CUBAOGGI
E' MORTO ALBERTO GRANADO, L'AMICO DEL CHE |
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Lo scrittore argentino
Alberto Granato che fu compagno di viaggio del rivoluzionario Ernesto "Che"
Guevara, è morto questa mattina nella sua residenza de L'Avana a 88
anni di età.
Come hanno confermato i suoi parenti a Radio Nazionale Venezuela, Granado è
morto nel sonno.
Alberto è nato a Hernando nella centrale provincia di Cordova, in Argentina,
l' 8 agosto 1922 e dopo aver compiuto 30 anni, lo scrittore decise di
partire dalla sua Argentina natale per dedicarsi a viaggiare per tutta
l'America latina in compagnia del suo amico Ernesto Guevara.
Già il celebre viaggio per il Sud-America incominciò nel dicembre del 1951,
a bordo de "La Poderosa", una motocicletta Norton dell'anno '39, e nove mesi
dopo si separarono in Venezuela, quando il Che ritornò a Buenos Aires per
terminare i suoi esami universitari.
Granado che era già biochimico, rimase in Venezuela e lavorò nel lebbrosario
di Capo Bianco situato a La Guaira, nello stato di Vargas, fino a che partì
nel 1955 per l'Europa.
Nel 1960, dopo il trionfo della Rivoluzione Cubana, si ritrovò col suo amico
Ernesto Guevara, maggiore dell'Esercito Ribelle, ed un anno più tardi si
trasferì definitivamente a Cuba.
Nel 1978 pubblicò il suo libro "Col Che per il Sud-America", nel quale
raccontò il vissuto del suo viaggio vicino a Guevara per il continente nel
quale il Che, come Granado, si formò la coscienza rivoluzionaria.
Tra 2002 e il 2003, Alberto Granato fu consulente del film I diari
della motocicletta, del brasiliano Walter Salles che narrò al grande
schermo il famoso viaggio dei due amici argentini.
Per coloro che avessero perduto l'intervista con Alberto Granado, suggeriamo
di visitare:
INCONTRO
A ROMA CON ALBERTO GRANADO
Un amico è per sempre
Alberto Granado Jimenèz nasce a Cordova in Argentina, l’8 Agosto del 1922.
Laureato in Biochimica, Farmacia e Scienze Naturali, è il testimone diretto
degli anni giovanili di Ernesto Che Guevara, suo grande amico, con il quale
intraprese molte esperienze; la più celebre fu il viaggio in motocicletta
alla “Scoperta dell’America Latina”.
Alberto (Petiso) a 20 anni allenatore d’una squadra di rugby:“Estudiantes”,
conobbe così Ernesto Guevara (Fùser - Fùribondo Serna) e fu l’inizio di
una grande affettuosa amicizia tra i due, Mial che significa Mi Alberto e il
(Pelao) Ernesto. Nel 1943 Alberto Granado fu recluso per aver partecipato ad
una manifestazione di protesta di studenti e professori, contro le misure
repressive adottate dal Governo argentino. Dal 1950 lavorò nel lebbrosario
Josè J.Puente a San Francesco del Chanar, sviluppando studi scientifici
rispetto alle suscettibilità immunologiche dei lebbrosi. Il 4 Gennaio 1952,
il sogno di conoscere l’America Latina, si avverò. Iniziarono il
viaggio con la “Poderosa II” una vecchia Norton 500: “Mial” e il
“Pelao” partirono da Cordova, per Cile, Perù, Colombia e dopo 8 mesi
arrivarono in Venezuela e a Caracas, dove si salutarono. Alberto Granado si
stabilì a Caracas, divenne docente universitario, ebbe un suo laboratorio
nella Facoltà di Biochimica, e nel 1955 si sposò con Delia ed ebbero poi
tre figli. Dopo 8 anni, incontrerà nuovamente Ernesto, divenuto il ”Che”,
il 24 giugno del 1960, nel Banco Centrale dell’Avana a Cuba, dopo il trionfo
della Rivoluzione guidata da Fidel Castro, che aveva visto protagonista il
suo amico del cuore, Ernesto Che Guevara (Fùser), che svolgeva in quel
momento l’incarico di Presidente del Banco Nacional de Cuba. Il 23 marzo del
1961 Alberto Granado decise di lasciare il suo prestigioso incarico
universitario, gli agi di una vita economicamente sicura e si trasferì con
la famiglia a Cuba, dove fondò la Scuola di Medicina a Santiago. Seguirono
innumerevoli incarichi medico-scientifici a lui affidati dal Governo
Rivoluzionario cubano, e dal 1994, terminato il lavoro scientifico, il suo
campo di lotta divenne quello politico, respingendo le falsità diffuse dalla
stampa delle multinazionali e principalmente da quelle nordamericane, su
Cuba, diffondendo un’immagine vera e sincera della Rivoluzione e del suo
operato. Granado ha viaggiato sino a pochi mesi fa in molti paesi,
curando poco se stesso, ed ha parlato del Che, della rivoluzione, di
socialismo e sempre poco di sè, perchè era modesto e con un carattere
squisito. Conosceva molto bene l’Italia ed aveva offerto centinaia di
conferenze e incontri in molte città. Tra le ultime foto quelle scattate a
Venezia nel Circolo d’Amicizia Italia Cuba... Era molto orgoglioso dei suoi
figli (Alberto dirige la Casa d’Africa a L’Avana) tra le su debolezze la
pasta con il pesto alla genovese. Ci stanno arrivando decine di messaggi di
ricordo, affetto e condoglianze da tutti gli italiani che lo hanno
conosciuto.
SiporCuba porge tutte le sue condoglianze a Delia e alla famiglia tutta
Fidel e Raúl Castro hanno inviato corone di fiori ad Alberto Granado
Le corone di
fiori del leader della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro, e del presidente
Raúl Castro hanno reso omaggio al grande rivoluzionario Alberto Granado, ha
informato il Telegiornale della Televisione Nazionale. Rispettando la sua
volontà il corpo di Granado, molto a 88 anni di età, in questa città, sarà
cremato e le sue ceneri saranno sparse in Cuba, Argentina e in Venezuela.
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