Luca Pergolini: E’ un fotografo eclettico formatosi
all’istituto Superiore di Fotografia di Roma nel quartiere popolare di
San Lorenzo. Ama il reportage ma vicissitudini lo portano ben presto
prima nel campo della moda e poi in quello del cinema dove vi rimane
ancorato per qualche anno con un discreto successo.
Collabora con varie produzioni cinematografiche come
fotografo di scena e lavora con alcune agenzie di moda. In alcuni casi
ricopre cariche dirigenziali ma tutto questo non fa altro che spingerlo
verso il suo grande amore, ovvero il reportage.
”La fotografia ritrae indistintamente la realtà come la
finzione e questa peculiarità la rende una puttana ma quando un
fotografo usa questa grande forza comunicativa per rappresentare il vero
la fotografia s’innalza a poesia”.
Grande spirito romantico non può avere che come punti
cardinali i grandi che hanno fatto la storia della fotografia come
Cartier Bresson, Robert Capa ma anche contemporanei come Salgato e
Scianna ma cerca di guardare il tutto con un certo distacco per riuscire
a delineare un percorso tutto suo dove crescere e svilupparsi.
Il sociale lo attira molto è una bestia che gli cresce
dentro e tutti i suoi studi sono indirizzati verso la ricerca del
capire,di capire come è possibile esistere su questa terra ed
organizzarsi in società civili dove il bene di tutti è il bene del
singolo.
“La cosa che m’affascina di più di ogni altra cosa e che
mi fa amare il mio lavoro è quella d’avere la consapevolezza che
qualsiasi cosa io ami la fotografia è pronta a rappresentarla a carpirla
ed a viverla insieme a me”.
SxC: Perché la scelta di lasciare il cinema e la moda?
R. Per tanti anni ho inseguito il sogno di diventare un’
affermato fotografo di moda perché mi piaceva applicare le mie
conoscenze tecniche ed artistiche ad un settore che abbisogna di
continue trasformazioni e fantasie ma ben presto ho dovuto far i conti
con quello che sarebbe diventato il mio peggior nemico ovvero
l’ambiente, fatto di persone d’una superficialità sconvolgente e d’un
egocentrismo impressionante. Con questo non voglio affatto dire che
prese singolarmente queste persone non siano fantastiche ma l’ambiente
nella sua totalità emana una falsità al di là di ogni ragionevole dubbio
insopportabile per la mia personalità.
Il cinema in Italia è fatto per fortuna d’una moltitudine
più varia.
Vi sono manovalanze ed artigiani d’una bravura
impressionante, vi sono tecnici adorabili e organizzatori bravissimi ma
il tutto è ormai controllato dall’alto compresi gli umori giornalieri.
A secondo della produzione che è quella che fa l’ambiente
di lavoro si lavora bene o male.
Gli attori sono lì anche loro con le loro frustrazioni ed
i loro sogni e la loro carriera fatta di tante piccole cose tra cui il
fatto di saper recitare. Il resto è delineato tutto da appuntamenti in
locali scic
con persone giuste nel posto giusto.
E questa è la risultante delle miriadi di fiction che
padroneggiano i palinsesti delle tv commerciali e pubbliche.
La fotografia è poco apprezzata in questi luoghi ed il
fotografo di scena è costretto il più delle volte ad operare in
condizioni scarsamente professionali. Questo non deve però andare a
discapito della qualità dell’immagine che servono alla produzione per
pubblicizzare il loro prodotto.
Molto prestigio fuori l’ambiente ma dentro è tutto a
compartimenti stagno con dei ruoli ben definiti.
Anche qui si lavora se sei protetto da qualcuno e si
viene apprezzati più per le tue amicizie che per la tua professionalità.
SxC:
So che il tuo viaggio comprenderà molti stati dell’America Latina ma
qual è il filo conduttore di questo ampio progetto.
R. E’ molto difficile delineare con precisione tutto il
mio percorso perché quando si parla di reportage tutto può cambiare nel
giro anche di poche ore. Certo è che il mio filo conduttore deve
rimanere ben saldo senò rischio di portare a casa solo foto di belle
ragazze o di gran bei paesaggi.
Cercherò con tutta la modestia che mi contraddistingue di
rappresentare Cuba e le sue conquiste, sociali , economiche, culturali e
la sua emancipazione rispetto ai poteri ed agli stati dominanti.
Cuba nonostante tutte le critiche che gli si possono
avanzare rimane e rimarrà un modello di emancipazione della povera gente
ed un modello di possibile esistenza.
Realizzando un reportage istituzionale e sociale a Cuba
con la splendida collaborazione dell’ambasciata Cubana di Roma vorrei
mettere in evidenza la realtà senza lode e senza inganno della vita che
viene vissuta dal suo popolo. Viene da solo che quando andrò a visitare
altri paesi dell’America Latina e svolgerò lo stesso lavoro di ricerca
il confronto sarà inevitabile e verranno fuori da se le caratteristiche
che distinguono Cuba con il resto del sud del continente.
SxC:
Come pensi di creare immagini vere se hai detto che la fotografia può
ritrarre sia verità che falsità?
Non rischi anche tu come hai già detto di prostituire la
fotografia?
