel che succede in America Latina, con l’uso di un linguaggio ben comprensibile ai lettori stranieri senza “cubanismi”, un quotidiano virtuale autentico, analitico, critico, senza abuso di aggettivi e con una severità guadagnata a meritata dai nostri nemici, gli aggressori terroristi e i sostenitori del blocco, coloro che con tutta giustizia e ragione vengono definiti fascisti e imperialisti.

Il settimanale stampato e il digitale hanno ricevuto premi, diplomi e riconoscimenti e, fatto molto importante, l’accettazione dei lettori e dei visitanti di vari continenti. Il compleanno di GI coincide con il 10 anniversario delle pubblicazioni in Internet. (Miguel Comellas - Gioia Minuti)


Servizio foto:
Samuel Hernandez (Siporcuba)
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un brindisi per il Granma italiano

Gabriel Molina e Orlando Oramas

Làzaro Barredo

il dolce per l'anniversario

Miguel Comella

due generazioni di giornalisti

la fiesta

Carlitos

                               


 

 

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