UNA LETTERA SUGLI "AMICI CUBANI" DEI DS
di Giordano Zordan*
Vi scrivo perché so le vostre posizioni su Cuba, critiche ma disposte
al dialogo e con numerose iniziative di solidarietà all'isola. Riterrei
utile fare presente ai Ds, dalla Vostra più autorevole posizione, queste
mie osservazioni, se volete, con le correzioni che riterrete più
opportune.
Un saluto da Giordano Zordan
Era la prima volta che mi imbattevo nel portale
www.dsonline.it. Cercavo
notizie e impressioni sull'America latina e, devo dire, sono
rimasto davvero impressionato dai toni, davvero biliosi, irosi e
altezzosi propri di chi, in Italia i Ds, cerca ancora una volta una
legittimazione verso un supposto elettorato centrista e famigeratamente
"politically correct" (che, tradotto, significa non disturbare il grande
manovratore Usa). Quanto sto per evidenziare ha davvero del vergognoso.
Partiamo dal primo documento, del 21 Ottobre 2005, dal titolo"Corriente
Socialista Democratica Cubana - Proposte per il presente e il
futuro" a firma di Francesca D'Ulisse, in cui si deplorano presunti
episodi di violenza fisica (non precisati) e verbale (però!!!) ai danni
di esponenti della Corriente Socialista Democratica Cubana, da parte di
non meglio precisati filo-castristi.
L'articolo passa poi a sottolineare le <<cicliche e costanti
interruzioni di energia elettrica che hanno messo fuori uso per ore ed
ore (in campagna, 16 ore al giorno quasi tutti i giorni) ventilatori,
condizionatori, frigoriferi e quanto altro; la reazione dei cubani
esasperati per questo stato di cose che sono arrivati a lanciare
bottiglie incendiarie contro le centraline elettriche; una situazione
economica resa ancor più difficile, tra le altre, dalla adozione,
nell'ottobre 2004, del Cuc (peso cubano convertibile) ai seguenti
rapporti di cambio 24 pesos = 1 Cuc - 0,80 $ Usa = 1 Cuc.>>. Non una
parola sulla causa prima di tali disservizi (un embargo criminale e
sempre più rigido, che dura da 45 anni !!! Una situazione da vera e
propria emergenza guerra che dura dal 1959, con più di 3.000 morti
cubani, attentati terroristici, tentativi d'invasione, tutti
graziosamente regalati dal vicino zio Sam !!!
Quanto poi all'adozione del Cuc, descritta come sciagurata, io
sosterrei: per fortuna!!! Abbiamo visto la fine dell'Argentina e la
riproposizione Usa della stessa ALCA, per fortuna respinta, pena lo
strangolamento economico-valutario dell'America latina!
Siccome non è possibile non sapere certe verità economiche evidenti,
allora vi è davvero malafede, magari suggerita dalle direttive del
partito (italiano, non cubano!).
Ma c'è di più: si elencano poi "i numeri della repressione" a Cuba,
senza specificare per quali ragioni i famosi 75 dissidenti del 2003, e
altri citati, siano stati arrestati. Anche qui, vi è malcelata malafede,
visto che chiunque potrebbe documentarsi efficacemente, con interessanti
risvolti.
Il secondo documento, sempre su
www.dsonline.it, e sempre a firma Francesca D'Ulisse, del 24 ottobre
2005, "Cuba e Venezuela - Un'analisi di Manuel Cuesta Morua della
Corriente Socialista Democratica Cubana", stigmatizza Chavez, che:
1. sarebbe colpevole di approvvigionarsi di petrolio venezuelano (e
allora? è proibito avere relazioni commerciali?;
2. "tratterebbe una alleanza tra caudillos per avere un fronte
antistatunitense in America latina" (riferendosi alle relazioni
cubano-venezuelane: è proibito a oltranza essere anti-americani?);
3. "venderebbe ad alcuni settori sociali un modello di "caudillismo
sociale" fatto di partecipazione ma non di democrazia" (scuole nuove,
supermercati popolari con prodotti di prima necessità scontati dal 40%,
ambulatori sanitari nei quartieri poveri e un processo di riforma
agraria, lento ma che sta ridistribuendo terre improduttive ai piccoli
contadini, collaborazione a progetti di alfabetizzazione "barrio adentro"
= dentro il quartiere, e medicina di base "misiòn milagro" = missione
miracolo, con medici ed educatori cubani);
4. censurerebbe "in America latina altre alternative di sinistra e di
centro sinistra più adeguate a conciliare democrazia e conquiste
sociali" (quali? io non le ho mai viste!).
Tali argomentazioni risultano davvero ridicole, e infatti non le avevo
mai lette in giornali di area Ds in Italia, segno che non sarebbero
gradite nemmeno ai propri elettori. Anzi "L'Unità" è stata recentemente
richiamata all'ordine per essere stata "troppo di sinistra" (e il
recente allontanamento del direttore, lo prova).
