Capitolo del Messico - Marzo del 2004
Le
opinioni di diverse personalità a proposito dei Diritti Umani a Cuba e
la decisione del Presidente Maduro di servire come strumento degli Stati
Uniti.
Alle numerose
manifestazioni di diversi settori sociali in Honduras, che criticano
l’atteggiamento del Presidente Ricardo Maduro di piegarsi alle richieste
degli yankee per presentare il progetti di risoluzione contro Cuba nella
Commissione dei Diritti Umani della ONU di Ginevra, si sono aggiunti i
giudizi espressi da diverse personalità che condannano questa condotta
ricordando la critica realtà sociale nella nazione del Centro America
che è nettamente in contrasto con la realtà cubana.
Il Cardinale Oscar
Andrés Rodríguez, presidente della Conferenza Episcopale latino -
americana e Arcivescovo di Tegucigalpa: “Io devo dire che mi ha fatto
molto male perchè questo succede quando la potenze torcono le braccia ai
paesi piccoli ma logicamente dovremmo essere oggettivi...” Il Cardinale
ha detto di soffrire per la posizione del governo del Honduras di fronte
al governo di Cuba e ha raccomandato di guardare la trave che sta nel
proprio occhio prima della pagliuzza nell’occhio del fratello...
Aguas Ocaña de
Maduro, Prima Dama di Honduras: “Ho ricevuto dalle autorità di Cuba solo
appoggio e affetto per il popolo di Honduras. A Cuba hanno un forte
interesse nell’essere umano e le stesse preoccupazioni che sentono per
il loro paese si sono riversate nei progetti che noi abbiamo
presentato...”
Olver Stone,
regista nordamericano: “ Per Dio, voglio essere mille volte cubano
piuttosto che hondureño... Chiedono sempre che succede con la libertà,
con la democrazia o con le elezioni, ma a chi interessano le elezioni se
non puoi sopravvivere dopo i tuoi primi due anni di vita? Ho visto molti
regimi e per “Salvador” il film che sto girando sono andato in Honduras
e... Per Dio voglio essere mille volte cubano piuttosto che hondureño,
perchè Honduras è un inferno dove i bambini muoiono prima dei due anni
perchè l’acqua che bevono è inquinata... non si può certo paragonare a
Cuba!”
Dick Emanuelsson, giornalista svedese dell’Agenzia Alternativa di
notizie Nuova Colombia: “ Tutto il Centro America è stato vittima di
questa “pioggia della morte” e anche Honduras. Oliver Stone ricorda alla
gente questa tragedia ma il governo di Honduras preferisce denunciare
Cuba per violare diritti umani invece di ripulirsi il culo come si dice
popolarmente...”
Oswaldo Ramos Soto,
deputato del Partito Nazionale del Governo: “Mi sorprendono questi
atteggiamenti e ho parlato con membri di tutti i partiti e nessuno è
d’accordo...”
Giornale “El
Heraldo”, dall’articolo “Dignità e decoro”, sezione Opinioni: “ In
termini pratici i diritti umani significano quel benessere minimo al
quale dobbiamo accedere con la sola condizione di nascere. Questi sono
la salute, l’educazione, la sicurezza e il lavoro e guardando da quest’ottica
un paese dove il 70% della popolazione manca di tutto questo farebbe
meglio a tacere quando si parla di questi temi. In virtù di tutto questo
è disprezzabile e vergognoso l’atteggiamento del governo che si presta
alle proposte degli Stati Uniti per presunte violazioni dei diritti
umani a Cuba, soprattutto se riflettiamo che nell’Isola le persone non
muoiono di fame e nemmeno per malattie che si possono prevenire; a Cuba
non esiste il 27% di analfabetismo e tanto meno l’analfabetismo
funzionale che in Honduras è comune...”
Dal giornale La Tribuna, articolo “Così ci offendi Presidente Maduro!”
di Juan Ramón Martínez_ “ La sua decisione di chiedere che Cuba accetti
la visita di un relatore non è un atto sovrano ma un’espressione della
sua docilità di chi di fronte a qualsiasi richiesta dei membri del
dipartimento di stato degli USA. Si è dimostrato disponibile e
sicuramente per principi sbagliati, perchè lei, Presidente Maduro, è
disposto a fare qualsiasi cosa che permetta anche alla fine che i
“suoi sacrifici” vengano ricompensati con alcune briciole provenienti
dal famoso Conto del millennio, con il quale Bush ingolosisce alcuni
governanti che non dimostrano di avere quell’orgoglio e dignità che poi
chiedono ai popoli!”
Giornale El Tiempo,
sezione Temi e opinioni, articolo Contro Cuba, di Billy Peña: “... e
così la condizione ambivalente di Honduras si sta considerando come un
atto di ipocrisia, di vigliaccheria, come l’atto di un paese mercenario,
dedito alla prostituzione politica, Ci vendiamo con molta facilità!”
Ramon Vilelda
Bermuúdez, deputato del Partito Liberale di opposizione e vicepresidente
della Commissione delle Relazioni Estere del Congresso Nazionale: “ Il
governo del Honduras eticamente e moralmente è carente e non può
presentare una condanna contro Cuba (...) anche se io non simpatizzo con
Fidel Castro e la sua forma di governo e per queste ragioni non ho mai
accettato di visitare l’Isola quando sono stato invitato, non ignoro che
il popolo del Honduras - che non ha la doppia morale ufficiale -
riconosce l’enorme aiuto che abbiamo ricevuto da Cuba nei momenti più
difficili ed è grato per le brigate mediche che ci visitano e per le
borse di studio che permettono ai nostri studenti di studiare e divenire
professionisti nel nostro paese...”
Giornale El Tiempo,
articolo Il lampione della via, di Victor Manuél Ramos_ “ La cosa più
interessante della faccenda è che il progetto di risoluzione presentato
alla commissione dei diritti umani della ONU è stato scritto a
Washington e non proprio nell’ufficio dell’ambasciatore di Honduras in
quel paese ma nella dipendenza del governo nordamericano - adesso sì
che Garbiel García Marquez ha molto da scrivere sul realismo magico - e
hanno addossato ai nostri governi che abitualmente sono disponibili ad
accettare sottomessi lo squallido ruolo di lacchè...”