CUBAOGGI


ALBERTO GRANADO IN ITALIA

 
 

 

Alberto Granado in Italia con il comitato di solidarietà con Cuba Fabio Di Celmo, insieme alla presidente Ines Venturi, al delegato del sindaco della città di Roma onorevole Nicola Galloro, allo scrittore Michele Capuano mentre viene consegnato il contributo economico di tremila euro a conclusione della campagna di solidarietà in favore del Museo Casa Africa per una sala dedicata al giovane Fabio Di Celmo vittima del terrorismo della mafia di Miami.

In questi giorni, con il comitato, Alberto Granado ha incontrato il sindacato italiano dei Medici Italiani in congresso pontificando idee, progetti e nuova solidarietà, oltre mille studenti del liceo scientifico, amministrazioni  comunali, i neo-eletti  alla regione Lazio come l'onorevole Mario Michelangeli della regione Lazio e l'onorevole Antonietta Grosso (del comitato), Riccardo Fortuna onorevole della Provincia di Viterbo, presidente commissione cultura (tra i fondatori del comitato), il presidente DS della Commissione Politiche Culturali Municipio Roma XVI Paolo Masini. Positiva la eco sulla stampa, l'incontro con l'Europarlamentare onorevole Marco Rizzo, la trasmissione "Parlamento In" incredibilmente di mediaset e delle reti di Berlusconi quanto lo sarà la trasmissione più vista in Italia "Domenica In" con Mara Venier, presente Gianni Minà (che l'ha organizzata) ed il musicista cubano di Mambo Augusto Enriquez con la sua orchestra presente in Italia.

Continua l'impegno per una battaglia delle idee dalla parte di Cuba, di un mondo migliore.


INCONTRI

 

Domenica, a Roma, ho incontrato Alberto Granado. Quello del viaggio in motocicletta con il Che per mezza America Latina.

 

Sono due giorni che cerco di scrivere qualche commento degno dell’occasione, qualcosa di non banale che rispetti la straordinarietà dell’occasione. Ma non ci riesco. Qualsiasi cosa sembra avere un sapore scialbo, sembra una brutta accozzaglia di parole e sentimenti troppo poveri per descrivere quello che è stato. Nessuna santificazione, per carità! Lontano ogni scivolamento nella mitizzazione, che suona insulto per un uomo così. Ma la rottura fra l’idea che uno si fa di uomini straordinari, e la semplicità con cui si presenta Granado, la sua stretta di mano timida e il suo parlare sicuro, è una cosa che diventa sensazione e ti sbatte addosso rinfacciandoti la tua ingenuità.

 

La mia domanda su quanto ci fosse di vero nell’immagine che abbiamo ricevuto del Che come eroe romantico, come idealista donchisciottesco e quanto invece le sue fossero scelte meditate e concrete di un rivoluzionario serio, ha suscitato un gesto di approvazione in Granado, e lui l’ha utilizzata per ribadire che il Che era un uomo. Certamente con doti straordinarie, ma un uomo, con i suoi limiti e difetti, e che ha combattuto perché ha deciso di farlo. Si vedeva che parlava anche di sé stesso, e che rivendicava una dimensione che al Che è stata già sottratta: essere uomo, nel proprio tempo, con le proprie responsabilità.

 

Ha detto che il Che (che lui chiama Ernesto) rispettava tre principi morali, cui non derogava mai: non dire mai una menzogna, né accettarla; non far fare ad altri ciò che toccava a lui; comportarsi sempre in conformità ai principi che professava. Ha aggiunto, sorridendo ironicamente e con uno sguardo particolarmente luminoso, che quindi non è difficile essere come il Che: basta osservare questi precetti.

 

Abbiamo sorriso tutti, consapevoli che quando fai riferimento alla coscienza di gente come Ernesto Guevara sai bene che non sei all’altezza, e che tutto quello che puoi fare è sentire dalla voce del suo amico di gioventù che la tua lotta, la tua scelta di vita, incomparabilmente più mediocre e comoda della sua, è oggi utile.

 

Ci ha un po’ stupiti, quando ha detto che bisogna affidarsi ai giovani, perché il futuro è loro. Non ci aspettavamo che un vecchio potesse sentire il cambiamento dei tempi come un fatto positivo. Ma Alberto Granado non è un vecchio qualsiasi. Ha conosciuto il Che Guevara, e questo patrimonio lo ha reso ricco di una ricchezza speciale.

 
Forse qualche maglietta in meno e qualche libro in più, ci farebbero assaporare meglio il grande frutto che Ernesto Guevara de Le Serna ha coltivato: l’Uomo Nuovo.
Fraterni saluti.


Giovanni Morsillo
Partito dei Comunisti Italiani Sezione "T. Filancia" - Roccasecca

 


Granado con la Venturi, Capuano e Galloro alla Casa dei Popoli

pubblico intervenuto per omaggiare Granado

foto di gruppo al convegno al Midas

Granado interviene al congresso nazionale dei medici italiani

sempre al congresso

medici presenti

insieme al segretario nazionale dott. Mario Falcone
clicca sulle foto per ingrandire

 

 

info@siporcuba.it

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