Il futuro appartiene
all’etica, a una società più giusta
• Il 2006 è “L’Anno
della Rivoluzione energetica a Cuba”
“Attaccare Cuba
sarebbe come attaccare un santuario dell’etica universale, ha dichiarato
il Comandante in Capo Fidel Castro, che ha valutato che il futuro
appartiene all’etica, a una società più giusta o altrimenti non ci sarà
futuro per l’umanità.
Dopo due giorni di
dibattuti nel palazzo delle convenzioni i deputati hanno accordato di
designare il 2006 come Anno della Rivoluzione energetica a Cuba, su
proposta di Fidel, durante il sesto periodo ordinario di sessioni della
Assemblea Nazionale del Poder Popular dell’attuale legislatura.
Fidel ha detto che
abbiamo assicurato quattro volte la capacità di generazione elettrica
che l’Isola necessita ed ha dichiarato di essere convinto che le misure
adottate in questo campo avranno una ripercussione mondiale.
Sicuramente per
giugno e luglio prossimi avremo già a disposizione l’80% delle nuove
capacità di generazione installate, alle quali si aggiunge l’80% della
capacità degli impianti d’emergenza. Questo permetterà di liberarci
dagli apagones (mancanza di luce elettrica), costituendo una base per un
nuovo sviluppo.
Al termine dei
dibattiti i deputati hanno approvato i progetti legge del bilancio dello
stato e le linee del piano economico e sociale del 2006.
Ernesto Suárez,
segretario dell’Assemblea Nazionale, ha annunciato che i membri del
Parlamento hanno eletto i giudici del Tribunale Supremo Popolare.
I parlamentari hanno
risposto alla richiesta del Ministero di Finanze e Prezzi approvando al
termine dell’anno un deficit di bilancio superiore al previsto dallo
stesso parlamento, considerando le spese addizionali per affrontare i
danni provocati da una lunga siccità e dal passaggio degli uragani, tra
gli altri fatti.
Il Ministro degli
Esteri, Felipe Pérez Roque ha fatto un brillante intervento ed ha
dichiarato che il 2005 è stato un anno nel quale si è consolidata la
tendenza all’isolamento internazionale del governi degli Stati Uniti
nella sua politica di blocco contro Cuba, mentre la Rivoluzione ha
ampliato le sue relazioni diplomatiche, il sostegno che riceve dalla
comunità internazionale e i vincoli di cooperazione e solidarietà tra i
popoli.
Felipe Pérez Roque nel
suo intervento ha ricordato che la condanna del blocco è stata quasi
unanime e che si è svolta un’altra positiva campagna contro la
mistificazione e la disinformazione dell’impero e dei suoi alleati
europei nella Commissione dei Diritti Umani – CDH - della ONU. Per la
prima volta 5000 intellettuali, includendo otto Premi Nobel, hanno unito
la propria volontà per domandare che si smetta di raccontare menzogne e
di manipolare la CDH.
Mentre avviene tutto
questo, il governo degli USA ha deciso di rafforzare il blocco e di
mettere in pratica il detto “piano per assistere una Cuba libera”
adottando nuove misure contro il popolo cubano, come aveva annunciato
il capo della Casa Bianca nel mese di maggio scorso.
Anche se l’impero sta
intensificando la sua guerra, noi abbiamo la profonda convinzione, ha
sottolineato Felipe, che gli USA non riusciranno a mai a mettere in
pratica le minacce includendo quelle di tipo militare, perchè non hanno
legittimità internazionale o una base minima sulla quale fabbricare un
pretesto d’aggressione contro l’Isola.
Pérez Roque ha detto
che nessun tentativo dell’imperialismo per distruggere Cuba avrà
successo, ma ha chiamato a considerare l’importanza di affrontare gli
errori e le debolezze interne, per assicurare invulnerabilità alla
Rivoluzione nel presente e soprattutto nel futuro, quando non ci saranno
più le generazioni storiche cha l’hanno portata al Trionfo nel 1959.
Per questo ci sono tre
premesse fondamentali: l’autorità morale dei dirigenti partendo
dall’esempio personale; la legittimità del processo di costruzione
sociale sulla base dell’onore, dello spirito di sacrificio e della
consacrazione al popolo e infine il mantenimento dell’appoggio popolare
e non perchè la Rivoluzione sia sostenuta, ma perchè si condividano le
idee e le convinzioni comuni per continuare a sviluppare il nostro
progetti socialista.
