NON HO UN CAMMINO
NUOVO ,MA UN NUOVO MODO DI CAMMINARE
GIOIA MINUTI
Ha recitato Thiago de
Mello, il grande poeta brasiliano nel Salone Generale del Palazzo delle
Convenzioni, dove per tre giorni si è svolto il primo incontro
internazionale contro il terrorismo per la verità e la giustizia, al
quale ha partecipato sempre Fidel Castro con altri innumerevoli
personaggi della cultura e della politica, più di seicento delegati di
67 paesi. per alzare la voce in difesa dell’umanità, contro il
terrorismo, per la verità e la giustizia, perchè questa umanità ha sete
di giustizia, come ha dichiarato Fidel.
“Questo non sarà un
incontro unico” ha detto Fidel Castro nel suo intervento finale, prima
del grande e bellissimo concerto al Teatro Karl Marx, dove Silvio ha
cantato la sua canzone più struggente degli ultimi anni, Sinhué, dal CD
“Cita con Angeles” un disco contro la guerra, armato di poesia. “Presto
organizzeremo altre riunioni per discutere di terrorismo economico e
sociale, perchè di terrorismi ce ne sono tanti e l’impero e i suoi
alleati li praticano tutti!” ha sostenuto il Comandante in Capo.
Cuba
sarà la sede di un tribunale permanente contro il terrorismo
nell’emisfero, dove la CIA e suoi alleati hanno commesso infiniti
crimini, hanno torturato, assassinato e desaparecido migliaia di
persone.
“Noi siamo i colpiti,
i danneggiati, quelli che conoscono la sofferenza, che hanno patito
dolore e terrorismo.
Il Capitolo “In difesa
dell’Umanità”, che si era riunito a Caracas alla fine del 2004, con la
partecipazione di artisti e intellettuali di più di cinquanta paesi, ha
organizzato questo grande incontro e sta pensando ad una convocazione
simile anche nell’emisfero occidentale dove l’impero ripete i suoi
crimini contro altri popoli innocenti.
Perversioni, sadismo,
crudeltà contro le popolazioni, donne, anziani, bambini, contro i
prigionieri, sono azioni costanti perpetrate in paesi che possiedono
elementi di grande interesse per il predominio dell’impero.
“Se pensiamo a
Hiroshima o a Nagasaky pensiamo al terrorismo! Se pensiamo al Vietnam e
ai suoi quattro milioni di morti pensiamo al terrorismo! Se pensiamo
alle armi chimiche usate, agli esperimenti, alle scuole di tortura,
pensiamo al terrorismo! La scuola nordamericana di terrorismo è stata
diffusa in tutta l’America Latina: Argentina, Cile, El Salvador,
Paraguay, Uruguay, Centro America...
“Il Tribunale
Permanente nato da questo incontro raccoglierà documenti e prove,
raccoglieremo tutte le evidenze perchè la storia della barbarie non la
conosciamo ancora abbastanza bene, ma dobbiamo scriverla e fissarla per
le nuove generazioni, perchè non si dimentichino!” ha detto Fidel.
Pablo Neruda ha
scritto una bellissima poesia per la memoria: “Chiedo il castigo!”
“Dobbiamo denunciare e
smascherare i colpevoli, non dobbiamo mai abbassare la guardia. Essere
le Madri di Plaza de Mayo, coraggiosamente instancabili per avere
giustizia per i figli morti, desaparecidos, i nipoti strappati alle
famiglie e divenuti nemici del loro stesso sangue alla scuola perversa
dei boia.”
Questo grande incontro
è nato dopo altri appuntamenti internazionali che chiedono pace a
giustizia per l’umanità sfruttata, manipolata e maltratta da un impero
che usa la sua doppia morale e in nome del terrorismo invade, uccide,
minaccia e ricatta tutti i paesi che non sono suoi alleati.
È stato detto che i
nomi dei banditi, dei mandanti, non dei mercenari, sono quelli di
presidenti nordamericani, quelli dei Bush padre, figlio e fratello del
figlio seguiti da grandi terroristi come Posada Carriles e Orlando Bosch,
tra i tanti protetti e mantenuti negli Stati Uniti.
“Dobbiamo organizzare
altre riunioni come questa, ha sostenuto Fidel per parlare del
terrorismo economico che vuole strangolare i paesi in via di sviluppo,
del terrorismo sociale che vuole schiacciare i popoli e le loro migliori
intelligenze. Gli uomini senza morale non vincono le battaglie e non
hanno buone cause da far trionfare!” ha sostenuto tra gli applausi il
Comandante in Capo.
Sono state giornate
intense con una forte partecipazione emotiva e una linea comune di
condanna dell’impero. Dolore, ingiustizia, morti torture orribili sono
state raccontate da chi ha sofferto in prima persona: “Mio padre però
non è stato una vittima, ma un rivoluzionario ucciso per le sue idee!”
ha esclamato con profonda dignità il giovane Manuel Guerrero, cileno,
torturato a sei anni, che dovuto assistere alle torture inflitte al
padre in una cella della marina di Pinochet.
Centinaia di denunce
sono state pronunciate da persone di tutta l’America Latina e di altri
paesi compresa l’Italia!
Investigatori che
hanno lavorato per decenni per cercare le verità sugli orrori e la
barbarie hanno portato documenti e testimonianze, anche della stessa
CIA, numeri agghiaccianti, realtà ciniche che oggi portano nome e
cognome. Il Plan Condor è stato un filo rosso sangue che si è srotolato
per moltissimi paesi seminando terrore e morte. Il Plan Condor è stato
ideato dalla CIA, dal FBI, dai governi nordamericani a sostegno delle
dittature militari di questo emisfero, “ma oggi Guantánamo è una sequela
del Plan Condor, ha detto Stella Calloni, italo - argentina molto nota
per le sue investigazioni- i prigionieri di Guantánamo sono dei
desaparecidos!”
