Il Ministro degli
Esteri di Cuba, Felipe Pérez Roque, ha elencato i possibili paesi che
potrebbero presentare una risoluzione contro Cuba nella CDU della ONU
Il Ministro Pérez
Roque, nella sede del MINREX, ha presentato alla stampa nazionale e
internazionale il testo in inglese diffuso a Washington dal Dipartimento
di Stato degli Stati Uniti, che riguarda una risoluzione contro Cuba che
dovrà essere presentata nella CDU della ONU, a Ginevra.
Secondo il
Ministro Pèrez Roque, il testo è stato distribuito a un gruppo
selezionato di paesi che formano parte della CDU e ed è giunto a Cuba
“casualmente”. Egli ha invitato i paesi che lo presenteranno a negare
che il testo è stato fabbricato da Washington.
Nella relazione si
legge che considerando le risoluzioni precedenti della CDU è urgente che
il governo della Repubblica di Cuba riceva il rappresentante dell’Alto
Commissario della ONU e per i Diritti Umani, dandogli tutte le facilità
necessarie perchè possa compiere il suo incarico, stabilito nella
Risoluzione 2002/18 del 19 aprile del 2002.
Inoltre il testo
aggiunge che il Governo di Cuba come altri Stati sovrani - a meno che le
circostanze internazionali eccezionali non prevalgano, quelle stesse che
hanno obbligato numerosi Stati a intensificare i metodi di sicurezza -
deve evitare di adottare metodi che attaccano i diritti fondamentali e
le libertà di espressione come il diritto al processo debito dei suoi
cittadini. Rispetto all’ultimo aspetto si ricorda quanto è successo
l’anno scorso a Cuba con le condanne dei dissidenti politici e
giornalisti – dice il documento degli USA - come è stato pubblicato dai
mezzi di comunicazione.
Il testo di
Washington continua esprimendo il suo desiderio che il governo di Cuba
continui nei suoi sforzi per rafforzare la libertà religiosa e che ponga
in vigore metodi con l’obiettivo di facilitare un dialogo fruttifero con
tutte le correnti del pensiero e i gruppi organizzati politicamente
nella sua società, per ottenere uno sviluppo pieno delle istituzioni
democratiche e delle libertà civili.
Il Governo di Cuba
deve urgentemente cooperare nel pieno esercizio della sua sovranità con
il rappresentante dell’Alto Commissario per i Diritti Umani, facilitando
il suo compito come fanno altri stati sovrani in accordo con i propositi
e i principi della Carta delle Nazioni Unite.
Inoltre si dovrà
considerare il tema della 61ª Sessione della Commissione con lo stesso
tema dell’agenda, continua l’ineffabile testo di Washington.
Il Ministro cubano
ha chiesto alla stampa presente con quale diritto morale una nazione che
mantiene un campo di concentrazione nella base militare di Guantanamo
dove i prigionieri non sanno neanche perchè sono detenuti, possa dire al
governo cubano che deve fare processi debiti ai suoi cittadini, perchè
negli stessi Stati Uniti ci sono cittadini detenuti senza la minima
garanzia processuale e giuridica.
Il Ministro ha
sottolineato che attualmente si sta svolgendo una grande campagna di
stampa da parte dei grandi mezzi di comunicazione, nella quale si
sostiene che i 75 mercenari al servizio degli Stati Uniti che sono stati
condannati l’anno scorso a Cuba, sono maltrattati, umiliati e si trovano
in situazioni degradanti, non si da loro attenzione medica e quasi tutti
si sono ammalati nelle prigioni per i maltrattamenti ricevuti.
La risposta di
Cuba a questa campagna internazionale è stata prima di tutto la
presentazione alla stampa nazionale e internazionale di due medici
specialisti di primo grado in medicina interna: il Dott. Felix Báez
Sarroa che lavora nell’ospedale militare Carlos J. Finlay e cura il
detenuto Oscar Espinosa Chepe che – dice la stampa internazionale
–soffre di cirrosi epatica e di cancro.
Questo medico lo
assiste sin dall’agosto del 2001 ed ha dichiarato che il suo paziente
non soffre ne di cirrosi e tanto meno di cancro, ma di brucellosi. La
brucella è un batterio che attacca i bovini e occasionalmente si
trasmette all’uomo. “Il mio paziente è stabile da circa 20 anni, ha
detto il Dott. Báez. In tutti gli esami realizzati dal 2003 non si
apprezzano evoluzioni negative della malattia, ossia il suo fegato
lavora normalmente. Si può affermare che non ha cirrosi epatica perchè
il paziente è aumentato di peso non presenta sintomi di insufficienza
epatica; la sua emoglobina ha un tasso di 15,2 e lui pesa 77 chili. Il
suo indice di massa corporale è 26!” Questo specialista lo visita due
volte la settimana e numerosi altri specialisti lo hanno visitato
ripetutamente su richiesta. È stato sottoposto anche ad analisi speciali
e di routine, a prove della funzionalità epatica e test per la brucella,
a 5 TAC, ultrasuoni, etc. Non è stata realizzata una laparoscopia con
biopsia del fegato perchè il paziente non lo accetta, anche se questo
esame è il solo che può dimostrare chiaramente che i tessuti del fegato
del paziente non sono cirrotici e che non esistono tessuti cancerosi.
(Al paziente non conviene che si sappia la verità!) Il medico mantiene
i contatti con una nipote de detenuto che a sua volta è medico.
Il secondo medico
presentato è stata la Dott. Annette Álvarez Pérez che lavora nelle
stesso ospedale e attende la detenuta Marta Beátriz Roque dal luglio del
2001. Si dice, soprattutto in Europa, che questa reclusa soffre per un
tumore alla mammella e che ha una cardiopatia ischemica. La specialista
ha detto che la Roque non ha alcun cancro, ma quello di cui soffre è
una displasia mammaria che si sta trattando con vitamina E. Questa
patologia non è maligna e non provoca cancro, ma è comune alle donne di
una certa età e con 20 Kg. di sovrappeso. La Rojas ha 57 anni e da
cinque soffre di ipertensione. Gli esami hanno rivelato che soffre di
una ischemia da ipertensione e non coronarica. Divide una camera con
bagno e TV con un’altra reclusa kg circa
Il Ministro Pérez
Roque ha presentato una serie di interviste televisive con familiari dei
reclusi Marcelo Lépez, Lester González, Carmelo Augustín, Hector
Palacios, Edel José García e Omar Rodríguez.
In tutte le
interviste si riconosce che non esistono maltrattamenti, vessazioni,
umiliazioni e offese: esiste invece un corretto comportamento umano, con
una corretta assistenza medica nei casi necessari, compiacendo anche le
richieste di familiari per eventuali operazioni chirurgiche. La moglie
di Palacios chiese per il marito un’operazione con la tecnica di
minimo accesso e cosi è avvenuto. I detenuti hanno l’assistenza
religiosa che richiedono, il trattamento più corretto con i familiari
nelle visite alla prigione.
Alla fine del suo
intervento il Ministro Pérez Roque ha chiesto alla stampa presente se
era possibile per una volta i grandi mezzi di diffusione di massa
comunichino quello che Cuba presenta come prove nel trattamento dato ai
mercenari detenuti.
Siporcuba non sa
cosa faranno i grandi mezzi di comunicazione di massa... ma noi
pubblichiamo tutte le prove di Cuba perchè pensiamo che la verità si
deve aprire un cammino e che presto o tardi il mondo dovrà sapere la
verità di un piccolo David nella sua lotta contro il Golia imperialista.
Samuel Hernandez e
Gioia Minuti