SOLIDARIETA' CON CUBA
Momento Danza e Alma Latina si occupano da più di dieci
anni di attività culturali con riguardo particolare alla musica e alla
cultura latino Americana.
Per questo motivo è stato naturale l'incontro con Cuba,
con la sua cultura, la sua storia, la sua gente.
Col tempo abbiamo imparato a conoscere i cubani e la
realtà di una società virale e aperta, superando preconcetti e
stereotipi pure così diffusi sui media. Cuba ci si è rivelata dunque
nella sua interezza e nella sua complessità. con luci ed ombre come
ogni altro paese del mondo. Anche quando si celebravano acriticamente
le sorti della revoluciòn noi non abbiamo mai pensato che Cuba fosse
il paradiso, tanto meno oggi pensiamo che Cuba sia l'inferno.
Riteniamo tra l'altro che separare Cuba dalla storia
generale del sub continente latino americano sia un'operazione
scorretta che non tiene conto di secoli di dominazione e sfruttamento
che hanno segnato e segnano tuttora la realtà drammatica di tutto un
continente.
Per il latino america vale il detto dei messicani a
proposito del loro paese: "Tanto lontano da Dio e troppo vicino agli
Stati Uniti", quegli Stati Uniti che, pur ergendosi a paladini della
democrazia occidentale, ne hanno negato per due secoli i fondamenti ai
popoli latino americani, sostenendo i peggiori regimi dittatoriali,
rastrellandone le risorse economiche, sfruttando intere popolazioni.
Quella stessa politica che oggi sembra spostarsi su
scala mondiale, che fa dire ad alta voce al Presidente Bush che questo
è "il secolo dell'America".
Oggi tuttavia si muove qualcosa nel sud: Lula in
Brasile, Kirchner in Argentina, Chavez in Venezuela, pure in modo
differente tra loro, stanno mettendo in discussione i parametri di
intervento dettati dalla Banca Mondiale e dal fondo monetario
internazionale, vale a dire i modelli di sviluppo imposti dagli USA.
In questa dialettica, Cuba, con la sua esperienza particolare,
comunque la si voglia considerare, occupa un tassello fondamentale.
L'accanimento dell'amministrazione USA su Cuba è evidentemente
l'ennesimo tentativo di intervenire pesantemente nel continente con la
complicità del silenzio dei mass media europei.
Ecco perché difendere Cuba dalla diffamazione, dalle
bugie di una stampa in malafede e soprattutto dal silenzio complice
che la circonda, come per il resto del continente, significa difendere
la libertà e la democrazia contro il nuovo ordine mondiale, contro lo
strapotere delle multinazionali e di chi scatena guerre per combattere
il terrorismo per sostenerlo dove poi fa più comodo.
Per questo Momento Danza e Alma Latina, si pongono a
fianco di tutti coloro che chiedono una informazione corretta su Cuba
e sul latino America, di quanti si impegnano affinché i diritti umani
siano rispettati in ogni angolo del mondo, contro ogni terrorismo, per
la verità sulla morte di Fabio Di Celmo e dei tanti altri che vengono
uccisi ogni giorno dall'arroganza dei poteri forti per mano di
terroristi prezzolati, per la liberazione dei cinque cubani rinchiusi
nelle carceri di Miami.
A nome dei soci di Alma Latina e Momento Danza che
hanno approvato questo documento:
per Momento Danza la Presidente Cristina Boglia,
e il responsabile della sezione latino americana e
danze popolari: Marco Mossi;
per Alma Latina il Presidente Fabio Simeone
e il direttore dei Corsi
Stefano Cenciarelli
Promotori del documento.
Per ogni comunicazione:
m.mossi@comune.roma.it
- 338 1499219