CUBAOGGI


L'IMPOTENZA DELLE POTENZE

 

 

  

 

E’ un tema serio.

Il Vértice dei leader delle otto potenze più industrializzate del pianeta si è tenuto i giorni 7, 8 e 9 luglio in un posto montuoso di fronte al lago Toyako, formato al cratere di un vulcano a nord dell’isola Hokkaido, nell’estremità settentrionale dell’arcipelago giapponese.  Non si sarebbe potuto scegliere un altro posto più isolato ed allontanato dal rumore mondano.

A 150 chilometri dal suddetto posto, 21 mila poliziotti giapponesi, dotati da impressionanti scudi e caschi, custodivano il centro urbano di Sapporo, presti a neutralizzare le contestazioni.  Altri 20 mila sorvegliavano le strade di Tokio, la capitale del Giappone.

Il G-8 è composto, per ordine alfabetico, da Germania, Canada, Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Italia, Giappone e Russia.  I suoi leader sono incalzati dai problemi, tra cui le tracce del passato e la tendenza crescente alla dominazione politica, economica, tecnologica e militare degli Stati Uniti.  Su tutti loro ricadono numerosi problemi nazionali ed internazionali urgenti, che richiedono di soluzioni immediate.

Alla loro riunione di Toyako  hanno invitato al cosiddetto gruppo del G-5:  Brasile, Cina, India, Messico ed Africa del sud, per farsi ascoltare durante una prima colazione.

Inoltre sono stati invitati per scambiare per un’ora, altri tre paesi ad economie emergenti: Australia, Corea del Sud ed Indonesia.

La popolazione del pianeta, secondo i calcoli, era pari ai 6 709 milioni di abitanti l’11 luglio 2008.  I suddetti Paesi in sviluppo hanno più del 65 % della popolazione mondiale.

Durante i tre giorni si sono tenute ogni tipo di riunione multilaterale e bilaterale.  I paesi in sviluppo invitati all’incontro hanno tenuto riunioni parallele a Hokkaido e hanno parlato alla lingua sciolta. 

Nella dichiarazione finale del Vértice le potenze industrializzate del G-8 hanno proclamato che si era ottenuta una gran concessione: gli Stati Uniti e le altre potenze del gruppo si sono impegnati a ridurre l’emissione di gas per l’anno 2050, entro 42 anni!, cioè, alle calende greche.  Non sono stati risolti gli altri problemi critici che avevano dato luogo ad un vértice tanto strano.

Da essa risultano importante notizie che parlano da se, e dalle quali scelgo solo alcune testualmente:

“…non sono riusciti ad arrivare ad un accordo con i Paesi emergente sul modo di rispondere al cambio climatico.”

“Le 16 principali economie si sono impegnate a fare profondi tagli nelle emissioni di gas, anche se paesi emergente hanno reiterato le loro esigenze di fondi e di tecnologie più potenti.”

 

“Il presidente Hu Jintao ha rifiutato l’accusa che la crisi alimentare è frutto della crescita economica di alcuni paesi in sviluppo.”

“Lula ha suggerito che la FAO ha attribuito il rialzo complessivo dei generi alimentari a manopere speculative con le materie prime.”

“Il Fondo Mondiale per la Natura qualifica di patetico il comportamento dei paesi ricchi del G‑8, ai quali ha accusato di eludere responsabilità nella lotta contro il cambiamento climatico.”

“I sussidi agricoli sono stati oggi il maggior punto d’attrito durante la riunione del G‑8 e del G‑5.”

“I funzionari della Banca Centrale Europea hanno detto che erano ancora preoccupati dall’inflazione malgrado l’aumento dei tassi d’interesse.”

“‘E’ totalmente sbagliato, non hanno fatto progressi ed hanno eluso l’adozione di obiettivi chiari di riduzione di emissione di gas a mediano termine,’ ha sottolineato Greenpeace, un’importante organizzazione internazionale  impegnata nella difesa dell’ambiente.”

“‘Russia è molto dispiaciuta perché Washington e Praga hanno firmato, martedì, un accordo sullo scudo spaziale,’ ha detto il presidente Medvedev a Giappone.”

“Esperti militari russi hanno reagito con vivo risentimento alla firma di un accordo tra gli Stati Uniti e Praga sull’installazione dello scudo antimissili e hanno richiesto l’applicazione di rigorose misure  di rappresaglia.”

Il 10 luglio continuarono ad arrivare a Cuba le lamentele sulle conseguenze dell’attuale caos, legato direttamente o meno al Vértice di Giappone.

