Non é
una novità che le informazioni su Cuba siano vergognosamente
falsificate, travisate e fornite in modo incompleto, ma per rispetto
dell’opinione pubblica italiana dato il tema così sensibile, non abbiamo
voluto tacere sulla falsità riportata a commento della foto pubblicata
oggi in prima pagina dal “Corriere della Sera”.
Cuba
non fa e non ha mai fatto la guerra agli Stati Uniti d’America.
Non
sono state le forze armate cubane ad intervenire militarmente negli
Stati Uniti, ma è esattamente il contrario e in tre diverse occasioni
“per proteggere gli interessi nordamericani nell’Isola”.
Cuba
non occupa militarmente alcuna porzione di territorio degli Stati Uniti,
é il governo nordamericano che occupa e mantiene contro l’espressa
volontà del popolo cubano la base navale di Guantánamo, tristemente
famosa per le aggressioni contro il popolo cubano partite da quel
territorio. Tristemente celebre inoltre per le torture ed i crimini
commessi contro “prigionieri musulmani” mantenuti in un limbo di
illegalità.
Quelle bandiere innalzate di fronte alla rappresentanza diplomatica del
governo nordamericano a L’Avana sono
BANDIERE A LUTTO
che ricordano gli oltre 3.000 morti e le 2.077 persone rimaste ferite o
mutilate, vittime tutte di azioni terroriste commesse contro il popolo
cubano perpetrate dal territorio nordamericano con la complicità di quel
governo. Tra quelle vittime figura anche un cittadino italiano, Fabio Di
Celmo, la cui famiglia, come tante famiglie cubane, continua ad
attendere che sia fatta giustizia. Proprio in questi giorni il mandante
reo confesso dell’azione terrorista in cui é morto Fabio, il noto
terrorista Luís Posada Carriles, che soggiorna in territorio
nordamericano sotto la protezione delle autorità di quel paese invece di
essere estradato in Venezuela dove deve rispondere della morte di altre
73 persone vittime della bomba da lui collocata su un aereo civile
cubabo, può essere lasciato libero senza dover affrontare conseguenze
legali.
Quelle
BANDIERE A LUTTO,
insieme alle foto delle vittime tra cui quella di Fabio, hanno il chiaro
scopo di ricordare all’attuale governo degli Stati Uniti che non avranno
neanche un briciolo di etica per dare a chicchessia lezioni di
democrazia e di rispetto dei diritti umani fino a quando applicheranno
l’ipocrita politica dei due pesi e delle due misure nell’affrontare il
terrorismo, scegliendo tra terroristi cattivi da combattere e
“terroristi buoni” da proteggere, come Posada Carriles.
Non
sono precisamente messaggi di libertà quelli lanciati dal pannello
luminoso della rappresentanza diplomatica nordamericana, perché per
diffondere LIBERTA’ c’é bisogno di molto più della divulgazione di
frammenti della dichiarazione dei diritti umani.
Quella piazza delle BANDIERE A LUTTO é stata inaugurata con una
cerimonia che ha avuto come parole d’ordine VIVA LA VITA: siamo un
popolo che ama e che difende la VITA.
Roma,
8 febbraio 2006
Ambasciata della Repubblica di Cuba