CUBAOGGI


SPECIALE PRIMO MAGGIO 2018

 

 

 

QUANDO LE STRADE SI VESTONO DI RIVOLUZIONE

 

Quando comincia la marcia non c’è allegria più sincera di quella dei passi che fanno vibrare la strada e delle voci che si uniscono in coro, vibranti di sincere emozioni.  Non è ancora giorno e già si sente mormorare. La gente conversa, ride, cammina rapida verso il punto d’incontro con quest’ altra famiglia amorosa che si costruisce in ogni centro di lavoro.

Quando comincia la marcia non c’è allegria più sincera di quella dei passi che fanno vibrare la strada e delle voci che si uniscono in coro, vibranti di sincere emozioni.

È per Cuba che si cammina nel primo giorno di maggio. Ogni anno ci sono motivazioni speciali per unirci maggiormente, per raccontare al mondo le nostre speranze e le risoluzioni, per ratificare che con i passi  nelle piazze e nei viali facciamo storia, quella dell’impegno e della ribellione.

Terra di artefici che hanno, con le loro mani, saputo materializzare l’utopia, quest’Isola ha un solido patrimonio immateriale di celebrazioni per il Giorno Internazionale dei Lavoratori.


 

L’ABBRACCIO DI UN POPOLO ALLA SUA STORIA E AL SUO FUTURO

 

Tutta l’Isola è stata solcata questo martedì 1º maggio dai cortei nei quali il popolo  ha ratificato il suo appoggio al progetto  cubano del paese, rivoluzionario e socialista.

Questo 1º Maggio a 132 anni dai fatti  di Chicago che fecero creare il Giorno Internazionale dei Lavoratori, il popolo cubano è stato protagonista di una giornata di celebrazioni come prova del suo appoggio alla rivoluzione, al Partito  e alla nuova direzione del paese.

In Piazza della Rivoluzione nella capitale, la manifestazione centrale per la data ha riunito circa 900.000 persone, presieduta dal  Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Primo Segretario del PCC, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Presidente dei Consigli di Stato e de Ministri e altri dirigenti.

«La strategica battaglia nel terreno economico-produttivo, dalle imprese, dalle unità sovvenzionate e nelle forme di gestione non statali, nel mezzo della complessità che viviamo oggi, necessita più che mai l’apporto degli operai per elevare e differenziare in maniera sostenuta le produzioni fisiche, far crescere le voci esportabili, sostituire le importazioni e migliorare la qualità dei servizi con la necessaria efficienza del processo degli investimenti che si realizza nei programmi nazionali di sviluppo», ha segnalato Ulises Guilarte de Nacimiento, segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba.

«Per realizzare questi obiettivi,  ha aggiunto, abbiamo  coscienza della responsabilità della classe operaia nella generazione delle ricchezze che il nostro popolo necessita per soddisfare le sue necessità, preservare le conquiste sociali e divenire una premessa per elevare i salari dei lavoratori e le pensioni».

Esteban Lazo Hernández, membro del Burò Politico e presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare,  è stato al fronte della celebrazione a Santiago di Cuba dove hanno sfilato 16 blocchi di cittadini portando le bandiere cubane, quelle del 26 di Luglio e le foto di Fidel e di Raúl.

Salvador Valdés Mesa, primo vicepresidente cubano, ha presieduto il corteo  a San José de las Lajas, sede delle attività centrali della provincia di Mayabeque.


LA PRIMA VOLTA CHE SI CELEBRÒ IL 1º MAGGIO  A CUBA

 

Lo sviluppo dello spirito internazionale delle organizzazioni operaie cubane è stato possibile grazie al lavoro realizzato da Enrique Roig San Martín, il quotidiano El Productor e altri dirigenti operai che forgiarono la giusta idea della solidarietà di tutti i lavoratori, al di sopra delle frontiere e nazionalità.

Tuttiloro salutarono sempre nelle loro azioni pubbliche e nella stampa operaia  le lotte proletarie degli Stati Uniti e dell’Europa e diffusero le tradizioni rivoluzionarie della classe operaia e in particolare l’eroismo dei comunardi di Parigi.

Da quando si conobbe la notizia dei fatti di Chicago, nel maggio del 1886,  in Piazza Haymarket, si spiegò una campagna di lotta contro il crimine che si pianificava, cosi come di solidarietà morale e materiale con gli accusati.

Un Comitato d’Ausilio  fu creato il 2 ottobre del 1887 con la partecipazione di numerose organizzazioni sindacali del paese.

Il Comitato doveva appoggiare la libertà degli accusai per riunire fondi per pagare l’appello che era in corso nella Suprema Corte di Giustizia degli Stati Uniti, per modificare la sentenza di morte.

L’8  novembre il Comitato d’Ausilio convocò un’assemblea nel Circo Janè, a L’Avana, alla quale parteciparono circa 200 operai con l’obiettivo di fare appello all’ultima risorsa legale, sollecitando un indulto per i condannati.

Tra i sindacati dei litografi, dei sigarai, dei meccanici e dei sarti si raccolsero migliaia di pesos a L’Avana, Matanzas, Cárdenas, Cienfuegos, Villa Clara e Puerto Príncipe (oggi Camaguey), non solo per salvare la vita dei  condannati, ma anche per aiutare le famiglie,  le mogli e i figli dei giudicati.

Il processo contro gli operai di  Chicago fu ampliamente divulgato dal quotidiano  El Productor.

Il crimine perpetrato sugli operai di Chicago, con l’obiettivo di dissolvere il poderoso movimento dei lavoratori statunitensi che reclamavano la giornata massima di 8 ore, diede origine a quella che divenne la tradizionale celebrazione del 1º Maggio come Giorno Internazionale dei Lavoratori.

In Cuba, il Circolo dei Lavoratori che aveva promosso intensamente la solidarietà con i martiri di Chicago, in risposta all’accordo adottato dal Congresso Internazionale Operaio realizzato a Parigi nel luglio del 1889 d’ organizzare mondialmente la celebrazione del Giorno Internazionale dei Lavoratori per il 1º maggio del 1890, s’impegnò ad organizzarlo.

Così i 20 aprile si organizzò una manifestazione, convocando i lavoratori a celebrare una manifestazione pubblica pacifica per il 1º  Maggio, che sarebbe terminata con un meeting.

Il 1º  maggio del 1890 circa  3.000 operai si concentrarono nell’ex Parco di Marte – oggi Piazza della Fraternità - e sfilarono per le strade Reina, Galiano, San Rafael e Consulado. La sfilata si concluse con un meeting nello  Skating Ring, un salone d’addestramento situato all’angolo di  Virtudes e Consulado.

Una quindicina d’oratori parlarono e denunciarono lo sfruttamento e il maltrattamento a cui erano sottoposti gli operai cubani.

 

 

SFILATA DEL PRIMO MAGGIO 2018 IN AVANA

servizio fotografico SAMUEL HERNANDEZ
(Siporcuba)
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