La lettera della
Associazione di Amicizia Italia-Cuba a Berlusconi
Sig. Presidente del Consiglio e
Sig. Ministro degli Affari Esteri,
il 15 marzo 2004 è iniziata a Ginevra l'annuale
riunione della Commissione per i Diritti Umani.
Anche quest'anno, su richiesta degli Stati Uniti
d'America, la Commissione sarà chiamata a giudicare Cuba.
Noi che scriviamo siamo cittadini italiani profondamente
convinti che il rispetto e la difesa dei diritti umani costituiscano un
valore profondo e irrinunciabile per ogni essere umano.
Riteniamo, infatti, che tutti gli uomini abbiano diritto
ad una sufficiente alimentazione, alla salute, alla istruzione,
all'abitazione, al lavoro, che costituiscono le condizioni
imprescindibili perché l'esistenza di ogni individuo possa svilupparsi
con dignità ed armonia.
Riteniamo, inoltre, che tutti gli esseri umani abbiano
il diritto, altrettanto fondamentale ed irrinunciabile, di vivere in un
paese indipendente e sovrano e di concorrere a scegliere, con
partecipazione consapevole, le istituzioni che li governano e gli uomini
che li rappresentano.
Alla luce di queste convinzioni, noi ci sentiamo di
affermare che, nel contesto del Continente americano, Cuba rappresenta -
pur con i limiti e le contraddizioni insite in tutte le realizzazioni
umane - un esempio alto del tentativo di dar vita ad una società più
umana e più giusta.
Chiunque visiti gli altri Paesi del Continente non può
non constatare, dolorosamente, le condizioni subumane in cui vivono
decine e decine di milioni di poveri, che letteralmente muoiono di fame,
di dissenteria, o di malattie altrove curabili, che sopravvivono in
terribili baraccopoli, privati della dignità e della speranza.
Ci piace citare a questo riguardo, Padre Leonardo Boff,
il teologo brasiliano che, una volta, ebbe a dire che se i poveri
dell'America latina potessero disporre di quanto nel mondo occidentale è
riservato agli animali da compagnia, quei poveri sarebbero ricchi.
Orbene in quel Continente, Cuba rappresenta per milioni
di esseri umani la concreta speranza che una vita dignitosa sia
possibile anche per loro.
Per tutte queste ragioni e perché crediamo che le
relazioni fra le Nazioni debbano essere improntate al reciproco
rispetto, ci rivolgiamo a Voi, nostri governanti, affinché vi facciate
portatori presso la Comunità internazionale ed in particolare nella
Commissione di Ginevra, di una posizione che faccia onore alla
tradizione del nostro Paese e che rispetti la dignità e la sovranità di
Cuba.
Non esistono ragioni ma ossessione nel condannare Cuba a
Ginevra. Non esiste sincerità ma ansia di castigo. Le Nazioni che si
prestano al gioco statunitense, sanno che tale pratica diplomatica serve
come pretesto per continuare a bloccare l'isola con l'intenzione di
isolarla e distruggere un popolo che vive, lavora e lotta con allegria e
dignità.
L'Unione Europea alleandosi con gli Stati Uniti nel voto
contro Cuba nella citata Commissione dei Diritti Umani permetterà al
governo nordamericano di continuare ad utilizzare questo argomento per
tentare di giustificare la sua politica di ostilità contro Cuba,
mantenendo il Blocco, nonostante il rifiuto internazionale a questo.
In questo particolare momento in cui l'Amministrazione
USA minaccia di invadere altri paesi del Terzo Mondo, includendo la
possibilità reale di un aggressione a Cuba, allearsi in un voto
anticubano nella Commissione dei Diritti Umani significherà facilitare
gli argomenti agli Stati Uniti per invadere Cuba.
Vi chiediamo, pertanto, a nome dei tanti cittadini che
la nostra Associazione rappresenta, di esprimere nella riunione della
Commissione per i Diritti Umani che si pronunzierà il 15 aprile
prossimo, un voto contrario alla condanna di Cuba.
Vi porgiamo i nostri migliori saluti.
Roma, 16 marzo 2004
Associazione Nazionale di Amicizia
Italia - Cuba
Coordinamento Regionale del Lazio