CAMERA/CUBA.
VENIER, PDCI; GRANDE SODDISFAZIONE PER ODG CONTRO IL TERRORISTA
POSATA CARRILES.
L’ITALIA NE CHIEDERA’ AGLI USA
L’ESTRADIZIONE
Dichiarazione
dell’On. Iacopo Venier – responsabile Esteri PdCI
Roma, 21 giugno – Oggi
abbiamo fatto un passo in avanti decisivo per ottenere giustizia
per Fabio Di Celmo e nella lotta contro tutti i terroristi.
Con
l’approvazione di un ordine del giorno (primo firmatario Jacopo
Venier, insieme ai colleghi Bugio(PRC), Vacca(PDCI) e Pettinari(SD))
il Governo italiano si è oggi impegnato a perseguire i responsabili
dell’attentato in cui perse la vita un nostro connazionale compiuto
a Cuba dalle organizzazioni terroriste anticastriste agli ordini del
sig. Posada Carriles, terrorista reoconfesso, oggi “ospite” del
governo degli Stati Uniti. Quando la magistratura italiana lo
incriminerà formalmente sarà richiesta agli Usa la sua immediata
estradizione.
Venier precisa che
“dato che sappiamo ufficialmente che la magistratura italiana sta
indagando proprio su questo terrorista è necessario che il nostro
Governo intervenga ora immediatamente nei confronti degli USA perché
Posada Carriles non possa sfuggire ancora una volta alle proprie
responsabilità e tanto meno che gli venga concesso l'asilo
politico.
Il cubano Carriles in
una intervista rilasciata al New York Times il 12 luglio 1998, si
attribuì la responsabilità dell’attentato del 4 settembre 1997
compiuto nell'Hotel Copacabana a L'Avana, nella Repubblica di Cuba,
dove morì il giovane imprenditore genovese, Fabio Di Celmo, ma resta
impunito mentre il suo avvocato, Eduardo Sota, ha presentato domanda
di asilo politico agli Stati Uniti perché Luis Posada Carriles
avrebbe «favorito gli interessi degli Usa per 40 anni»”.
Da oggi in poi sarà
compito del Parlamento italiano e del Governo seguire con
determinazione questa vicenda attorno alla quale si gioca la nostra
dignità nazionale e la credibilità di una lotta al terrorismo che
deve essere condotta anche quando il terrorismo è stato praticato
dagli “amici” degli Usa. “Sarebbe davvero insopportabile – conclude
Venier - che un terrorista responsabile di gravi atti – tra cui
l'attentato dell'ottobre 1976 contro un aereo della «Cubana de
Aviaciòn» che provocò la morte di 73 persone e per il quale lo
stesso terrorista fu condannato in Venezuela, recluso e poi evaso –
resti impunito: il voto espresso oggi dalla Camera è un primo atto
di giustizia nei confronti del genovese Fabio Di Celmo e della sua
famiglia”.
L’ODG APPROVATO
La Camera,
premesso che:
il terrorismo è una delle minacce più
gravi che, all'inizio di questo millennio, l'umanità affronta e gli
Stati nazionali hanno l'obbligo, in questa fase storica, di
ricercare il massimo dell'unità possibile per combattere questo
«mostro» che rappresenta un pericolo sempre da qualsiasi luogo della
terra, da qualsiasi governo, da qualsiasi gruppo, religione o
individuo provenga;
considerato che:
il 4 settembre del 1997 una carica di
esplosivo C4 pose fine alla giovane vita di Fabio Di Celmo, un
imprenditore genovese, un italiano, vittima di un attentato compiuto
nell'Hotel Copacabana a L'Avana, nella Repubblica di Cuba;
Raul Ernesto Cruz, salvadoregno,
arrestato a L'Avana in qualità di confesso esecutore materiale
dell'attentato all'hotel Copacabana che causò la morte di Fabio Di
Celmo, indicò il mandante e finanziatore dell'attentato nella
persona di Luis Posada Carriles;
in una intervista rilasciata al New
York Times il 12 luglio 1998, lo stesso Luis Posada Carriles si
attribuì la responsabilità diretta di questo e di altri attentati e,
a proposito della morte dell'impresario italiano, dichiarò:« la
morte del turista italiano è stato solo un incidente imprevisto che
non mi turba affatto i sonni. Anzi io dormo come un bambino:
l'italiano si trovava nel posto sbagliato nel momento sbagliato»;
Luis Posada Carriles è responsabile
dell'attentato avvenuto nell'ottobre 1976 contro un aereo della
«Cubana de Aviaciòn» in volo, che provocò la morte di 73 persone e
per il quale lo stesso terrorista fu condannato in Venezuela,
recluso e poi evaso;
Luis Posada Carriles fu arrestato e
condannato a Panama per aver tentato un attentato contro il
presidente di Cuba Fidel Castro che avrebbe potuto causare centinaia
di morti e che egli fu graziato dall'allora Presidente di Panama
Mireya Moscoso sei giorni prima della scadenza dei suo mandato;
Luis Posada Carrilles è riapparso nel
2005 negli Stati Uniti dove è stato fermato per violazione delle
leggi sull'immigrazione;
l'8 maggio 2007, il Giudice
statunitense Kathleen Cardone ha disposto la liberazione definitiva
del terrorista Luis Posada Carriles, non considerando le imputazioni
che il Governo degli Stati Uniti aveva presentato contro di lui per
frode e per falso nelle dichiarazioni rese al Servizio immigrazione
e doganale del Governo degli Stati Uniti per ottenere la
naturalizzazione nel citato paese;
l'avvocato di Carriles, Eduardo Sota,
ha presentato domanda di asilo politico agli Stati Uniti con
l'argomentazione che Luis Posada Carriles «ha favorito gli interessi
degli Usa per 40 anni»;
la Sezione 412 del Patriot Act, che
afferma che è proibito liberare un sospettato, se la sua liberazione
minaccia la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, della comunità o
di qualunque altra persona e la risoluzione 1373 delle Nazioni
Unite, votata dopo gli attentati dell'11 settembre 2001 precisa che
tutti i terroristi devono essere presentati davanti alla giustizia;
la morte di un cittadino italiano
attende giustizia da quasi sette anni e il padre di questo italiano,
Giustino Di Celmo, da allora sta combattendo per un diritto che
l'onore nazionale dovrebbe tutelare con ogni mezzo,
è necessario adottare le opportune
iniziative affinché si segnali al Governo degli Stati Uniti che
l'Italia considera inaccettabile l'eventuale concessione dell'asilo
politico al terrorista Luis Posada Carriles e che il trattamento di
cui gode un terrorista reo confesso mina gravemente la credibilità
dell'impegno degli Stati Uniti nella lotta contro il terrorismo;
impegna il
Governo:
ad adoperarsi con
sollecitudine per la richiesta di estradizione in Italia di Posada
Carriles nel caso in cui il procedimento penale attualmente in corso
presso la Procura della Repubblica di Roma portasse ad
un'incriminazione nei suoi confronti per l'attentato terroristico a
L'Avana in cui perse la vita Fabio Di Celmo.
Venier, Burgio, Vacca, Pettinari.