CRESCE L’AUTORITÀ MORALE DI CUBA
Oggi non parliamo di
sopravvivenza ma di come moltiplicare gli sforzi in tutti i settori per
assicurare invulnerabilità economica e conquistare la sicurezza
nazionale, ha dichiarato il deputato Labzaro Barredo all’inizio dei
lavori. Dopo quasi 50 anni noi affrontiamo nuove sfide: dobbiamo essere
più colti ed efficienti.
Egli ha precisato che
per compiere le aspettative del 2006 si impone un’offensiva contro la
corruzione e le condotte negative che si notano nelle nostre stesse fila
e contro quelli che approfittano del lavoro altrui, cercando di lucrare
con le necessità della popolazione. Questa battaglia, ha detto, serve
per sradicare gli sperperi, per sussidiare le persone e non i prodotti,
esigendo dagli amministratori un disimpegno ottimale.
Il parlamentare
Rogelio Polanco ha affermato che le conquiste di quest’anno mostrano al
mondo che è possibile costruire una società differente con volontà
propria e dignità.
Armando Hart Dávalos,
direttore dell’Ufficio Nazionale del Programma
Martiano, ha
riflettuto sulla poderosa presenza del legato di José Martí. L’Apostolo
aveva avvisato dei pericoli che esistono contro la idee socialiste, tra
le quali la lettura oscura e la superbia, l’ignoranza, la mancanza di
cultura, l’opportunismo e la malvagità umana. Tutti i grandi pensatori
cubani, da Felix Varela a Fidel hanno promosso lo sviluppo d’una cultura
integrale.
L’intervento di Hart
ha propiziato un emotivo scambio di opinioni con il compagno Fidel.
L’ UNICO IMPERO
POSSIBILE È QUELLO DELLE IDEE
Il Comandante in Capo
ha fatto riferimento alla decadenza dell’impero degli USA, il cui
affanno egemonico è sempre maggiore e viene esercitato a pura forza.
Se esisterà un altro
impero sarà quello delle idee! Non potrà essere quello della forza, ha
detto ed ha esposto in maniera indiscutibile l’evidenza delle sempre
maggiori impossibilità di mantenere la pace da parte del governo di
Washington.
Fidel ha indicato che
l’egemonia mondiale degli USA oggi è possibile solo con la violenza, con
illegali centri di tortura, teorie di guerre preventive e genocidi.
Egli ha citato il
Vietnam e i recenti casi dell’Afganistan e Iraq, mentre negli Stati
Uniti cala l’appoggio al governo.
Fidel Castro ha
affermato che, a proposito delle aggressioni contro Cuba, è importante
che la storia riconosca l’operato del popolo cubano, per le sue idee, i
principi e il comportamento eccezionale. Parlando dell’annuncio d’una
nuova riunione presieduta dalla segretaria di Stato Condoleezza Rice,
che ha dichiarato che è giunta l’ora di un cambiamento a Cuba, il Capo
della Rivoluzione ha commentato: “Ma ci può essere qualcosa di più fuori
luogo di questa matta che si mette a parlare di transizioni di questi
tempi? Sono davvero fuori di testa e fanno pena! Noi crediamo nella
sopravvivenza delle idee!” ha reiterato Fidel. “Costoro che organizzano
una commissione per la transizione della democrazia a Cuba sono una
banda di Comemierdas che non merita rispetto!” ha sottolineato. “Sarebbe
conveniente proporre una commissione cubana per un periodo di
transizione negli Stati Uniti, perchè Cuba è un paese in transizione
verso il socialismo e il comunismo!”
I
PROGRAMMI DI SALUTE
Dopo aver esposto che
Cuba potrebbe aumentare il suo contributo per migliorare la salute in
America Latina e nei Carabi, Fidel ha proposto di presentare agli
organismi internazionali la creazione di un programma che permetta di
realizzare operazioni di cui potrebbero beneficiare milgliaia di persone
con problemi della vista.
Egli ha spiegato che
invece di trasportare i malati, sarebbero i medici ad andare nelle
nazioni necessitate questo farebbe risparmiare almeno mille milioni di
dollari e inoltre si potrebbero creare migliaia di specialisti.
Fidel ha annunciato
che ha contattato già vari governi ed è possibile che nel prossimo
semestre si possano aprire 15 centri oculistici come quello appena
creato in Bolivia.
“Abbiamo tutto il
personale pronto e altri studiano questa specializzazione” ha
sottolineato.