Alicia Herrera ha
raccontato di quando conobbe Posada Carriles in una prigione
venezuelana, l’uomo che ha organizzato con Orlando Bosch l’esplosione di
un aereo civile cubano ne 1976, che costò la vita di 73 persone. Oggi
gli USA vogliono giudicare Posada per immigrazione illegale. Posada
durante quell’incontro con Alicia dichiarò “ abbiamo messo la bomba... e
allora?”
José Vicente Rangel ha
parlato brevemente e molto chiaramente denunciando i vincoli della CIA
con i golpisti del Venezuela, con i mezzi di comunicazione, dei
finanziamenti che giungono da Washington per costoro e del tentativo che
si organizzando per assassinare Hugo Chávez. “Se ammazzano Hugo Chávez
la responsabilità sarà tutta degli Stati uniti!” ha dichiarato.
Ricardo Alarcón.
presidente del Parlamento cubano, ha ricordato che il terrorismo non ha
colpito solo gli altri paesi: il popolo nordamericano ha subito non solo
l’attacco alle Torri Gemelle, ma anche, tra le tante azioni, va
ricordata l’esplosione avvenuta nell’aeroporto Fiorello la Guardia con
13 morti e 75 feriti. L’autore era Fernando Otero, di origine cubana,
detto “El Condor”, amico e collega di Posada e Orlando Bosch, che è
stato condannato per
quest’azione criminale
a sette anni, in tutto, di prigione.
Luciano Vasapollo
della Rete dei Comunisti Italiani, ha messo bene in luce anche i legami
tra i fascisti italiani e la CIA che è sempre stata dietro ad ogni
azione di terrorismo, dalla strage di Piazza Fontana a quella di
Bologna, all’assassinio di Aldo Moro... Le cellule nere hanno sede in
America Latina ma chi le forma sono fascisti italiani. C’è molto da
investigare e si deve poter accedere a documenti che vanno
declassificati. L’Italia non vuole fare chiarezza sulle stragi non vuole
fare chiarezza sulla morte di Fabio di Celmo.
Erano presenti a Cuba
Iacopo Venier, responsabile degli Esteri del Partito dei Comunisti
Italiani con Fabio Faina, dello stesso partito, consigliere del Comune
di Perugia, che ha presentato un ordine del giorno approvato con 22 voti
su 24 per chiedere l’estradizione di Posada Carriles. Grassi della
direzione di Rifondazione Comunista, responsabile dell’Ernesto e molti
altri compagni di Italia - Cuba e altre associazioni che sono arrivati a
Cuba per alzare le loro voci. Gennaro Carotenuto ha fatto un breve
intervento. La delegazione italiana ha presentato un documento alla
presidenza per sostenere ed approvare i lavori e le indicazioni,
impegnandosi a diffondere in Italia le notizie e le verità sul
terrorismo voluto e imposto da Washington da secoli.
Avvocati, giornalisti,
militanti, investigatori hanno parlato, chiarito dubbi, hanno suggerito
le azioni per il futuro, invitato alla mobilitazione.
Il giovane fratello di
José Couso, un cameraman assassinato dai soldati nordamericani occupanti
che hanno sparato contro l’albergo dei giornalisti stranieri a Baghdad
due anni fa, ha rivelato che sono stati sette spagnoli, il suo
gruppetto, i primi a portare aiuti a Falluja, la città martire, non la
ONU, non le ONG’s, non altre organizzazioni umanitarie ed ha aggiunto
che “Siamo tutti un pò iracheni, perchè non possiamo dimenticare che
quella popolazione così colpita ingiustamente, ha cercato con un gruppo
di 13 medici di salvare la vita di mio fratello e non hanno tralasciato
niente.
La grande stampa non
ha mai parlato della realtà dell’Iraq e tanto meno di quanto è avvenuto
davvero a mio fratello o a Giuliana Sgrena, ma noi insistiamo.
“Le forze progressiste
del Parlamento Europeo presenteranno una risoluzione per esigere
l’estradizione di Posada Carriles e perchè si permetta di investigare
sulla realtà di Guantánamo”, ha dichiarato Willy Meyer del Partito
Comunista spagnolo e membro del Parlamento Europeo.
Questa grande umanità
ha detto basta e ha cominciato ad andare, disse Che Guevara e noi
abbiamo ascoltato le voci migliori di questa grande umanità,
rappresentata da artisti, intellettuali, politici, madri, figli... Irma,
la figlia di René in lacrime, ha letto il messaggio di suo padre ed ha
parlato degli anni della sua infanzia con l’assenza del padre, uno dei 5
Eroi prigionieri dell’impero perchè hanno impedito di realizzare azioni
di terrorismo.
Ancora una volta Cuba
è stata a sede d’una riflessione collettiva perchè il Condor non torni
mai più a volare.
Perchè l’umanità ha
sete di giustizia!
servizio
fotografico SAMUEL HERNANDEZ (Siporcuba) |
U.Rosales Ministro dello Zucchero, Piero Gleijeses, Jorge Risquet e
Gioia Minuti |
Thiago de Mello |
la Presidenza |
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José Vicente Rangel
vicepresidente della Repubblica Bolivaria del Venezuela |
Jacopo Venier (PdCI), Alma Masè (Italia-Cuba Trieste) e Sandro
Scandrigli |
Pioneros di una scuola sperimentale |