COMUNICATO STAMPA
della ASSOCIAZIONE ITALIA-CUBA del 26 gennaio 2005
Puntualmente Cuba è di nuovo sotto attacco. E come sempre è un attacco
violento e basato sulla calunnia politica. Anche stavolta è la verità
che viene stravolta. Questa volta su La Repubblica di oggi mercoledì
26 gennaio è apparso un articolo di tal Carlos Franquì che getta
contro Fidel Castro e Cuba incredibili attacchi.
Noi sappiamo che Cuba attraverso la sua Rivoluzione ha raggiunto
livelli di eccellenza in campi fondamentali per una società. E’ per
noi facile ricordare la sanità, l’istruzione, vari settori della
tecnologia più avanzata, solo per fare pochi esempi, in cui la piccola
Repubblica cubana è molto spesso a livello di paesi del primo mondo.
Noi pensiamo che chiunque sia stato a Cuba e lo abbia fatto senza
pregiudiziali ideologiche non possa non aver notato la grande civiltà
di quel popolo e le sue conquiste, soprattutto paragonate agli altri
Paesi del Terzo mondo latinoamericano.
Cuba, unica eccezione in America Latina, non ha bambini denutriti che
vivono sotto i ponti, che si drogano, una mortalità infantile da Paese
del cosiddetto Primo mondo e tutti vanno a scuola perché essa è un
diritto fondamentale gratuitamente garantito a tutti. Gli anziani sono
assistiti, a tutti è garantito il diritto alla salute in modo
gratuito.
Perché chiediamo non si fanno i paragoni con gli altri pesi del Caribe
e del Sudamerica, quelli che per l’Occidente sono "democratici" perché
lì il "libero mercato" è la regola?
E tutte queste conquiste malgrado un embargo economico pesantissimo
che, dalla fine del blocco sovietico, è stato ulteriormente
appesantito dagli Stati Uniti: legge Torricelli, Helms-Burton ecc.
Perché queste verità non si dicono, perché gran parte della stampa
italiana si presta a questa mistificazione dei fatti? Perché non si
riconoscono anche i grandi meriti e le grandi conquiste che Cuba ha
raggiunto?
Siamo fortemente preoccupati della pesante campagna ideologica che sta
montando contro Cuba anche nel nostro Paese. Gli Stati Uniti stanno
investendo molti milioni di dollari per la propaganda anticastrista in
Europa, perché ci domandiamo? Non vorremmo che tutte queste falsità,
alla fine, non fossero altro che uno strumento per condizionare a tal
punto l’opinione pubblica italiana contro Cuba in modo tale che, anche
una eventuale, aggressione statunitense a Cuba abbia un impatto
emotivo molto meno grave di quello che avrebbe se le menzogne non
preparassero il terreno.
L’Associazione nazionale di Amicizia Italia-Cuba continua e continuerà
sempre a stare a fianco di Cuba, del suo processo rivoluzionario e
democratico ma, soprattutto, cercherà di diffondere in modo più ampio
possibile i dati reali, sia economici che sociali della situazione
cubana. Cercherà, come sempre, di far conoscere la realtà politica di
Cuba ma, soprattutto, ribatterà sempre puntualmente alle falsità che
vengono prodotte ad arte contro Cuba. E faremo questo anche se la
"grande" stampa non ci darà mai un briciolo di spazio per far sentire
la nostra voce (a proposito di democrazia).
Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, Milano 26.01.05