“Anche i coralli soffrono lo stress a causa di fattori come il cambiamento climatico e l’inquinamento che ha cagionato che un terzo di questi costruttori di barriere coralline sia in pericolo di estinzione.  Le barriere coralline, la cui costruzione richiede di milioni di anni, ospitano oltre 25 % delle specie marittime.”

Quello stesso giorno, e senza alcun rapporto con l’altra notizia, all’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (UICN) ed all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione (FAO) si ascoltava la seguente informazione: “Le variazioni della temperatura che risultano del cambiamento climatico avranno un forte impatto sulla pesca e l’acquicoltura, con importanti conseguenze per la sicurezza alimentare di alcune popolazioni.  Si è spiegato che gli alimenti d’origine acquatica avevano un’elevata capacità nutrizionale e contribuivano al 20 % o più del consumo  medio per persona di proteina animale di 2 800 milioni di persone, soprattutto nei paesi in sviluppo.” 

Quel giorno, dal continente africano si lanciavano anche critiche severe:

“Il Patto Europeo sull’Immigrazione comincia a svegliare l’indignazione in Africa, ed il Senegal ha richiesto che ci sia una reazione di fronte a ciò che alcuni descrivono come un ‘muro’ innalzato dall’Europa contro i disperati del Sud”, ha dichiarato il Ministro degli Affari Esteri del suddetto paese alla fine di una riunione d’esperti tenutasi a  Dakar.

D’altra parte, il giornale El País, di Burkina Faso  ha pubblicato: 

“Per bloccare l’orda di disperati che solitamente vengono dal Sud per prendere d’assalto le frontiere, Europa non ha trovato niente di meglio che la costruzione di un muro.

“L’epoca dei nuovi muri è un anacronismo all’era della mondializzazione…”

La pioggia di reclami è continua.  Mentre Gordon Brown, Primo Ministro di Gran Bretagna, era ancora in Giappone, uno studio fatto dalla BBC britannica faceva conoscere la bassa morale delle Forze Armate britanniche.  

“Secondo lo studio fatto dal Ministero di Difesa del Regno Unito, quasi la metà  del personale militare del suddetto paese  era presto ad abbandonare le Forze Armate.

“Tra gli interrogati, 47% appartenenti all’Esercito ed alla Marina Regale e 44% proveniente dalla Forza Aerea Regale, hanno risposto che volevano abbandonare le Forze Armate.

“Tra le preoccupazioni manifestate… figurano i frequenti spiegamenti all’estero, il pagamento e l’alloggio.

“Ormai l’Esercito Regolare subisce un déficit pari a cinque mila soldati circa assieme alle preoccupazioni che gli ufficiali Giovanni con esperienza e gli ufficiali non delegati disertano in un numero senza precedente.

“Sulla morale nei diversi servizi,  59 % degli interrogati dell’Esercito hanno detto che il livello era ‘basso’ o ‘molto basso’,  di cui 64 % della Marina Regale,  38 % della Fanteria di Marina, e 72 % della Forza Aerea Regale.”

Una cosa che ferisce la sensibilità delle persone, qualunque sia il sistema sociale, è il non rispetto della loro privacy.  Ad esempio, in precedenza le leggi proteggevano la corrispondenza.  Successivamente la protezione si è estesa fino alle comunicazioni telefoniche, medio di comunicazione più veloce e istantaneo.  Le leggi degli Stati Uniti proibivano la loro intercettazione senza autorizzazione giudiziaria.  La violazione di questa legge dava luogo a domande giudiziarie, che nel suddetto paese hanno raggiunto importanti somme.

Il 9 luglio scorso, mentre Bush incontrava i suoi colleghi del G-8 ed il governo degli Stati Uniti ―malgrado i suoi genocidi― pretendeva di essere considerato campione dei diritti umani, il Senato degli Stati Uniti ha approvato,  68 voti  in favore e 28 contro, “una legge che modernizza la Legge di Spionaggio e conferisce immunità alle imprese che collaborano con il governo…”

La lotta contro il terrorismo è il solito pretesto, e le intercettazioni erano in atto da anni senza alcun’autorizzazione. “Adesso è più facile proteggere gli statunitensi”, ha dichiarato,  al suo ritorno al paese, dal roseto della Casa Bianca.

“L’iniziativa autorizza intercettazioni telefoniche, senza bisogno di un permesso giudiziario, che utilizzano reti degli Stati Uniti, sia per statunitensi  che per stranieri”.

La suddetta legge, che risale al 1978, “non includeva nuove tecnologie di comunicazioni come telefonini, Internet ed e-mail”.

Visto che la stragrande maggioranza delle comunicazioni è captata dagli Stati Uniti, “la misura approvata protegge le imprese di comunicazioni contro le domande multimilionarie presentate da persone sulla violazione della loro privacy”.

