Lettera aperta
della comunità italiana a Cuba al Ministro degli Esteri e alla
Magistratura d'Italia
Noi, cittadine e
cittadini d'Italia residenti a Cuba, chiediamo l'estradizione del
terrorista internazionale Luis Posada Carriles, arrestato negli Stati
Uniti.
Il 4 settembre del
1997 una serie di attentati sconvolse la vita dei residenti all'Avana,
cubani e stranieri e il giovane genovese Fabio di Celmo morì per una
scheggia che gli tagliò la giugulare, con lo scoppio di una bomba posta
nell'atrio dell'Hotel Copacabana dove risiedeva suo padre, Giustino di
Celmo.
Luis Posada Carriles dichiarò in un'intervista rilasciata al The New
York Times che era stato lui il mandante di quelle azioni terroristiche
e che Fabio di Celmo "si trovava nel posto sbagliato e nel momento
sbagliato."
E' un dovere per le
Autorità Italiane esigere giustizia verso chi si è macchiato di sangue
innocente, provocando la morte (e confessando il delitto) del giovane
imprenditore italiano Fabio Di Celmo.
Rivolgiamo questo
appello al Parlamento Italiano e alla Magistratura per far sì che non
rimangano impuniti delitti feroci di mandanti ed artefici del terrorismo
internazionale, che nega la libertà di ogni individuo e di tutti i
popoli.
L'Italia, attraverso
le sue Istituzioni, non può rimanere indifferente e rendersi complice di
azioni terroristiche efferate, compiute contro la vita di un figlio
della stessa terra.
E' un dovere agire
presso l'Ambasciata degli Stati Uniti, chiedendo l'estradizione del
terrorista Posada Carriles in Venezuela o un processo in un tribunale
internazionale - come quello de L'Aia - per non doverci vergognare di
non aver saputo difendere i Valori Democratici e Costituzionali italiani
e la nostra aspirazione ad un mondo di pace e di giustizia.