Attualmente sono
migliaia i collaboratori cubani che lavorano in decine di paesi e
assistono circa 59 milioni di persone, come parte del programma
integrale di salute.
L’intervento di Fidel
è stato preceduto dalle riflessioni del deputato José Ramón Balaguer,
ministro alla sanità, che ha detto che la cosa più importante di questa
Rivoluzione è la formazione di uomini generosi e sensibili, capaci di
esercitare la loro professione dov’è più necessario.
LE CUBANE IN PRIMO
PIANO
Partendo dai dati
apportati dalla deputata Yolanda Ferrer, segretaria generale della
Federazione delle Donne Cubane, sullo sviluppo culturale e professionale
delle cubane, Fidel ha sottolineato l’apporto che le donne dell’Isola
danno nel settore della salute, nel quale rappresentano il 70% dei
laureati, medici e infermiere.
Sul totale del
personale che lavora in Venezuela - medici dentisti e infermieri - il
59% sono donne e sono incorporate al programma integrale di salute - più
quelle in Venezuela il 52,3%, senza contare quelle che lavorano in
Paquistan.
Enrique Goméz Cabeza,
al fronte dei lavoratori sociali, ha segnalato che il 72% dei diplomati
in questo programma sono ragazze.
Nell’educazione, ha
detto il ministro Luis Ignacio Gómez, le compagne sono circa il 71º% dei
maestri, 240.000 circa attualmente, mentre nel 1959 erano in tutto
solamente 30.000.
Yolanda Ferrer ha
indicato che in accordo con il censimento del 1953, la forza lavoro
femminile era il 12%, contando le donne che ricevevano o meno un salario
e la maggior parte erano domestiche, mentre si “usavano” nei postriboli
almeno 100.000 donne.
Il tema femminile ha
motivato un eccellente dialogo tra Fidel e i generali Leopoldo Cintra
Frías e Teté Puebla, nel quale sono stati ricordati momenti della
guerra di guerriglia.
CONTINUA IL DIBATTITO SULLA CORRUZIONE E ALTRI DELITTI
La corruzione altre
manifestazioni illegali sono state al centro delle riflessione di
numerosi deputati che sono intervenuti sul tema.
Pedro Ross ha
dichiarato che siamo in condizione di creare una cultura del lavoro,
della responsabilità individuale con la società, la cultura della lotta
contro tutto ciò che può danneggiare la Rivoluzione, includendo il furto
e la corruzione.
Per questo, ha dette
il dirigente sindacale, abbiamo deciso di posporre il congresso della
CTC, per discutere prima i problemi di ogni collettivo.
Egli ha informato che
sono già state effettuate 350 assemblee e tra le altre ha citato quella
del Porto dell’Avana e nelle unità del sistema ferroviario. Le
discussioni sono molto forti: ci sono lavoratori che reagiscono e altri
invece che continuano a giustificare il furto e altre condotte
illegali...
Abbiamo fiducia nel
potere dei lavoratori e affrontiamo un processo spoglio di formalità,
concentrato in quei luoghi dove si sono presentate le maggiori
difficoltà, come i magazzini di alimenti e medicinali, i grandi
ospedali, gli alberghi e altri luoghi turistici, le unità di commercio,
perchè è lì che dobbiamo combattere seri problemi, includendo quelli
esistenti nelle nostre organizzazioni sindacali e politiche.
Il deputato Orlando
Lugo Fonte, parlando a nome dei contadini e dei cooperativisti ha
spiegato che si riconoscono le debolezze e gli errori attuali e si è
coscienti di quello che significherebbe perdere la Rivoluzione.
Per questo ci dobbiamo
impegnare nella soluzione dei problemi con la direzione del Partito e di
Fidel.
Nel nostro settore non
possiamo dimenticare la frase pronunciata dal Comandante in Capo durante
il congresso della ANAP - Associazione dei piccoli Coltivatori - che ha
segnalato che il dovere patriottico numero uno dei contadini è produrre
per la popolazione.
Yolanda Ferrer ha
riferito l’importanza della condotta dei cittadini alla costruzione di
una società socialista. La segretaria genérale della FMC ha distinto il
ruolo del settore femminile cubano, paragonando le conquiste alle
situazioni di cruda disuguaglianza che vive la maggioranza delle donne
nel mondo.
In un dialogo Fidel ha
segnalato che se non avessimo provveduto a coprire la necessità di
“tagliare” con i furti di benzina nelle stazioni di servizio, forse
avremmo tardato a renderci conto della quantità di denaro che veniva
sottratto al bilancio dello stato come conseguenza dei furti.