La legge si applica con effetto retroattivo.  “L’Unione Americana di Libertà Civili ha qualificato la suddetta legge di ‘incostituzionale’ e di  ‘assalto alle libertà civili ed al diritto alla privacy’.”

Notizie provenienti dalla Svezia pubblicavano: “L’alleanza di centrodestra del primo ministro Frederick Reinfeldt, ha rifiutato la proposta del Partito Socialdemocratico di rivedere la legge che permette al Dipartimento di Radio di Difesa (FRA) di accedere a tutte le conversazioni telefoniche ed al traffico di dati via cavi  da e verso l’estero del paese.

“La legge conosciuta come Legge FRA, battezzata anche come Legge Orwell dal libro 1984, del suddetto scrittore britannico, ha ricevuto una forte critica dagli imprenditori sotto forma di lettera aperta e pubblicata al Dagens Nyheter”, principale giornale della Svezia.

“Il governo ha giustificato l’adozione della legge approvata il 19 giugno scorso per perfezionare la lotta contro le minacce terroristiche.”

Altro giornale svedese, il Svenska Dagbladet, ha pubblicato ieri che “uno dei motivi centrali della suddetta legge è, tuttavia, quello di controllare l’informazione proveniente dalla Russia e di usarla per trattare scambi con altri paesi, giacché 80 % circa delle comunicazioni estere via cavi provenienti dalla Russia passa per la Svezia.

“La disposizione entrerà in vigore il primo gennaio 2009.  Migliaia di persone si sono manifestate alcuni giorni fa a Stoccolma e a Malmö contro la Legge FRA, e delle manifestazioni simili sono ormai organizzate per le prossime settimane in tutto il paese, articolate attorno a svariati ‘blogs’ e gruppi della rete sociale Facebook.”

I reclami continuano a piovere dappertutto.  Ad esempio, un dispaccio afferma: “I tedeschi sono oggi più pessimista sul loro panorama economico che ad altri momenti dopo la riunificazioni nel 1990, a causa del rialzo dei prezzi, secondo un sondaggio.”

Altri dicono: 

“Il tasso  di disoccupazione in Canada è arrivato al 6,2 % nel mesi di giugno.”

“Le Autorità russe rifiutano la proposta lanciata da Condoleezza Rice di una mediazione internazionale per risolvere il conflitto tra le regioni separatiste di Abjasia ed Osetia del Sud, motivo di tensioni crescenti tra Mosca e Georgia.”

“Due soldati della NATO sono morti ed altro ferito giovedì, in un attentato con bomba ad est dell’Afghanistan, ha annunciato la Forza Internazionale di Aiuto alla Sicurezza (ISAF).”

“Russia afferma che i collaudi da parte dell’Iran di un nuovo missile a lunga portata confermano che Mosca ha ragione nel qualificare di non necessario il collocamento di elementi dello scudo antimissili di Stati Uniti in Europa.”

“L’esercito d’Israele assicura che sono malfondate le accuse d’ipotetici voli di cacciabombardieri israeliani che preparano in Iraq un eventuale attacco contro impianti nucleari iraniani.”

“Gran Bretagna ha espresso la sua delusione per il velo imposto dalla Russia e la Cina, al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ad un progetto di Risoluzione che pretendeva sanzionare Zimbabwe.”

“Sudan ha convocato oggi gli ambasciatori dei cinque paesi membri permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per chiedere spiegazioni su un’eventuale ordine d’arresto contro il presidente Al Bachir.”

“Nuova ‘bomba speciale ’ è la principale minaccia per i soldati yankee in Iraq, secondo il generale statunitense Jeffery Hammons.”

“Trovano i cadaveri di due soldati yankee che erano scomparsi in Iraq da più di un anno.”

Sono tutte dell’11 luglio. In queste linee, si potrebbero includere decine di notizie, simili pubblicate lo stesso giorno.  Il sabato diminuisce il numero d’informazioni; la domenica appena ci sono notizie, i reporter, in genere, si riposano. Oggi è lunedì.

Tutti i giorni nascono nel nostro mondo attuale nuovi e sempre più spinosi problema, che esauriscono la capacità dei capi di Stato e dei Governi che devono fronteggiarli.

Non è una critica; è un’osservazione.  Non si può aspettare degli esseri umani facoltà soprannaturali.

 Ogni volta, il meglio sarà l’ottimismo.  Non c’è altro da fare.  Per questo motivo ho parlato una volta di una specie in pericolo d’estinzione.

 

Fidel Castro  Ruz
14 luglio 2008

 

 

 

    

 

 

 

 

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