Molte
persone si sono date appuntamento in questa IX edizione del Colloquio
per la Liberazione dei Cinque e contro il Terrorismo e molte, da nove
anni, si riuniscono in questa città di Holguín per pianificare azioni
che conducano il più presto possibile alla liberazione degli
antiterroristi cubani.
Sono azioni
che confermano la mobilitazione sollecitata e che sono nate qui. Tra
queste una italiana, con una serie di video, ognuno di due minuti di
durata, nei quali personalità del mondo nei campi della politica, la
scienza, lo sport, lo spettacolo e altre attività, manifestano i loro
criteri sul caso dei Cinque e chiedono al presidente Obama di dare fine
all’ingiustizia.
La mattina
di giovedì 14, il Colloquio si è trasferito nei centri universitari,
opportunità nella quale i delegati hanno conosciuto l’impegno preso da
Fidel del 1959 con gli abitanti di Holguín di costruire un’università,
impegno che si è moltiplicato per sei, quante sono ora nel territorio.
Le delegazioni degli Stati Uniti, Canada e Puerto Rico hanno visitato
l’Università Oscar Lucero Moya, dove il rettore ha informato che nei 40
anni di vita del centro di alti studi si sono formati più di 25.000
professionisti.
Un forte
applauso ha accolto le sue parole e quindi si è aperto un ampio
dibattito nel quale un giovane delegato statunitense ha segnalato il
contrasto tra la gratuità degli studi a Cuba e la realtà degli USA, dove
molti universitari si laureano con un debito medio di 35.000 dollari.
“Ramón
Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e Gerardo Hernández
possono, con la loro alta morale, affrontare l’imperialismo perchè sono
uomini a tutta prova e stanno al disopra degli accusatori e dei giudici
corrotti”, ha assicurato l’Eroe della Repubblica di Cuba, René González,
nel IX Colloquio per la Liberazione dei Cinque e contro il Terrorismo.