Niente resterà senza
controllo e saranno le masse di lavoratori, che sono onesti nella gran
maggioranza, che svolgeranno questo compito.
Fidel ha reiterato che
si combatteranno il furto e la corruzione e vinceremo. Non esiste
morale per fare resistenza e la morale sta dalla parte della Rivoluzione
e si deve analizzare se esiste un “compagnerismo” mal inteso... Si deve
fare una chiara critica nelle riunioni per non far poi ascoltare alle
radio o pubblicare nei giornali i nomi di chi ha figli e famiglia.
Dobbiamo dire che non
ci devono obbligare a pubblicare i nomi, a darli in pasto all’opinione
pubblica. L’autocritica è un principio dei rivoluzionari e per questo le
assemblee si devono realizzare facendo autocritica, con i propri nomi e
spiegando i fatti.
Non dobbiamo ridurre
le necessità e ridurre le coscienze ma si devono ridurre le necessità e
far crescere le coscienze.
Solo l’educazione crea
la forza morale, la resistenza di fronte all’istinto, perchè l’essere
umano ha dentro di sè solo l’istinto, è come un piccolo animale.
Parlando
dell’incremento nazionale della capacità poligrafica, Fidel ha detto a
Carlos Valenciaga, che fa parte del Consiglio di Stato, di riferire sul
tema e questi ha parlato degli investimenti realizzati nella tipografia
Alejo Carpentier e nella Federico Engels che tra poco comincerà la sua
produzione.
Egli ha detto che
tutti i visitanti di queste imprese restano sbalorditi per gli
investimenti realizzati e non pochi stranieri segnalano che Cuba dispone
di una delle migliori tipografie di tutta l’America Latina.
Sono stati stampati
circa 40 milioni di volumi per la Battaglia delle Idee, per la
diffusione capillare dell’insegnamento e per le Fiere del Libro.
SOLUZIONI DEL MOMENTO
Carlos Lage Codorniú,
presidente nazionale della Federazione
Studentesca
Universitaria, è intervenuto ed ha ringraziato per gli insegnamenti
ricevuti nelle giornate di dibattuti del Parlamento e delle espressioni
di simpatia che ricevono nell’Isola i 17.000 studenti universitari
incorporati a importanti compiti assieme ai lavoratori sociali.
Abbiamo forze
sufficienti per vincere questa battaglia, ha assicurato il giovane
dirigente.
Fidel ha mostrato una
lampadina incandescente di quelle che “distruggono le economie”. Questa
illuminava due stanze in una casa ma con l’operazione “morte
all’incandescente” abbiamo sostituito queste lampadine con quelle che
risparmiano energia.
Enrique Gómez Cabeza
ha informato che sono state cambiate 4,8 milioni di lampadine ed ha
offerto una panoramica sul lavoro di controllo dei combustibili in
alcune province, come a Santiago di Cuba.
Uno scambio
interessante è avvenuto a proposito dell’uso delle motociclette dei
privati come taxi a Santiago e su richiesta del Comandante in Capo il
deputato Misael Enamorado, primo segretario del PCC nel territorio
orientale, ha spiegato alcuni particolari.
Il prezzo del
trasporto di un passeggero per tre o quattro Km. è di dieci pesos e la
somma delle persone che usano questi mezzi varia tra 15.000 – 30.000.
Le moto però sono la seconda causa di incidenti a Santiago di Cuba.
Fidel ha precisato che
si stanno cercando soluzioni per le situazioni più critiche. Carlos
Manuel Pazo, ministro dei trasporti ha notificato l’arrivo nella
provincia di Santiago delle prime 30 automobili che si useranno per gli
ospedali, le funerarie e altre entità di servizio alla popolazione.
La situazione dei
trasporti all’Avana e a Santiago di Cuba e le misure in marcia per
attenuare il problema nelle due città hanno occupato una parte
dell’analisi del parlamento e Fidel Castro ha chiesto a Pazo notizie
sulla selezione e la preparazione di 400 autisti pubblici che guideranno
gli autobus acquistati nella Repubblica Popolare della Cina per i viaggi
inter provinciali e delle prove che si realizzano con altri veicoli che
circoleranno nella capitale. (María Julia Mayoral, Raisa Pagés, Lourdes
Pérez Navarro, José A. de la Osa e Alberto Núñez Betancourt – Traduzione
di Gioia Minuti)