Un progetto cubano per
il controllo della qualità dell'aria ha attirato attenzione dei
partecipanti alla Conferenza Internazionale di Chimica Atmosferica e le
sue interfasi, effettuata a Cape Town, in Sudafrica.
Barbaro Moya,
investigatore del Centro Meteorologico di Matanzas e delegato
all'incontro in Sudafrica, ha dichiarato che il piano d’azione
presentato dall’Isola ha aperto grandi spazi per un collaborazione
futura tra Cuba e altre nazioni.
Il progetto, in fase
di sviluppo nel territorio di Matanzas, prevede una rete di controlli
integrati, che permettono di ottenere le informazioni necessarie e utili
nel lavoro di coloro che dovranno stabilir le azioni successive.
L'iniziativa permette
di elaborare inventari delle fonti inquinanti - questi documenti
esistono già in provincia di Matanzas - con una prima versione su entità
e focus che emettono sostanze nocive all'atmosfera.
“L’investigazione
riguarda non solo le fonti fisse, ma anche quelle mobili ed include
lavori per il controllo dell'inquinamento negli interni, come sistema
di controllo e di convalida”.
Moya ha detto che
inoltre si aggiungono le misure adottate dall'industria per diminuire le
emissioni e propiziare l'educazione ambientale in tutti i settori.
La riunione si è
svolta tra il 17 e il 22 settembre con la partecipazione di specialisti
dei cinque continenti ed ha toccato la situazione attuale della qualità
globale dell'atmosfera e le prospettive in questo settore.
Tra le tematiche
principali si è parlato dell’interazione delle nuvole, aerosol ed
implicazioni per il clima, chimica atmosferica, emissioni
dell’incenerimento della biomassa e gli impatti con l'ecosistema.
Moya ha detto che
durante l'incontro sono stati presentati circa mille risultati
scientifici, quasi tutti realizzati con investigazioni recenti, dirette
a migliorare la qualità dell'aria. Sono anche stati scambiati pareri
sulle nuove tecniche per l'osservazione dell'atmosfera, l’irrigazione
dei boschi, l’agricoltura, la bio diversità, il clima e il ciclo del
carbonio in Amazzonia, le osservazioni satellitari della variabilità del
carbonio e l'influenza dei microrganismi marini nei ghiacci dell'Oceano
Artico.