Ma le chicche stanno alla fine: si stigmatizza con aria denigratoria, e
direi cinica, <<l'accordo Castro/Chavez denominato "Plan del Sandino" e
siglato il 21 agosto u.s., nel corso della trasmissione "Alò Presidente"
trasmessa in diretta da Cuba su "Telesur". Il programma del Plan si
propone di curare 6 milioni di pazienti latinoamericani in 10 anni nelle
installazioni sanitarie cubane coinvolte nella "Missione miracolo" e nei
centri sanitari venezuelani che si assoceranno al progetto. Castro si
farebbe interprete di questa piattaforma e di questo movimento
conferendogli il prestigio e l'autorità di un uomo che ha fatto la
storia e che è nella storia. Prestigio e dimensione che Chavez non ha e
di cui ha bisogno>>.
Passando alle ultime elezioni in Venezuela (articolo del 6 Dicembre
2005"Elezioni in Venezuela"), dove è andato a votare soltanto il 25%
degli aventi diritto (con quasi il 90% di consensi a Chavez), si
sottolinea lo "scarso valore" di quest'ultime, visto la rinuncia
dell'opposizione a parteciparvi (su pressione statunitense). Se si
evidenziano qui le colpe dell'opposizione, "a partire dalla scelta
golpista del 2002, a quella del fallito sciopero nel settore
petrolifero, fino all'altrettanto fallito referendum revocatorio della
presidenza Chavez, non si capisce perché, sempre in questo stesso sito
www.dsonline.it, nell'articolo del
13 Dicembre 2005, "Egitto - I risultati delle elezioni parlamentari", a
firma Gianfranco Brusasco, si accetti senza colpo ferire la stessa
percentuale del 25% di chi è andato a votare in Egitto, senza il minimo
accenno agli scontri cruenti (con morti e feriti) per impedire con le
armi di andare a votare nei seggi a maggioranza islamica.
Se davvero i Ds vogliono perdere gli ultimi proseliti a sinistra, ma
anche nel centro-sinistra, per recuperare voti prettamente di centro, se
non di destra, comunque sicuramente filo-americani, di quelli di Miami
per intenderci, allora avanti così, allora questa è la strada giusta!
Giordano Zordan
* lettera ricevuta da Radio Città Aperta il 15 dicembre
GIORDANO ZOLDAN ha perfettamente
ragione a denunciare la dis-informazione su e contro Cuba e Venezuela
portata avanti da una certa area politica, partito, giornale, esponenti
e giornalisti piu o meno noti della presunta sinistra
democratico-progressista. A loro va inviata la seguente e
incontrovertibile risposta: negli ultimi sei anni hanno spostato il loro
asse politico e sociale dalla destra o centro-destra verso il
centro-sinistra o sinistra i seguenti paesi dell'America latina.
VENEZUELA, BRASILE, ARGENTINA, URUGUAY ( dove il ministro
dell'agricoltura e´un ex Tupamaro degli anni 70 coi segni di 4
proiettili in corpo). Crisi presidenziali ripetute si sono avute in
ECUADOR e BOLIVIA, dove alle elezioni di domenica prossima il
sindacalista indio Evo Morales potrebbe vincere. In CILE la candidata
socialista BACHELET e' in vantaggio al primo turno ( suo padre fu ucciso
da Pinochet, lei stessa e sua madre furono torturate), e in NICARAGUA il
Fronte Sandinista di Daniel Ortega potrebbe vincere le prossime
elezioni. Anche PANAMA´dopo gli anni bui della signora Moscoso ( che
mise in liberta´il terrorista Posada Carriles) ha ripreso ottime
relazioni con Cuba ( vedi visita recente del presidente Torrijos) e gli
manda decine di migliaia di malati a farsi curare gratis nell'isola. Chi
non capisce questo, cioè´che questi sono i risultati della cura da
cavallo dell'economia selvaggia liberista made in Usa imposta negli
ultimi 20 anni in America latina ( vedi il saccheggio di Menem in
Argentina e la catastrofe socio-economica di quel paese nel 2001), non
capisce nulla di nulla di politica generale e di società´civile e umana.
Ma questi tipi non possono comprendere nulla della realtà´che capiscono
anche i bambini a Cuba e in Venezuela, perché si tratta di persone in
mala fede, che cioe´obbediscono a astratti ordini di scuderia
pre-ordinati( probabilmente finanziati non solo politicamente ma anche
in ceri casi economicamente). L'America latina e´oggi il continente più
interessante al mondo. Ci penserà´il Nuovo Socialismo del XXI secolo a
far capire le cose agli ignoranti di andata e ritorno, come ha detto
anche a Milano il presidente Chavez ( che ha studiato da Fidel ed
e´diventato forte, bravo e brillante). Ciao a tutti
Marzio Castagnedi