Associazione
Italia Cuba Circolo di
Parma “Celia Sanchez”
Intervista alla Responsabile per l’Italia
dell’ICAP ( Istituto
Cubano
Amicizia fra i
Popoli) Indira Pineta
– 24 anni - Laureata in Sociologia E Delegata del Poder Popular
Militante Unione Joventù Comunista (UJC)
a cura di Angelo e Walter
Nel percorso che la Responsabile dell’ICAP per
l’Italia, Indira Pineda, ha fatto fra i Circoli Italiani, si è
programmato anche l’incontro con Parma. Dopo due giorni di conoscenza
della nostra realtà territoriale e del direttivo del nostro Circolo
che è nato da poco tempo, il 22 giugno con la partecipazione sia di
iscritti che di amici del Circolo di Parma “Celia Sanchez”, si è
tenuto un incontro-dibattito, che ha appassionato l’assemblea, alla
fine della serata abbiamo rivolto alcune domande a Indira che qui
riportiamo sotto forma di intervista:
Qual è al momento attuale, la realtà nazionale ed internazionale che
Cuba deve affrontare?
Cuba si trova
in un momento che diventa molto importante per la sua rivoluzione e
per il suo popolo. A livello internazionale deve affrontare da parte
dell’Amministrazione Statunitense una politica che mai ha smesso di
essere aggressiva, e che in questo momento influisce ulteriormente a
livello interno nel criminale embargo contro Cuba.
Il nostro
Paese, nonostante questo e con tutte le difficoltà passate, sta
migliorando economicamente (ed ha avuto buoni risultati) facendo
ritornare le maggiori entrate economiche e produttive a favore del
benessere del suo popolo.
Com’è l’attuale situazione economica a Cuba?
Sono passati
circa 15 anni dalla caduta del campo socialista in Europa.All’inizio è
stato un periodo molto difficile per noi, ora si iniziano a vedere i
primi risultati di tutto il lavoro che il nostro popolo ha fatto.
Possiamo
parlare di una crescita del nostro Prodotto Interno Lordo Nazionale e
si constata nell’aumentato benessere e miglior livello di vita
attuale.
Il Governo
continua a dare priorità al settore della salute e dell’educazione.
Nella
maggioranza delle scuole, nei Politecnici e Policlinici, si è fatto un
grande intervento con le nuove tecnologie applicate.
Quale importanza pone Cuba nel nuovo progetto di Unione Politica e
diplomatica con i numerosi paesi dell’America latina e del Sud
America, in specie il Venezuela?
Cuba, ha sempre
avuto un criterio positivo sulla integrazione latino-americana. E’
stato uno dei primi Paesi a capire l’importanza (per l’America LatiNa
e Centrale) di essere unita e di lavorare per il suo benessere, cosa
che non ha fatto nessun altra Nazione.
Con il progetto
A.L.B.A. (Alternativa Bolivariana para la America) abbiamo la
possibilità di creare un blocco economico forte, che possa permettere
lo sviluppo di “Nuestra America” (come diceva Josè Martì) e del nostro
popolo. Questo interscambio ha permesso di fare tanti progetti di
cooperazione come “Progetto Milagro”, che ha dato la possibilità a
molte persone (fuori di Cuba) malate agli occhi di sottoporsi a visite
e interventi chirurgici gratuiti. - Come pure il programma “Yo Si
Puedo” (Io Si Posso), che permetterà di eliminare l’analfabetismo in
utti i paesi del terzo mondo.
Noi siamo
disposti a condividere questi e altri 100 progetti che abbiamo nella
nostra lotta della “Battaglia delle Idee con tutti i paesi i paesi
latinoamericani amici di Cuba.
Cosa pensa Cuba sull’Unione Europea, sul suo comportamento e la
posizione attuale?
Come molti
Cubani, penso che la nostra Isola ha lottato molto, più di 45 anni,
per costruire e rafforzare la nostra rivoluzione. Abbiamo resistito di
fronte ad un blocco economico e ad una politica aggressiva dalla prima
potenza del mondo, ed ora tanti Governi si prestano al gioco contro
Cuba.
In tutto questo
tempo il nostro Paese è stato difeso dalla coscienza, dall’identità e
dalla determinazione del nostro popolo, sappiamo di contare su un
movimento di solidarietà internazionale come l’Associazione Italia
Cuba e ringraziamo molto di questo.
Cuba ha molto
da difendere ed è per questo che la Rivoluzione ha preparato una nuova
generazione che possa portare avanti tutto quello che abbiamo adesso.
Continueremo ad
avanzare con la nostra rivoluzione, abbiamo un buon rapporto con tutti
coloro che vogliono avvicinarsi e conoscere Cuba, ma sulla base del
rispetto e il diritto alla nostra “Soberania” sovranità e dignità.