Fidel Castro
desidera che durino le sue idee, ha segnalato Pérez Roque
Il ministro degli
esteri cubano, Felipe Pérez Roque, ha sintetizzato le principali qualità
del presidente Fidel Castro ed ha affermato che coloro che desiderano la
sua morte si sbagliano se pensano che spariranno le idee e i principi
che ha seminato.
“I nemici della
Rivoluzione cubana, cioè i nemici della giustizia, della verità e della
dignità contano i minuti aspettando e desiderando la morte di Fidel,
senza comprendere che Fidel non è solo Fidel, ma è il suo popolo” ha
detto il ministro.
“Fidel è tutti coloro
che sono disposti a lottare e lottano per far sì che un mondo migliore
sia possibile”, ha sottolineato Pérez Roque, chiudendo una commissione
del Colloquio “Memoria e Futuro: Cuba e Fidel, che si è svolto
all’Avana.
“Fidel desidera solo
che di lui restino le sue idee: è in piena convalescenza.
Sta meglio e
ritornerà allo lotta per sconfiggere nuovamente i nemici assetati d’odio
e mediocrità” ha detto Pérez Roque in un discorso di circa un’ora.
Egli ha enumerato 15
qualità di Fidel, che non ha partecipato direttamente ai dibattiti del
Colloquio perchè è convalescente da una delicata operazione.
“Una sua virtù è la
totale onestà e non lo direi se non ne fossi assolutamente convinto”.
Fidel Castro ha fatto moltissimo per l’unità dei cubani, come condizione
di base per la difesa e la sopravvivenza della Rivoluzione e il trionfo
di un’idea.
Non può trionfare
un’idea per giusta che sia se non si uniscono coloro che vi credono. La
Rivoluzione cubana si è salvata perchè ha saputo costruire e difendere
la sua unità e si salverà in futuro solo se conserverà l’unità. Negli
ultimi 50 anni Fidel ha trasformato l’etica in ragione di stato, una
componente essenziale dell’attuazione politica e rivoluzionaria a Cuba.
L’idea che il fine
giustifica i mezzi non si pratica a Cuba e Fidel non lo ammette in
assoluto.
La distanza dalle cose
materiali, per gli omaggi e le vanità è grande in Fidel Castro, una sua
qualità essenziale.
Non solo la sua totale
assenza di vanità, ma l’idea di solidarietà come dovere e non come arma
d’influenza politica, ha segnalato Pérez Roque.
Un’altra virtù di
Fidel è una ragione di stato a Cuba: la coerenza nei principi. Non si
può chiedere alla gente di fare quel che uno non è disposto a fare e non
esiste dirigente cubano che non capisca che l’esempio è essenziale e che
i capi devono marciare davanti a tutti e hanno diritto solo al
sacrificio.
La missione
internazionalista di Fidel è stata far divenire Cuba la terra ferma per
tutti coloro che lottano per la giustizia e la dignità del mondo. Per
guidare questo popolo si deve essere capo ed essere una punta
d’avanguardia, ha detto ancora il ministro cubano.
La verità come arma è
una condizione per essere rispettati ed ha permesso a Fidel Castro e al
suo governo di non avere mai la debolezza di dover ammettere una
menzogna.
Pérez Roque ha
ricordato anche la sensibilità come un’altra qualità del Comandante in
Capo, sempre presente anche nelle attuazioni politiche.
Modestia e assenza
totale di vanità, la coscienza che il dovere di un politico
rivoluzionario è apprendere, leggere e conoscere sempre più, il rigore
personale... questi sono alcuni dei meriti di Fidel.
Il ministro Pérez
Roque ha ricordato anche come virtù di Fidel la sua convinzione che la
sconfitta non sarà mai tale sino a quando non verrà accettata come tale.
“A Fidel non piace
perdere neanche a palline”, ha commentato scherzando. L’idea di lottare
per la giustizia senza considerare le frontiere ha trasformato
l’attuazione cubana in causa universale.
Il ministro ha lodato
gli scienziati cubani che lavorano tenacemente per ottenere vaccinazioni
che curano malattie che a Cuba non esistono.
“La forza delle idee
in Fidel è straordinaria, la convinzione personale e martiana che
un’idea giusta nel fondo di una grotta è più forte di un esercito, è
propria di Fidel, che si è sempre sentito solo un essere umano.
Felipe Pérez Roque ha
concluso dicendo che l’assenza totale di odio verso qualsiasi persona,
includendo i suoi nemici è una chiave della sua personalità. “Fidel odia
solamente l’ingiustizia, la fame, la discriminazione razziale, ma non le
persone, anche se gli sono nemiche”, ha sottolineato ancora il ministro
cubano.