R. Questo è un quesito che mi sono posto molte volte. La
mia ricerca della verità è un metodo ed una disciplina di vita. Se si
vuol ritrarre il dolore lo si deve provare all’unisono con il soggetto e
questo lo si può ottenere solo vivendo le condizioni del soggetto ed
avendo come differenza la forza di venirne fuori nell’attimo dello
scatto. Più o meno come quello che succede con il teatro ed il metodo
Stanjslaschy.Questo metodo lo si può applicare ovunque e come risultato
non potrà che dare la somma delle verità ovvero la realtà.
E’ chiaro che bisogna avere dentro una sensibilità
spiccata e la voglia di plasmarsi dentro realtà che non fanno parte del
propio stile di vita. Si può rischiare di diventare cinici ma questo non
credo che accadrà mai a me perché ho sempre avuto un rispetto troppo
grande per il dolore.
SxC:
Perché L’america Latina ?
R. Ho letto molto su di essa e credo di esser arrivato ad
avere una buona conoscenza sull’argomento. Ha la caratteristica d’avere
un minimo comune denominatore ovvero quello d’esser rimasto un
continente defraudato e spogliato delle sue ricchezze, prima dal vecchio
continente e poi da quello nuovo e democratico del Nord America.
E’ affascinante la sua storia e le sue genti che sono un
misto di razze e culture frutto della più grande e devastante
rivoluzione antropologica mai avvenuta sulla faccia della terra causata
da uomini che seguivano i meschini interessi del capitale nascente.
Qui puoi trovare di tutto ,le popolazioni facenti parte
da sempre del continente Sud Americano,i neri esportati dall’africa con
le loro usanze,i “civilizzati” dell’Europa. La risultante è un misto
affascinante di culture e razze ognuna con la sua storia ed i suoi
principi di vita che dovrebbero essere inalienabili ma vuoi o non vuoi
sono travolti dall’onda del profitto e dalle sue spietate leggi non
scritte.
SxC:
Chi finanzia questo viaggio di ricerca fotografica?
R. Sono un Freelance e come tale voglio restare quindi mi
sono tutto auto finanziato dall’attrezzature particolari ai viaggi agli
spostamenti agli alloggi etc.
Siporcuba mi da la possibilità di lavorare per la
sua rivista. Alcuni dei miei servizi li vedremmo pubblicati qui nei
prossimi mesi.
Lavorerò anche per alcune agenzie fotografiche che
prenderanno in conto vendita le mie foto per proporle a riviste e
giornali. Esse mi daranno gli accrediti necessari per i miei vari
reportage.
Il resto è pura avventura, sacco a pelo, zaino e vita
comune per entrare dentro la gente,per viverla con tutte le scarpe
quando ci sono e senza quando non ci sono. Vivere la vita dal di dentro
per poterla rappresentare senza inganno e senza lode e l’immagini si
materializzeranno davanti senza che si debba far nulla perché già si è
pronti per ricevere la verità che si sta vivendo.
E’ d’una semplicità sconvolgente ma bisogna esser pronti
a mettersi in gioco totalmente senza omettere nulla.
Questo progetto per sua natura non poteva essere
finanziato da nessuno. Primo perché nessuno compreso me sa casa uscirà
fuori da questa esperienza, secondo perché un finanziatore ha
sicuramente un proprio interesse perché appoggi il tuo lavoro ed esso
non poteva rischiare d’esser manipolato da nessuno all’infuori di me.
E’ un puro esperimento ma conoscendomi so che darà ottimi
risultati e poi si vedrà perché non finisce qui.
SxC:
Quali sono i tuoi progetti futuri?
R. Bella domanda. I vari reportage che andrò a fare hanno
la peculiarità di avere tutti in filo conduttore. Alla fine di questo
immenso lavoro vorrei pubblicare un libro fotografico che ripercorre
tutti i miei reportage in America Latina e vorrei accompagnare le mie
foto con testi scritti dai vari intellettuali, sciamani,
indigeni,anziani,giornalisti,antropologi,gente comune etc… che andrò nel
corso del tempo conoscendo. Vorrei dare voce a ciò che fotografo per
questo che ogni reportage sarà accompagnato da un testo al quale io
insieme “quando sarà possibile” alle persone che fotograferò andremo a
scrivere. A questo punto del progetto accetterò collaboratori e
finanziatori.
SxC:
Che cosa t’aspetti di trovare a Cuba?
R. Voglio andare a Cuba e vedere attraverso gli occhi
d’un bambino senza preconcetti, miti o disillusioni. Completamente
aperto alla realtà che andrò vivendo e per questo motivo che cercherò di
vivere con la gente comune cercando di vedere le cose dal loro punto di
vista.
Anche tutti i settori dell’istituzione sono altrettanto
importanti perché solo così potrò ottenere un quadro completo della
situazione.
Ci sono aspetti della politica cubana che qui in Italia
non vengono presi in considerazione come l’enorme sforzo che sta facendo
per curare centinaia di bambini colpiti dalle radiazioni della centrale
nucleare di Cernobyl con particolari metodi scientifici, oppure il
grande passo in avanti che sta facendo la ricerca medica o le centinaia
di medici prestati ai governi del terzo mondo per far fronte alle loro
emergenze sanitarie.
Sono tutte cose secondo me lodevoli se si tiene conto che
anch’esso è un paese del terzo mondo e che sono soggetti ancora ad un’
embargo economico devastante per la loro economia.
Fotograferò tutto ciò che mi sarà concesso di fotografare
e credo che più o meno sarà tutto visto l’enorme sforzo che sta facendo
il consigliere stampa dell’ambasciata per farmi ottenere tutte le
autorizzazioni.
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