Sono il segretario nazionale di
Democrazia Popolare (una modesta realtà politica) modesta e oscurata e
tuttavia parte viva di un popolo che non intende mettersi in
disparte, in questo Paese governato a destra e con un centro-sinistra
incapace di proporre nel concreto un progetto ed un programma per
mutare lo stato di cose presente. DP convinta che l'unità è sempre
possibile ma ha necessità di essere specificata, quanto i mezzi con il
fine, per conquistare una nuova concezione del mondo e della vita) e
sono iscritto all'Associazione Internazionale di Amicizia e
Solidarietà con i Popoli. Ambedue le organizzazioni sono ispiratrici
della fondazione e nascita del comitato di solidarietà con Cuba "Fabio
Di Celmo" (presidente onorario Giustino Di Celmo, papà della
vittima di un terrorismo cieco che appartiene al cinismo di classi
dominanti le quali per fini esclusivi e per imporre il proprio
pensiero come unico non disdegnano guerre, aggressioni e
neo-colonialismo, smantellamento di diritti, distruzioni ambientali
irrecuperabili e acuirsi di ogni dramma sociale...) che già ai suoi
albori ha messo insieme tante diversità ed ha organizzato con
centinaia di persone eventi oltre ogni aspettativa. Relazioni
internazionali per Cuba, l'incontro con Alberto Granado, l'essere
parte integrante dei comitati internazionali per i 5 eroi cubani e per
un sogno di liberazione al plurale. Era normale per questa
organizzazione aderire anche all'iniziativa del 10 marzo davanti
l'ambasciata degli USA... normale esprimere solidarietà al comitato
nazionale contro la guerra... normale stampare, con sacrificio,
documenti, riviste e fogli volanti per comunicare, per il diritto a
comunicare su Cuba, sul latinoamerica, sull'organizzazione mondiale
delle disuguaglianze, sul riscatto dei popoli... Normale cercare un
percorso per battaglie utili che impegnino, sconfiggendo o almeno
evidenziando ipocrisie ed opportunismi di tanta sinistra nostrana, chi
siede in Parlamento (come nel caso della spedizione militare in una
guerra d'aggressione e predatoria in Iraq) a pronunciarsi. Ci
interessa un mondo nuovo e una battaglia delle idee che ci renda tutti
e tutte protagonisti. In sintesi: la lettera e gli appunti di
siporcuba sono da noi pienamente condivisi ma non ci riguardano...
crediamo che non una, non due ma mille "Vietnam" siano oggi una
necessità, saremo con diversi compagni e compagne in adesione
all'iniziativa fuori l'Ambasciata USA e saremo, speriamo numerosi,
davanti al Parlamento Italiano perché se un soldato del Bel Paese è in
Iraq noi siamo coinvolti, se Fabio Di Celmo non ha giustizia noi siamo
complici, se il diritto internazionale è calpestato noi siamo
sconfitti... esprimere solidarietà per Cuba per noi significa anche
cercare una nostra strada, per quanto tortuosa, per un'alternativa
credibile e un futuro nuovo (questa polemica distingueva Gramsci da
Croce riguardo l'internazionalismo e noi sinceramente stiamo con
Gramsci...). Infine: gli appunti di Siporcuba sono legittimi, parte di
un'onesta intellettuale e morale che in tanti andiamo smarrendo... e
non possiamo non ringraziare questo spazio aperto che rappresenta un
atto di libertà...