Messaggio del Presidente Fidel Castro al popolo di Cuba ed agli amici
del mondo
Io non posso
inventare notizie buone, perchè non sarebbe etico e se le notizie
fossero cattive l’unico a trarne vantaggio sarebbe il nemico.
Il mio stato di
salute, nella situazione specifica di Cuba determinata dai piani
dell’impero, si trasforma in un segreto di Stato che non può essere
costantemente divulgato.
I compatrioti lo
devono comprendere. Non posso cadere nel circolo vizioso dei parametri
di salute, che si muovono costantemente durante la giornata.
Posso dire che è
una situazione stabile, ma un’evoluzione reale del mio stato di salute
necessita che il tempo trascorra.
Il massimo che
potrei dire è che la situazione si manterrà stabile per molti giorni
prima di poter dare un verdetto.
Sono molto grato
ai nostri compatrioti ed alle molte persone del mondo che hanno inviato
messaggi.
Mi dispiace di
aver causato agli amici del mondo così tanta preoccupazione e tormento.
Mi sento
perfettamente bene in quanto a stato d’animo.
L’importante è che
nel paese tutto sta marciando e marcerà perfettamente bene.
Il paese è
preparato per la sua difesa da parte delle Forze Armate Rivoluzionarie e
del popolo.
I nostri
compatrioti sapranno tutto a tempo debito, così come è stato dopo che
sono caduto a Villa Clara.
Bisogna lottare e
lavorare.
1º agosto 2006,
ore 17.30
Un messaggio di Gerardo Hernández a nome dei Cinque
Siamo venuti a
conoscenza delle condizioni di salute del nostro Comandante in Capo e
confidiamo nella sua rapida guarigione.
Diciamo al nostro
caro popolo che voi a Cuba e noi nelle carceri dell’impero continueremo
a lottare con molta più forza, assieme a Fidel.
Adesso siamo più
uniti che mai, con Cuba e con lei, caro Comandante.
I Cinque le
augurano una rapida guarigione.
Un abbraccio, a
nome dei miei fratelli Ramón Labañino, René González,
Antonio
Guerrero e Fernando González.
Gerardo Hernández,
Penitenziario di Victorville, California, 1º agosto 2006.